Capitolo 14

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«Andrai al college dopo il liceo?» Chiese lei, mentre mi aiutava a preparare l’impasto per fare le creeps. Erano le 22 ci venne a entrambe un improvvisa voglia di creepes. Mio padre ancora non era rientrato. «Beh penso che proverò a fare domanda al college qui in città.» Mormorai, lei lanciò un fischio.

  «E’ difficile entrarci, sai?» Chiese, annuii.
  «Certo che lo so, ma si trova vicino casa quindi..è comoda.»
  «Hai già preparato la domanda?» Chiese, annuii nuovamente.
 «Anche tu andrai lì?» Domandai, preparando la prima creeps mettendoci la nutella sopra. Lei annuì.
  «Tieni. A te il primo assaggio.» Sorrisi e lei addentò la creeps e in segno di approvazione alzò il pollice sorridendo.

  «Buona notte!» Salutò lei di nuovo, entrando nella sua macchina. Era un maggiolino rosso, che carina.
Entrai in casa. Mio padre era ritornato da poco era sul divano che si toglieva le scarpe.
  «Passato un buon compleanno?» Chiese. Annuii, girandomi i pollici. Volevo parlargli di quello che avevamo discusso io e Ariana prima, riguardo al trasloco. «C’è qualcosa che vuoi dirmi, Selena?» lui se ne accorse. Annuii di nuovo.
  «Riguardo al trasloco.. beh pensavo che..» lui mi ammonii subito, alzando una mano. «E’ tardi, vai a dormire, ne riparleremo poi.»
Leggermente offesa salii le scale andai in camera mia e sprofondai nel letto addormentandomi quasi subito.

  «Selena devo parlarti.» Justin era sulla soglia della porta. Il ciuffo ben fonato. Indossava una camicia di lino e un pantalone della tuta grigio. Le converse a piede e stringeva fra le mani una piccola margherita. Mi alzai dal letto, fissandolo incredula. Era bello, bellissimo. Era visibilmente nervoso.
  «Dimmi Justin.» Enunciai, e la mia voce risultò meravigliata, ipnotizzata. Lui si mise di fronte a me, esitando. Mi scrutava con quei due occhi profondi. Aveva il respiro irregolare, come se mi stesse svelando uno dei suoi più grandi segreti.
  «Mi sono innamorato di te.» Pronunciò quelle parole con gli occhi chiusi, come se avesse paura della mia reazione. Un sorriso ebete mi schiaffeggiò la faccia, sentendomi improvvisamente felice dentro.
  «Selena ti prego dimmi che mi ami.» Disse. La sua voce era una preghiera, un sussurro. Quei due occhi ritornarono dentro i miei paralizzandomi al suolo.  Feci per gettarmi fra le sue braccia, che tendevano verso di me, ma caddi a terra alzai lo sguardo ma Justin non c’era più, io ero sola.

Mi svegliai sul pavimento, accanto al mio letto. Mi faceva male la testa a causa della caduta. “Cazzo, stavo sognando.”
Erano le 7. Ed io avevo sognato Justin.. e le parole che avrei tanto voluto sentirmi dire nella realtà. Mi alzai e andai in bagno odiando ogni secondo della mia esistenza, di nuovo.

Justin non c’era a scuola. Ed ovviamente la parte insicura e negativa di me pensò subito che gli fosse successo qualcosa, o che stesse di nuovo male. Ariana ed io dopo scuola andammo in palestra, io e Robert non ci scambiammo nemmeno una parola, solo un piccolo saluto. «Penso che questo sia il mio ultimo incontro non voglio venire più in palestra.» Dissi, fermandomi. «Ovviamente senza offesa.» Aggiunsi subito dopo. E senza chiedere spiegazioni Ariana annuì gentile: «Come vuoi.» Sorrise.
Dopo l’allenamento andai in portineria e pagai tutte le lezioni che avevo frequentato e andai in macchina dopo aver salutato Ariana.

Nel guidare incominciai a ripensare a Justin. “Chissà come sta..” e nel pensarlo andai a casa sua. Fermandomi con l’auto, vicino al suo viale. Scesi e mi avvicinai alla porta.
   Bussai e lui aprì subito.
 «Selena! Cosa ci fai qui?» sembrava un po’ a disagio. Era a petto nudo e aveva la porta socchiusa come se non volesse farmi vedere dentro.
  «Ti ho disturbato?» Chiesi e subito dopo, Miley venne verso di lui, stringendolo in un abbraccio. Sbiancai. Lei era in mutande con solamente la maglia di Justin addosso.
  «Oh.. scusa. Ci vediamo.» Mormorai subito, andando via. Lui provò a fermarmi ma lo ignorai. La gola mi pizzicava e gli occhi si fecero subito imperlati di lacrime salate che scesero appena mi chiusi in camera mia. “CAZZO!” Urlai dentro di me.
Appena stava andando tutto per il verso giusto, qualcosa sbucava da dietro l’angolo e rovinava tutto. Lui era ritornato nelle grinfie di Miley. “Ma non stava con Ryan?!” Bah..
Mi addormentai fra i miei singhiozzi, stringendo al petto il suo bracciale e la piccola rosa ormai secca che mi regalò.

Il ragazzo che aspettavo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora