Capitolo 27

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Nel risalire nella mia camera, Jamie aveva lasciato una scia del suo profumo per tutta casa. Era una cosa inebriante che probabilmente anche Ariana aveva percepito. Jamie si era accomodato sul mio letto, guardandomi ancora in silenzio.

  «La tua coinquilina è pesante eh?» Domandò ironico dopo un po’.
Sorrisi: «Un po’.» Mormorai.
  Lui abbozzò un sorriso, lo guardai come per farlo sputare il rospo.
  «Io..Selena..» Esitò prima di parlare.
Jamie sembrava diverso, era uscito dalla sua veste da ‘capo’. Adesso era un semplice 25enne.
  «Okay..» Si alzò dal letto e si mise di fronte a me, fece un respiro profondo, poi parlò: «..ho 25 anni. Sono stato con tante ragazze, alte, basse, bionde, brune.. con tutte una storia da una notte. E basta. Proprio come quella con te, le inviato a uscire e poi le portavo a casa..» Spiegò. “Ma perché?” Mi sentivo leggermente offesa, come se io fossi entrata in quella sua lista segreta.
  «Selena, non sono un tipo romantico.. quindi ti sto comunicando con parole decisamente dal cuore, senza giri di parole e romanticismo..» Continuò.
  «..perché mi stai dicendo questo?» Domandai.
Lui alzò lo guardo verso di me. “Santo cielo.” Ma perché avevo questa fissa per gli occhi? Precisamente per quelli di Jamie e di … Justin.. “Oh Justin..” Non mi aveva proprio rintracciata.. forse era arrabbiato .. o semplicemente se la sta passando con quella “modella da rivista”. Strinsi i pugni a quel ricordo e riportai l’attenzione a Jamie.
  «Perché ti sto dicendo questo?» Lui scoppiò in una risata, nervosa.
Lo guardai torva: «Potrei risponderti in tantissimi modi, Selena.» Disse, «Perché da quando sei entrata nel mio locale mi hai schiaffeggiato il cuore, perché i tuoi occhi mi accarezzano ogni volta che mi guardi, perché non riesco a toglierti dalla mente, perché da quando ti ho visto non conosco nessun’altra più bella di te, perché mi sento inutile se non sei con me, perché amo il tuo modo di camminare, perché amo i tuoi occhioni, l’espressioni che fai quando non capisci qualcosa, come parli con i clienti, dio amo osservarti lavorare..» sputò tutto di un fiato. Ed io rimasi senza parole.
  «Perché da ieri sera non faccio altro che odorare il mio cuscino con il tuo odore, perché non riesco a togliermi dalla mente il tuo copro nudo sotto al mio, perché i tuoi baci mi fanno impazzire..» Continuò.
“ODDIO.” Era una dichiarazione o cosa?
  «Jamie è stato semplicemente sesso.» Mormorai. I suoi occhi si fecero cupi.
  «Merda..» Sussurrò.
  «Jamie..?» Lo chiamai.
Si era seduto di nuovo sul letto, si era passato più volte le mani nei capelli. Aveva sbuffato e imprecato sotto voce.
  «Per me non era semplice sesso..» Confessò.
Mi paralizzai di nuovo. Diamine.
  «Jamie io..» Volevo farlo riflettere, era impossibile che dopo solamente un paio di settimane di lavoro, e una semplice scappatella lui nutriva qualcosa per me.
  «Com’è possibile? Non mi conosci nemmeno..» Mormorai.
Non sapevo veramente cosa dire, sapevo solamente che tutto questo era sbagliato e semplicemente assurdo.
  Lui mi guardò di nuovo.
  «So quello che sento. Non ho mai provato niente prima d’ora.» Disse.
  «Ed è proprio per questo che molto probabilmente sei confuso, forse è solamente un infatuazione.. forse è per via di ieri, forse proprio perché non hai mai provato niente prima d’ora adesso stai sbagliando tutto.» Dissi, cercavo di fargli trovare il punto della situazione. Lui scostò la testa sussurrando un sorriso come se stessi dicendo grandi cazzate..
  «O.. forse è perché ti amo.» Confessò.
Mi fermai all’istante, sbiancai e cercai di assimilare bene le parole. Per capire magari un significato nascosto, tutto diverso da quello che veramente definivano quelle paroline. Ma niente. Quelle parole dette così, avevano quel significato specifico. “Lui mi ama.”
Presi un bel respiro mantenendo la calma: “Questo è pazzo.”
  «E’ impossibile Jamie. Non mi conosci.» Ripetei calma, anche se la mia voce mi era uscita troppo stridula.
 Improvvisamente lui mi prese le mani fra le sue,
  «Okay forse hai ragione, non ti conosco, non ci conosciamo.. ma io ti amo. Credimi, nessuno mai è riuscita a darmi, nei miei 25 anni di vita, tutte quelle emozioni che mi hai dato tu. Che ho provato con te, solo quella notte.» Confessò di nuovo.
 «Conosciamoci. Ti darò il mondo Selena, basta solo che mi accetti.»
 «Tu non sai cosa stai dicendo!» Esclamai.
 «Sì che lo so! Ti prego.. una possibilità.» Sussurrò.

Il mattino seguente mi svegliai con l’impressione di non aver vissuto la vita correttamente, di aver sbagliato qualcosa e di conseguenza adesso tutto mi stava andando di traverso.. anche la mia saliva dopo aver lavato i denti.
  «Hey!» Ariana corse in camera mia, probabilmente perché mi aveva sentito tossire forte, dandomi dei colpi dietro la schiena. Smisi ti tossire e mi guardai allo specchio. Occhi troppo grandi, troppo pallida, troppa tristezza per un solo viso.
  Dov’era finita la mia felicità?
Nel profondo del mio cuore sapevo che la mia felicità aveva ancora un nome: Justin. Ma purtroppo quel nome era infangato di parole finte e tradimenti.
  «Hey!? Tutt’okay?» Ariana mi scrocchiò le dita davanti agli occhi. ed io sbattei le palpebre per la sorpresa.. “Merda.” Pensai, mi ero persa in uno dei miei viaggi mentali.
  «Tu rimugini troppo, amica mia..» Mi rimproverò dolcemente mettendosi le mani sui fianchi, la guardai senza dire niente.
  «Ti ho sempre detto che devi vivere la vita con serenità.. i problemi e le paure di solito sono tutte qui dentro..» Si picchiettò la mente con un dito. «..tutte nella mente.» Continuò.
  «Ha detto di amarmi! Capisci in che condizione sono?» Sputai, minacciando quasi con la mia voce di riscoppiare a piangere come la notte scorsa, quando Jamie se n’era andato lasciandomi la stanza piena del suo profumo.. che senz’altro non faceva che peggiorare le cose.
  «Sì ho capito, ignoralo!» Consigliò.
  «Ci vuole coraggio.. Ariana.. io non ce l’ho.» Dissi, vendendo già offuscato.
  «Oddio, ti prego non piangere tesoro..» Mormorò.
 E quella frase fece traboccare il vaso, pieno di lacrime, e incominciai a singhiozzare fino a farmi venire il mal di testa.
  Mi accasciai sul pavimento del bagno, Ariana era la mio fianco che mi cullava dolcemente.. «Sshh..» Mi accarezzava il capo.
  «Calmati..» Sussurrò dolce.
  Fu in quel momento che realizzai il tutto.
E ancora una volta sotto tutto questo, l’artefice era lui. Justin sapeva comandare il mio umore anche a distanza.. anche telepaticamente, con la forza del pensiero, con semplici parole.. o in questo caso.. con il silenzio. Erano tre giorni, tre dannati giorni senza di lui, non si era fatto sentire eppure mi mancava.. la sua voce, il suo tocco.. e perché no, il suo sesso. Mi mancava tutto, tutto.
Ariana mi cullava e tutto il mio corpo si rese conto che desiderava qualcun’altro al suo posto, desiderava Justin.. “Oh il mio Justin..” Pensai, singhiozzando più forse bagnando tutto il mio pigiama e quello di Ariana.
  «Mi manca.» Confessai, dopo un po’. Calmandomi.
  «Lo so.» Rispose. Ed era ovvio, no? Una perfetta amica sapeva leggerti dentro senza aver bisogno di parlare. Lei era l’unica cosa buona che avevo. In quel momento.
  «Ma mi ha tradita..»
 «Tutti sbagliano.» Le sue risposte erano secche, veloci, eppure così sincere e dannatamente sagge. Mi alzai dal pavimento, riportando di nuovo il mio volto allo specchio. Avevo gli occhi rossi per le lacrime, e il naso arrossato.
  «.. io devo prepararmi per andare a lavorare..» Mormorai. La mia voce sembrava una di quelle pazzoidi rinchiuse in manicomio.
  «Ed io devo andare al collage.» Disse lei, lanciandomi un dolce sguardo. Fece per andarsene: «Ah Selena..»
 La guardai, «Non rimuginare troppo.»

Mi muovevo dietro al bar con lo sguardo abbassato, evitando quello di tutti. Ros non si azzardava a parlarmi, aveva captato il mio malumore le uniche cose che mi chiedeva era di servire i tavoli.
  Jamie era arrivato a lavoro, come ogni giorno un po’ più tardi di noi. Indossava una tuta blu scuro e una maglia bianca. Con le converse. Mi si bloccò il cuore, quando per quel nano secondo che alzai lo sguardo, lui mi stava guardando con quella sua luce nuova negli occhi. Era sempre bello, bellissimo.. ma non lo sentivo mio.

Il ragazzo che aspettavo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora