Capitolo 24

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 «NO!» Lanciai un urlo, aprendo violentemente le palpebre.
Ero nel mio letto, fortunatamente, niente Jamie, niente sesso.
  Justin si era svegliato a causa del mio urlo. «Scusami.» Mormorai.
 «Ho avuto un incubo.» Aggiunsi. Lui mi accarezzò la guancia e poi ritornò a dormire. Erano le 4 del mattino.
  “Oddio.” Quel sogno mi aveva spiazzata. Quel Jamie stava prendendo il sopravvento nella mia vita, stava diventando qualcuno.
 “NO..NO!” Scacciai quel pensiero. “NIENTE JAMIE!” Mi urlai mentalmente. Mi alzai dal letto e inspiegabilmente non riuscivo a camminare. “Oddio.” Mi vennero i brividi.
  «Se ti avessi scopato non saresti in grado di camminare..» Sussurrai. E nel ricordare quella frase, dentro di me si accese l’ansia. Ed una piccola parte di me non voleva andare a lavorare, e soprattutto non voleva incontrare Jamie.

  Avevo detto a Justin che dovevo andare dal ginecologo per un controllo. Il suo viso aveva perso un po’ di colore appena gliel’avevo detto. «Tranquillo, non sono incinta.» Lo rassicurai, ridendo calorosamente per la sua faccia pallida.
  «Ti accompagno io. A che ora?» Propose gentile,
  «Vienimi a prendere quando ho le ore di spacco a lavoro.» Uscii dall’auto e lo baciai. Entrando nel locale e immergendomi nel lavoro, cercando di evitare Jamie.

Taylor era alla solita postazione, Ros era un po’ arrabbiata con me per il modo in cui non l’avevo calcolata quando ero andata da Jamie.
Quindi in silenzio, ognuno svolgeva il proprio lavoro.
Più tardi nel pomeriggio all’ora di pranzo, mi incamminai man mano a casa di Justin, ignorando lo sguardo di Jamie e soprattutto la sua proposta nell’andare nel parco tutti insieme come l’ultima volta..
  “Chissà cosa sta facendo Justin..” Pensai, imboccando il suo viale. Mi aveva inviato un messaggio con su scritto che non poteva venirmi a prendere.. chissà perché..
  Justin era affacciato alla finestra del piano di sopra, stava fumando.
Presi il cellulare e lo chiamai.
  «Selena!» Esclamò lui con dolcezza.
  «Jò, che stai facendo?» Domandai, guardandolo di sottecchi da sotto casa, lui non mi aveva visto. Dun’tratto si fece cupo.  
  “Ma che..” C’era qualcosa che non andava, mi stava nascondendo qualcosa. “Ma cosa?” Mi chiesi,
  «Emh.. sono appena tornato dal lavoro, sono un po’ stanco.» Mormorò con uno strano tono di voce.
  «Mmh.. capisco..» Mormorai anch’io. «E’ tutt’ok?» Domandai.
Lui non rispose subito. «Justin..?»
  Lo guardai, stava guardando dentro.. stava ascoltando qualcuno. Lui non era solo. Il mio cuore stava incominciando a pompare più velocemente. Sentivo che stava per succedere qualcosa di estremamente spiacevole. E infatti..
  «Amore ti devo lasciare, ti vengo a prendere quando esci da lavoro.» Riattaccò senza aspettare una mia risposta. 
  E poi.. guardai Justin.. e una ragazza. Lui le sorrideva.
Mi accasciai a terra. Sentendomi improvvisamente persa, come se la terra sotto i piedi si stesse frantumando. “Oh..” Mi portai una mano al cuore. Mi sentivo tradita. Umiliata. Sfruttata.
  “Il mio Justin.. no..” Respiravo a fatica, cosa mi stava succedendo?
Chi era quella ragazza?.. Era bella, bellissima. Sembrava una modella uscita da una rivista. Aveva i capelli lunghi castani che gli ricadevano a onde perfette sulla schiena, indossava un top.. intimo. Aveva anche un bel seno.. Justin sembrava stare bene in sua compagnia. La ragazza aveva un bel sorriso. Io non ero niente a confronto a lei..
  “Dio! Chi sei!? Stai lontana dal mio Justin!!” Gli urlai mentalmente, lanciando di nuovo uno sguardo ai due .. ovviamente non mi sarei fatta notare. Justin la prese in braccio, sentii un gridolino arrivare alle mie orecchie. Strinsi i pugni.
  La delusione si trasformò in rabbia. “Mi hai tradita eh?” Era ovvio che Justin se la fosse portata a letto, andiamo! Lui infilava il pisello ovunque! Me ne andai, evitando una scenata, e ritornai al parco. Dove Jamie, Ros e Taylor parlavano tranquillamente.
  «Hey Sel.. tutto bene?» Chiese Ros, notando il mio cambiamento d’umore. “NO! Il mio fidanzato mi tradisce!”
  «Sto bene.» Risposi secca. Lei ritorno alla conversazione con Taylor, Jamie mi guardava. Con quello sguardo intenso che faceva paura. Uno di quelli sguardi che ti fanno tremare le gambe.
  Lui piegò leggermente la testa di lato e mi invitò a parlare in privato. «Okay.» Mormorai, allontanandomi da Ros e Taylor.
  Incrociai le braccia.
  «Tutt’ok? Cos’è successo?» Chiese, con un tono autoritario.
  «Cosa ti fa pensare che sia successo qualcosa?» Risposi con una domanda. Lui accennò un sorriso e sospirò.
  «Sei uscita dal locale con bel sorriso sulle labbra. Adesso sei qui.. e sembra che un demone ti stia mangiando viva.» “Wow.” Jamie ci sapeva fare con le parole. Mi morsi il labbro inferiore, cogliendo la verità in quella frase.
  «Complicazioni.» Risposi semplicemente.
Lui guardò l’orologio. «E’ ora di andare a lavoro.» Enunciò alzando un po’ la voce per farsi sentire anche da Taylor e Ros.
  «Ah senti Jamie..» Lo fermai, lui mi guardò. «Per favore mi daresti un passaggio a casa dopo il lavoro?»

Tutto stava procedendo secondo i piani. “Sì, sono una stronza.” Pensai, mentre finii il turno e mi preparai per entrare in macchina di Jamie. Avrei dato un bel palo a Justin. Sì. “Sono una stronza.” Ripensai fra me e me. Avrei ricambiato semplicemente con la stessa moneta. Lui era andato a letto con lei.. ed io ci sarei andata con Jamie.. se ce ne fosse stata l’occasione. Andai in bagno mi sciolsi la coda e mi feci prestare da Ros i suoi trucchi che portava sempre con se. «Ti fai bella per Jamie?» Scherzò lei. “Mmh.. forse.” Sorrisi fra me e me. Non la risposi, mi misi un po’ di matita e il mascara per poi il lucidalabbra e un po’ di colore sulle guancie.

  Jamie mi aprì la portiera ed io entrai. Mi congratulai mentalmente per aver indossato il mio jeans preferito. Era bello stretto. 
  La macchina profumava di Jamie, era un bel profumo fresco e leggero. Jamie si mise alla guida e partì.
  «Dove ti porto?» Chiese dolcemente. Con un leggero sorriso sulle labbra. Imitando Jack in Titanic.
  «Non su una stella..» Scherzai, lui rise. Quella risata coinvolse anche me. Lo guardai, aveva un filo di barba sul volto, ed era bello da morire. Era l’opposto di Justin. Justin era biondo e chiaro, lui era bruno con i capelli marrone scuro e gli occhi grigi.
  «Vuoi venire da me?» Chiese, cambiando il tono di voce. Era bassa e seducente. “Okay.. merda.” Ce l’avrei fatta? Sarei stata in grado di tradire Justin?

La casa di Jamie era perfettamente come me la ricordavo. E improvvisamente ebbi un flashback, ricordando il sogno di stamattina. “Oh..” Jamie si tolse la giacca e la ripiegò in ordine, appoggiandola sull’enorme divano che aveva in salone. Poi tolse la mia, e la mise accanto alla sua.
  «Posso offrirti qualcosa da bere?» Chiese gentile. Annuii,
  «Ti va bene vino?» Chiese di nuovo. Annuii nuovamente. Erano le 21 di sera. “Merda l’appuntamento con il ginecologo!” Ricordai, presi il cellulare dalla tasca e scrissi come promemoria di richiamare il medico per un altro appuntamento domandi. Poi inviai velocemente un messaggio a Ariana con su scritto che non sarei venuta a cenare a casa.
  Da: Ariana.
Dove sei allora?

Ad Ariana:
..non da Justin.

Risposi semplicemente, riportando attenzione a Jamie che era ritornato in salone con due calici di vino rosso. Buttai giù qualche sorso. Era delizioso.
  «Okay.. cosa ti va di fare?» 

Il ragazzo che aspettavo.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang