Capitolo 25

5.2K 253 21
                                    

La serata stava scorrendo liscia, Jamie era veramente simpatico e di buona compagnia. A pare in alcuni momenti che sapeva veramente mettermi a disagio. Tipo quando faceva doppi sensi, o quando mi inchiodava con quelle due pozze oscure chiamate occhi. 

  Ero al terzo calice di vino, accompagnato dalla cena che aveva appena finto di mangiare. Un’altra cosa che avevo capito era che era ricco sfondato. Aveva una donna delle pulizie e anche un’autista. 
La donna ci aveva gentilmente preparato la cena: pasta con le vongole; bistecca e insalata. Era stato tutto semplicemente delizioso. 
  Jamie mi lanciava sguardi e sembrava volermi parlare con gli occhi. Peccato, che non riuscivo a decifrare niente.
  Erano le 23:15. Jamie mi aveva spiegato che oltre a Taylor aveva anche una sorella, Rosalia. Io gli spiegai che non avevo una madre e che mio padre era andato a vivere a Londra con la nuova compagna, e quindi vivevo da sola. 
  «Si sta facendo tardi..» Mormorai, lanciando uno sguardo al telefono. Lui annuì per confermare.
  «Non voglio che vai via.» Ammise. Mi bloccai. “Oh.” Per qualche strana ragione nemmeno io volevo andare via. Sorrisi e lui ricambiò io sorriso piegando leggermente la testa di lato e curvando gli angoli della bocca. «Devo andare in bagno..» Farfugliai, volevo guardare il mio aspetto allo specchio, e prendere un po’ lucidità. Quel vino era un po’ pesante e stavo per sentire i primi effetti nella non-coscienza. 
  Jamie me lo indicò gentile ed io mi avviai, sentendo il suo sguardo su di me. 
  Avevo gli occhi lucidi, e le guancie leggermente arrossate. Per il resto, il trucco era ancora intatto (stranamente). Sentivo l’adrenalina in corpo, come se lui avesse già previsto cosa avrei fatto. 
  Ritornai di la, Jamie non c’era.
  «Vuoi giocare a nascondino?» Scherzai, alzando la voce per farmi sentire. Quell’appartamento era enorme sembrava una galleria d’arte. Era moderno e tutto all’ultima moda. Sembrava tutto costoso. Jamie non si mosse, ma lo sentii sorridere. Probabilmente era in cucina. 
  «Mmh. Okay.» Scherzò lui a sua volta.
 «E se ti trovo che succede?» Flirtai con lui, facendo il gioco più arduo. Lo sentii sorridere di nuovo. 
  «Mi dai un bacio.» Propose lui. 
  “Oh.. okay..” «Va bene.» Accettai la ‘sfida’. 
  «Okay..» Disse lui: «Se non mi trovi sono dietro la porta.»
Mi incamminai piano verso di lui, era dietro la porta della cucina, come previsto, aveva un sorriso trionfale sulle labbra.
  «Sei sleale.» Mormorai, lui rise. Mi avvolse la vita con un braccio attirandomi a lui. 
   «Allora?» Strinse la presa, attirandomi ancora più vicino a lui.
   «Dov’è il mio bacio?» Chiese, sorridendo ma allo stesso tempo con la voce bassa e sensuale. 
  Mi alzai sulle punta, per arrivare al livello delle sue labbra. Ma volevo fare la difficile, quindi mi scansai e gli stampai un bacio sulla guancia. Sentendo i piccoli peli pizzicarmi le labbra. Lui fremette.
  «Anche tu sei sleale.» Sussurrò. 
Risi. «Adesso ti faccio vedere io!» Disse, prendendomi improvvisamente in braccio, lanciai un urlo. 
  «Jamie!» Urlai, mi portò al piano di sopra nella sua camera. “Oddio.” Mi stese sul letto e si mise sopra di me, mettendomi le mani ai lati della testa. 
 «Dammi il mio bacio.» Disse con tono serio, ma scherzoso. 
  Scostai la testa, «Cosa mi dai in cambio?» Chiesi.

Ero nuda sotto di Jamie, proprio come nel mio sogno.. stavo aspettando Jamie che indossasse la protezione. “Diamine.” Mi schiaffeggiai mentalmente.
Quel bacio ci aveva portato a questo. Ci aveva portato al spogliarci in due secondi e a desiderarci. Jamie ci sapeva fare e come. 
  Dopo aver messo a posto il tutto, ritornò su di me, mi lasciò una scia di baci lungo tutto il collo fino ad arrivare fra i seni. Sentivo la sua barba pizzicarmi e il desiderio divorarmi tutta.
  «Jamie..» Lo chiamai, la mia voce era una supplica. «Ma non stiamo sbagliando?» Chiesi. Lui non rispose si limitò a fare un ruggito nella gola. 
  «Non dovrei scopare il mio capo, no?»
  Lui alzò la testa e mi guardò. Fermando la sua dolce tortura.
  «Dove vuoi arrivare Selena?» Chiese.
  «Voglio solo che mi rispondi.»
  «No, Selena, non stiamo sbagliando. Tranquilla, scopa pure il tuo capo quanto vuoi..» Mormorò sorridendo. Un sorriso che non coinvolse gli occhi. 
  Non risposi. “Fanculo.” Infondo ero qui, nel suo letto, anche a causa di Justin per fargliela pagare. “Oh ma che stronza che sono.” Mi dissi, ma stavolta non ne ero più tanto orgogliosa.
Iniziai ad assecondare i baci di Jamie.. stavolta ero cosciente, stavolta avrei ricordato tutto. E forse i sensi di colpa sarebbero stati più pesanti dell’ultima volta!
 “Oh diamine!” 
Lentamente Jamie scivolò dentro di me ed io lanciai un urlo. 
  “Wow.” Che sensazione di pienezza. Merda.. avevo tradito Justin. Una parte di me voleva piangere fino a perdere i sensi, mentre l’altra ne era felice. “Adesso saprai come mi sono sentita!” Urlai mentalmente. 
Sentivo il suo respiro mozzato ad ogni spinta veloce, incominciai ad andare in contro a quelle spinte, fino ad arrivare al culmine. 
Fino ad arrivare e basta.

Erano le 3:32 quando lasciai quella casa.
Quando Jamie mi aveva riportato a casa, quando io avevo rifiutato la sua offerta di rimanere da lui.
  «Ci vediamo giovedì allora.» Disse, ritornando serio.
 «Okay. Notte Jamie.» Uscii dall’auto, sentendomi improvvisamente senza emozioni. Ero vuota.. probabilmente come le palle di Jamie dopo quell’orgasmo. “Cazzo.”
  Quando rientrai in casa, Ariana era addormentata sul divano con un libro sulla faccia. Glielo tolsi e lei si svegliò subito.
  «Che ore sono?» Chiese, guardandomi vestita.
 «E’ tardi vai a letto.» Farfugliai.
  «Dove sei stata?»

Non potevo resistere al 3 grado di Ariana. Anche se era assonnata era sempre avida di informazioni. Le avevo detto che ero appena tornata da casa di Jamie, dopo una bella scopata. Jamie aveva ragione.. camminavo un po’ goffamente. 
  Ariana sgranò gli occhi all’udire la mia confessione.
  «E Justin?» Domandò.
Mi arrabbiai, sentendo il suo nome.
  «Mi ha tradita, l’ho visto.. è per questo che sono andata da Jamie.» Dissi. «Che stronza!» Esclamò un po’ divertita.
 «Lo so!» Esclamai anch’io.
  «E adesso con Justin?» Chiese..
 «E’ finita, Ariana, è finita.»

#Spazio Autrice
Okay, non dico falso allarme perché
il libro l'avevo realmente cancellato per sbaglio.
Ma fortunatamente grazie  a un programma l'ho recuperato! Quindi, buona lettura. E commentate eh u.u 

Il ragazzo che aspettavo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora