Capitolo 26

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Avrei passato la mia giornata libera lontano da Jamie e Justin. I due uomini che erano entrai nella mia vita come una folata di vento violenta e avevamo spiazzato tutto. Mi ero autodistrutta. 

   I primi sintomi dei sensi di colpa si stavano manifestando.
Mi sentivo mancare l’aria ogni volta che ricordavo Jamie, soprattutto quando camminavo che mi sentivo strana.. beh lì.
Avevo richiamato il dottore, e infatti, mi stavo avviando da lui, mentre tentavo di non rispondere alle chiamate di Justin e ai messaggi. Me ne stava mandando uno dietro l’altro. Era furioso perché non ero all’uscita dal lavoro, probabilmente aveva capito che andata via con Jamie. E poi era anche preoccupato.
  Mi aveva scritto:
Dobbiamo parlare.

Ma non avevamo niente da dirci.. o meglio, io non avevo il coraggio di farlo. Dopo la visita pagata un po’ cara, il medico mi aveva detto che stavo bene e che se avessi voluto avrei potuto prendere la pillola del giorno dopo, ma avevo ignorato tutto scappando (quasi) via dall’imbarazzo da quello studio.
  Quando ritornai a casa, misi in ordine tutto.
Lavando casa da cima a fondo e cambiando anche l’ordine di alcuni immobili nel salone e nella mia camera. Quella di Ariana non l’avevo toccata.. non volevo invadere la sua privacy.
  Avevo anche preparato il pranzo, la mia coinquilina sarebbe arrivata a momenti dal college. Aveva scelto di non aderire all’uso del dormitorio, visto che aveva casa vicino e anche perché era un inutile spreco di soldi, e perché aveva più spazio e privacy qui.

La mia pasta al pomodoro era squisita, così come il secondo. Ariana aveva ripulito via i piatti in pochi minuti.
  Indossava un top verde e un jeans con le ballerine.
  «Come va a scuola?» Domandai per iniziare una conversazione,
  «Bene, i prof sono.. accettabili e i ragazzi anche.» sorrise.

Il pomeriggio, più tardi, chiamò mio padre.
  «Oh papà!» Esclamai sentendo la sua voce.
  «Tesoro! Come va la tua vita da donna indipendente?» Sembrava radioso e veramente felice. “Almeno lui..” Pensai.
  «Tutto bene.» Esitai a rispondere. Avevo voglia di piangere.. mi mancava più di quando mi aspettavo.
  «Amore ti sembra prematuro se ti chiedo di venirmi a trovare? Mi manchi, e poi.. io e Sarah abbiamo deciso di sposarci!» Esclamò dopo un po’ sentendo il suo sorriso in un sussurro.
  «Oddio! Sì!» Urlai dalla gioia, e iniziai a piangere..  
  «Tesoro, perché piangi?» Il suo tono di voce cambiò: «Tutto bene con Justin? E il lavoro? Amore mio non farmi preoccupare!» Farfugliò.
  «Oh papà.» Iniziai a singhiozzare, volevo scappare via. Da tutti, anche da me stessa.. se solo fosse stato possibile.
  «Amore vieni qui, parti il prima possibile prenditi una vacanza se per te è troppo.» Mugolò con la voce tremante anche lui.
  «Ci penserò papà. Ci penserò.» Ripetei.
  «Va bene –Eric!- Amore ti devo lasciare, fammi sapere se vieni. Un bacio.. ti voglio bene.» Sentii la voce di Sarah chiamarlo,
  «Certo papà, ti voglio bene anch’io..» Mugugnai ancora in singhiozzi.
  «E non piangere!» Esclamò prima di riattaccare.
Ariana entrò in camera con un bel sorriso e appena mi vide si fece cupa.
  «Hey Sel..» Si sedette accanto a me. «Tutto bene?»
Le lanciai uno sguardo torva. “Ti sembra forse che sto bene!?” Esclamai dentro di me. «Parlami.. su.»
  «Ariana.. io.. uff.» Non riuscivo a dire niente, ero in preda ad una crisi. Stavo piangendo per tutto quanto. Volevo parlarle, ma non sapevo da dove iniziare.. e sputai la prima cosa che mi venne in mente e che probabilmente mi faceva più male.
  «Oh Justin.. mi ha tradita!» Urlai quasi, esplodendo in un pianto esagerato, forse.. mi faceva male la gola a furia di singhiozzare, urlare e lacrimare al tempo stesso. Ariana mi ascoltava senza fermarmi, come sempre e da brava amica mi consolava.
  Io le spiegai tutto, che ero andata fuori casa di Justin, ma l’avevo visto con un'altra, e che poi la sera ero andata da Jamie.
  «Oh Selena vieni qui.» Mi avvolse in un abbraccio caloroso, ed improvvisamente smisi di piangere. “Diamine..” Era proprio quello che desideravo.

Mi svegliai di soprassalto: “Cavoli mi sono addormentata!” . Mi alzai dal letto e controllai l’orario. 22:35. Sentivo delle voci provenire dal piano di sotto, aprii la porta piano e scesi le scale.
  Non me lo sarei mai aspettata.
Jamie era lì. Con la mano sinistra infilata nella tasta dei jeans mentre con l’indice della mano destra faceva girare le chiavi dell’auto. Avevo i capelli spettinati che gli ricadevano sulla fronte e uno sguardo grigio e cupo. Guardava Ariana probabilmente arrabbiato.
  Sbirciai prima di scendere.
  «Sta dormendo! Lasciala in pace ti ho detto!» Ariana era ferma davanti a lui con le braccia incrociate al petto, come se non volesse farlo passare. Jamie sbuffò.
  «Ho bisogno di vederla.. ti prego.» Sembrava esasperato, probabilmente era qui da molto tempo e Ariana non si decideva a farlo salire. “Cosa vuole?” Era la prima domanda che mi si accese nella mente. Avanzai di passo, facendo scricchiolare il parquet ed entrambi alzarono lo sguardo. “Santo cielo.”
  Jamie mi inchiodò al suolo. Lessi in quelle due pozze il desiderio che aveva per me, si riprese visibilmente nel vedermi e quasi gli si illuminò il viso.
  «Selena..» La sua voce era un dolce sussurro, scesi le scale. Ariana ci guardava impassibili, senza una parola. Probabilmente anche lei aveva captato cosa c’era fra di noi.. qualcosa senza nome.
  «Se non lo vuoi, lo sbatto subito fuori.» Disse Ariana, ritornando in sé. “Se non lo vuoi..” Come se fosse un oggetto.
  «Tranquilla..» Mormorai, e intanto non riuscivo a distogliere lo sguardo da Jamie. Lui mi guardava a sua volta.
  «Posso salire?» Chiese avvicinandosi a me, sfiorandomi con le dita della mano al guancia. “Oh.. Jamie..”

Il ragazzo che aspettavo.Where stories live. Discover now