•Capitolo 38•

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"Non guardare, Bambi." Roy emise un profondo respiro, ma io non smisi di fissare quel punto mentre le lacrime continuavano a scendere copiose lungo le mie guance."Vedrai che andrà tutto bene, non preoccuparti."

Le sue parole non aiutavano affatto. Mi divincolai, ma non servì a niente.

"Roy lasciami andare!!" Cominciai a colpirlo sul petto."L'hai visto? Devo andare lì..Dobbiamo andare da lui.."

"Starà bene." La sua voce, però era velata di preoccupazione."E lui non vorrebbe che lo vedessi così."

"Lui..Lui.." Mi fermai perché il respiro mi stava venendo a meno. Andrew sapeva che Jebediah mi aveva baciata e quello sguardo..Il modo in cui mi aveva guardata rendeva chiaro come il sole cosa pensasse. Credeva che lo avessi tradito."Mi odia." Mormorai singhiozzando sulla spalla di Roy, travolta dai sensi di colpa e dal dolore.

"Non può odiarti." Mi accarezzò i capelli."Nessuno potrebbe farlo, Kimberly."

"Pensa che lo abbia tradito." Mi sfogai, tremando come una foglia."Ti rendi conto? Crede che io e Jebediah ci siamo baciati.."

Avvertii Roy irrigidirsi. Abbassò la mano."Perché lo pensa?" Mi domandò confuso.

"Perché Jebediah mi ha baciata." Crollai di nuovo, terrorizzata al solo pensiero di cosa Andrew adesso pensasse di me.

"Come?" Roy era sconvolto. Si fermò bruscamente nel bel mezzo del corridoio.

Non avevo nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia. E non solo perché ero pienamente consapevole di avere un aspetto orribile. Ma perché mi vergognavo a morte. Jebediah mi aveva baciata e io non glielo avevo detto. Non lo avevo fatto con cattive intenzioni, ma lo avevo fatto. E lo avevo ferito. Come mai avrei pensato.

"Lui mi ha baciata." Sottolineai tirando su con il naso, mentre svoltavamo l'ennesimo corridoio. Volevo andare da Andrew. E farlo subito."Io no. Mi ha scioccata, ma non avrei mai baciato qualcuno che non fosse Andrew." Stavolta trovai il coraggio di alzare la testa dalla sua spalla e guardarlo. Sembrava sotto shock."Mi credi?"

Roy mi osservò qualche istante in silenzio, prima di annuire."Certo che ti credo."

"E Andrew?" Mormorai, asciugandomi il viso con i palmi delle mani."Lui...Mi crederà?"

"Lo farà." Mi assicurò Roy, distogliendo lo sguardo dal mio, addolorato. Soltanto in quell'istante mi ricordai dei suoi sentimenti nei miei confronti.

"Mi puoi lasciare andare?" Lo supplicai, lo sguardo fisso nel suo.

Sembrava riluttante."Non credo sia.."

"Tu se fossi in me non vorresti fare lo stesso?" Lo interruppi cercando di farglielo capire ribaltando la situazione.

I suoi occhi azzurri si illuminarono."Se mi stai chiedendo se per te lo farei..." Deglutì facendo scorrere il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra dischiuse."Sì, lo farei Bambi. E se Andrew non ti amasse farei molto di più."

Commossa dalle sue parole, avvertii la sua presa alleggerirsi. Continuavo a guardarlo, sorpresa. Non era quello che intendevo, o che mi aspettassi. Mi stava lasciando andare.

"Vai." Disse contraendo la mascella e facendo un cenno verso le mie spalle con il mento.

Attesi qualche istante prima di mormorare un "grazie" e voltarmi. Non sentivo nemmeno le gambe mentre correvo a perdifiato. Sapevo soltanto che volevo raggiungere Andrew. Ero talmente fuori di me che sbagliai corridoio per ben due volte.

"Accidenti." Sbottai, poco prima di svoltare in quello giusto. Raggiunsi la presidenza e aprii la porta senza bussare. L'ufficio era vuoto. Pensai subito all'infermeria e mi precipitai lì. Avevo il fiato corto quando spalancai la porta. Albert, Savannah e Jason erano in piedi di fronte ad un lettino. Andrew si trovava lì sopra, immobile. Però aveva gli occhi socchiusi e respirava, una mano appoggiata sul petto. Il sollievo mi travolse.

The bad boy's loveWhere stories live. Discover now