•Capitolo 10•

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Quando io e Bryan entrammo a braccetto nella sala sfarzosa, ricca di decorazioni filanti appese un po' ovunque, soprattutto composte da finte edere, mi sentii immediatamente osservata. Il mio nervosismo salí alle stelle quando decine di occhi puntarono nella nostra direzione. Mi irrigidii e Bryan se ne accorse, perché avvertii la sua presa farsi più salda. La luce che illuminava la sala era bassa e passava dal giallo, al verde, al rosso e così via. Dato che il tema era l'autunno erano stati creati diversi alberi con la carta, incredibilmente realistici, i quali erano appostati in alcuni punti strategici tra i tavoli colmi di cibo e bevande. Sul pavimento c'erano diverse foglie, di ogni tipo e colore. Anche all'ingresso valevano le stesse decorazioni. Con l'unica differenza che gli alberi erano viventi e scattavano foto agli invitati, i quali dovevano percorrere un lungo tappeto rosso. Dovevo ammettere che l'atmosfera era fantastica. E anche la musica non era male. Alta, ma non troppo. Eppure, c'era qualcosa che non andava. Istintivamente mi guardai intorno, ma non riconobbi alcun volto familiare. Andrew non c'era. Proprio come mi aspettavo. La delusione che provai mi fece innervosire. Perché continuavo a pensare a lui dopo tutto quello che mi aveva detto?

Venni distratta da un ragazzo dall'aria famigliare che salutò con un abbraccio virile il mio accompagnatore. Fui costretta ad allontanarmi e onestamente non mi dispiacque. Volevo cercare Savannah e Jason. Non vedevo l'ora di vederli insieme. Purtroppo, prima che potessi fare anche un solo passo, Bryan intercettò il mio movimento e mi prese la mano.

"Ehi, dove vai?" Esclamò, dopo avere salutato il suo amico."Vengo con te."

Sorpresa, mi voltai e d'istinto levai la mano dalla sua. Era assurdo e io ero ridicola, ma dargli la mano mi sembrava sbagliato."Dai miei amici." Riposi imbarazzata, sistemandomi lo scialle che continuava a scivolare via e a lasciare la mia schiena scoperta."Non ho...Idea di dove siano, ma possiamo cercarli insieme."

Bryan mi rivolse un cenno d'assenso e mi fece strada, mentre io maledicevo questo vestito bellissimo. Come sempre mi ero lasciata trascinare, nonostante non fosse esattamente il mio genere. Sbuffai. La prossima volta mi ripromisi che lo avrei scelto da sola.

Quando scorsi una testa bionda che superava di gran lunga quella della maggior parte delle persone qui dentro, il mio cuore sussultò per la gioia. Avevo appena trovato Jason. E con Jason c'era Savannah.

"Visti!" Esclamai cercando di farmi sentire da Bryan, portandolo a fermarsi di fronte a me. Lui seguí la direzione che gli stavo indicando con l'indice e mi prese delicatamente il braccio, trascinandomi tra la folla. Alcuni si muovevano a ritmo della musica pop del momento, altri semplicemente chiacchieravano e ridevano.

Appena intercettai Savannah accanto a un Jason in smoking, la abbracciai da dietro."Ciao!" Esclamai, mentre lei si voltava verso di me."Come va la serata?" E alzai la mano per salutare Jase, il quale mi rivolse il suo sorriso da bravo ragazzo. Un sorriso che si alleviò non appena si accorse della presenza di Bryan al mio fianco.

"Ciao." Disse, fissandolo.

Bryan ricambiò il saluto con altrettanto entusiasmo, quindi decisi di prendere Bryan a braccetto e stamparmi un sorriso sul viso."Noi due siamo andati a mangiare qualcosa e adesso vi stavamo cercando." Pensai a qualcosa da aggiungere. E mi ritrovai a dire la cosa più stupida di sempre."Roy è qui?"

Jason, infatti parve sorpreso."Ehm, sì. È passato poco fa." Si schiarì la voce, a disagio."In realtà..."

"Ti stava cercando." Concluse Sav al suo posto e sorrisi perché insieme stavano davvero bene.

Un momento. Roy mi stava cercando? Quindi avrebbe finalmente smesso di evitarmi? Avevo provato a parlargli, ma appena mi vedeva cambiava direzione o distoglieva lo sguardo dal mio come se non esistessi. Sarei stata una bugiarda a non ammettere che il suo comportamento mi aveva ferita. Da un certo punto di vista lo capivo, doveva sentirsi in imbarazzo, ma ero sempre Kimberly e volevo davvero parlargli. Volevo chiarire e spiegargli che per me non era cambiato assolutamente niente tra di noi. Eravamo sempre Kimberly e Roy.

The bad boy's loveWhere stories live. Discover now