•Capitolo 66•

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Canzoni super consigliate per il capitolo🔥🎶🎵:

—"Sempre", Benji e Fede.
—"Universale", Benji e Fede.
—"No One Compares To You", Jack & Jack.

Come al solito vi prego di leggere l'angolo autrice🙏🏻💕

Buona lettura dolcetti alla panna!! 💖🎉🎀🌈✨

***

Ero ancora accanto a Paul e Dakota, stretti in un abbraccio soffocante, quando avvertii una voce che mi chiamava. Come se provenisse da.. Mi accigliai. Come se provenisse da un'altra parte.

"Kimberly.." stava dicendo in quel momento e io, come una sciocca, presi a guardarmi intorno.

"Kimberly.."

Quando riconobbi che si trattava di Andrew, sussultai sul posto desiderando disperatamente raggiungerlo. Ovunque fosse.

"Vado da Andrew." Mi affrettai a dire e vidi Dakota rivolgermi un breve cenno d'assenso, quindi chiusi gli occhi e focalizzai nella mia mente la sua immagine e la sua voce che continuava a ripetere il mio nome.

Quando aprii gli occhi mi ritrovai proprio accanto a lui, nella stanza d'ospedale in cui mi trovavo. Andrew stava dormendo e stringeva la mia mano, seduto nella sedia accanto al letto, il viso accoccolato sul suo braccio. Aveva lineamenti distorti, al contrario dei miei. Il mio viso era rilassato, i capelli biondi e lunghi sparsi a ventaglio sul cuscino.

L'immagine di noi due, di Andrew che continuava a ripetere il mio nome nel sonno mi strinse il petto in una morsa dolorosa.

"Ti amo, Andrew.." Mormorai, sforzandomi di distogliere lo sguardo da quella scena fin troppo dolorosa.

Avrei voluto baciarlo, stringerlo a me e farmi sentire da lui e, invece non mi era consentito fare niente di tutto ciò. Inghiottendo il groppo che avevo in gola, mi voltai e mi diressi nella sala d'aspetto, probabilmente con la speranza che ci fossero Eliot e Maddy a farmi fare due risate.

Raegan era ancora qui e stava confortando mia madre, la quale scuoteva il capo, affranta. "Anche questa mattina sono andata in Chiesa e ho pregato che si svegliasse."

Le lacrime mi salirono agli occhi, dunque spostai lo sguardo verso Emma, la quale stava raccontando a mio padre di come io e Andrew l'avessimo aiutata quel giorno, quando Derek la stava minacciando.

"Kimberly... Lei é sempre stata.." Mormorò papà, gli occhi lucidi. "É sempre stata leale e altruista."

"É una ragazza molto coraggiosa, sia lei che il suo ragazzo: Andrew." Aggiunse lei con decisione, i capelli rossicci identici a quelli del fratello accanto a lei. "Si é messa in mezzo per proteggermi, quando avrebbe potuto fare come la maggior parte delle persone e voltarsi dall'altra parte."

"Non avrei mai potuto farlo."  Mormorai.

"E Andrew mi ha fatto riavere i miei occhiali." Aggiunse, attirando l'attenzione di Jebediah.

"Non...Non era tra i bulli?" Chiese lui, sconvolto. I capelli biondi erano stati rilegati indietro da una coda bassa che metteva in risalto i lineamenti definiti.

Emma si voltò a guardarlo e rimase a bocca aperta. Era evidente che il suo aspetto l'avesse presa in contropiede. "N-No..Lui...Andrew non é un bullo." Balbettò lei, battendo freneticamente le palpebre.

Lui si accigliò.

"Chi sei, se posso chiedere?" Continuó lei, incuriosita.

"Sono un amico d'infanzia di Kimberly." Spiegò inspirando a fondo, prima di mettersi in piedi. "Vado...Vado a prendere qualcosa al bar qui sotto, voi volete qualcosa?"

The bad boy's loveWhere stories live. Discover now