Skinny Love

By OwlChannel

40.1K 2.2K 1.8K

"Era un amore fragile il nostro ed a un certo punto si è spezzato. Forse, se fossi stata diversa, sarei riusc... More

Prologo
Capitolo I
Capitolo II
Capitolo III
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo VI
Capitolo VII
Capitolo VIII
Capitolo IX
Capitolo X
Capitolo XI
Capitolo XII
Capitolo XIII
Capitolo XIV
Capitolo XV
Capitolo XVI
Capitolo XVII
Capitolo XVIII
Capitolo XIX
Capitolo XX
Capitolo XXI
Capitolo XXII
Capitolo XXIII
Capitolo XXIV
Capitolo XXV
Capitolo XXVI
Capitolo XXVIII
Capitolo XXIX
Capitolo XXX
Capitolo XXXI
Capitolo XXXII
Capitolo XXXIII
Capitolo XXXIV
Capitolo XXXV
Capitolo XXXVI
Capitolo XXXVII
Ringraziamenti

Capitolo XXVII

936 48 101
By OwlChannel

Non aveva riconosciuto la macchina, ma la voce era inconfondibile. Si avvicinò all'auto, abbassandosi per guardare attraverso il finestrino.

"Che ci fai qui?" - chiese a bruciapelo, guardando la persona al volante.

"Ciao Jade, quanto tempo! Anche io sono felicissimo di vederti, come va?" - la voce sarcastica del ragazzo che la osservava attento seduto sul sedile fece increspare le sue labbra in un piccolo sorriso stanco.

"Sono felice di vederti André, ma sul serio... che ci fai in giro per le strade di Hollywood a capodanno, in piena notte e con una macchina che non ricordavo tu possedessi?"

" E che ci fai tu in piena notte, completamente fracida e con una felpa palesemente maschile addosso, in giro per le strade di Hollywood a capodanno?" - domandò di rimando il musicista, spegnendo la macchina.

"Sai, io ci abito a Hollywood." - rispose Jade, giocherellando con la manica della felpa troppo grande per il suo fisico minuto.

"Mancano due fattori a cui non hai ancora dato una spiegazione."

"Ti ho posto io la domanda per prima, esigo una risposta."

"La risposta arriverà, ma prima devi darmi delle spiegazioni tu."

"Questo è scorretto, io ho la precedenza."

André alzò le spalle.

"André, mi rispondi o no?"

"Sei a piedi?"

Lei annuì.

"Sali dai."

Jade non se lo fece ripetere due volte. Aveva urgente bisogno di sedersi, non riusciva a reggersi bene in piedi. Chiuse la portiera con forza, accoccolandosi contro il sedile.

"La macchina è nuova, per inciso. Non voglio che tu me la distrugga."

L'attrice gli mostrò il dito medio, togliendosi il cappuccio.

André scosse la testa, accendendo l'auto. Alzò il finestrino che aveva aperto per chiamare Jade, accendendo la stufa. La ragazza aveva gli occhi chiusi, la testa poggiata al sedile e le mani chiuse a pugno posate sulle ginocchia. Dopo averle lanciato qualche occhiata parlò.

"Risponderò prima io perché non ci tengo a venire castrato. Sono tornato poco fa in città e visto che non avevo nulla da fare sono andato a vedere i fuochi dalla piazza."

"Mh..." - Jade continuava a rimanere ferma nella stessa posizione.

"Jade... ti senti bene?" - domandò il ragazzo con una sfumatura di preoccupazione nella voce.

Lei annuì senza aprire gli occhi.

"Sicura? Perché non sembra proprio e-"

"Cazzo, ti ho detto che sto bene Be- André."

" Ma è evidente che non stai bene!"'- insistette il musicista.

"André!" - lo richiamò l'attrice aprendo gli occhi.

" Aspetta... stavi per chiamarmi Beck?"

"No." - Jade distolse lo sguardo, portando indietro i capelli umidi con la mano.

"Sì, invece stavi per farlo eccome! Oh no... che cosa avete combinato stavolta? Perché hai addosso una sua felpa? Non- oh Dio, siete andati a letto insieme!"

"Cosa?! No, no! André che cazzo stai dicendo?!"

"Allora cosa è successo?"

"Niente." - mormorò la ragazza a denti stretti.

"Bene, allora adesso vieni con me a fargli visita, così chiediamo a lui direttamente, mh? Che dici?" - chiese André mettendo in moto, pronto a ripartire.

"No!"

"Allora parla!"

"André vuoi portarmi a casa o no? Sennò scendo e vado a piedi."

"Se non mi dici che succede puoi anche scendere."

"Bene."

Jade scese dall'auto sbattendo forte lo sportello, ritornando sui suoi passi.
Neanche due minuti dopo sentì una mano calda posarsi sulla sua spalla.

"Andiamo... non posso lasciarti andare sola a quest'ora... ti porto a casa."

"Mi lascerai in pace?"

André annuì rassegnato sospirando.

"Okay..." - fece Jade, strofinandosi il naso con il dorso della mano sinistra, sistemandosi meglio la borsa in spalla e seguendolo in silenzio verso la macchina.

~°~°~°~°~°~

Erano dentro il loro solito bar, seduti al loro solito tavolo, quello infondo alla sala, proprio nell'angolo delle pareti color vinaccio con la vernice scorticata. Le piaceva quel posto. Era abbastanza silenzioso e nascosto. Non era molto frequentato ed ai suoi occhi appariva perfetto. Josh stava mescolando il caffè con il cucchiaino di metallo, facendolo girare in modo svogliato. Jade lo osservò sottecchi, bevendo dalla sua tazzina, facendo tamburellare le unghie sulla porcellana chiara. Qualcosa preoccupava quell'uomo. Quel qualcosa probabilmente riguardava lei. Tendeva a fare quell'effetto alle persone. Posò lentamente la tazzina sul piattino, passandosi la lingua sulle labbra. Incrociò le braccia, buttandosi a peso morto contro il sedile del divanetto su cui era seduta con le gambe a cavallo. L'uomo di fronte a lei sollevò lo sguardo dal suo caffè per puntarglielo addosso. Lei alzò un sopracciglio, intimandogli con gli occhi di parlare. Qualche metro più in là il barista stava biascicando qualcosa ad un cliente stempiato sottovoce. Il ticchettare intenso della pioggia copriva la conversazione poco animata dei due.

"Che c'è?" - domandò con voce stanca Josh, nascondendo le labbra dietro la sua tazza di caffè, bevendone un piccolo sorso.

Jade sbuffò.

" Hai intenzione di intraprendere una conversazione o vuoi continuare a fissare il vuoto? "

" Sai che potrei farti la stessa domanda, vero?"

L'attrice non rispose, voltando la testa verso la finestra appannata che ogni secondo si riempiva di nuove goccioline di pioggia. Rimase a fissarla con occhi vacui, senza realmente prestarle attenzione. L'incredibile modo che aveva di capirla Josh le ricordava inevitabilmente Beck. Sentiva il nocciola degli occhi del suo agente sommergerla.

" Non penserai che non me ne sia accorto. Sei completamente tra le nuvole oggi."

"C'è un motivo per cui mi hai costretta ad uscire con la forza a capodanno o no?" - domandò irritata, tornando a guardare l'uomo che aveva di fronte.

"Un motivo in effetti c'è... ma mi piacerebbe sapere che cos'è successo da renderti così distratta. Di solito presti molta più attenzione quando si parla di lavoro." - spiegò lui.

"Non mi hai detto che dovevi parlarmi di lavoro."

"Sì che te l'ho detto. Solo che tu eri troppo impegnata a ripercorrere un qualche avvenimento con la tua insana mente. Quindi adesso," - Josh poggiò i gomiti sul tavolino, intrecciando le dita davanti al viso.-" parla." - concluse, fissandola dritta negli occhi.

"Non ho intenzione di dirti niente, Josh."

"Quindi qualcosa è successo!"

Jade si diede mentalmente della stupida, stringendo le palpebre e sbuffando.

"Jade... se ti sfoghi con qualcuno non succede nulla di male. Sai che puoi fidarti di me... l'hai già fatto altre volte. Se non mi dici che succede, noi non possiamo collaborare."

L'attrice aprì lentamente gli occhi, guardando Josh mordicchiandosi l'interno della guancia. L'uomo poté scorgere l'innocenza e la paura di una bambina colorare le sue iridi chiare. Continuarono a guardarsi per un po', mentre lei sembrava valutare l'idea di fidarsi sul serio. Jade fu la prima ad abbassare lo sguardo sospirando. Iniziò a giocherellare con il cucchiaino, stuzzicando i rimasugli di caffè sul fondo della tazzina bianca.

"Io... sono uscita con Beck, ieri sera."

Josh rimase in silenzio, aspettando che continuasse. Gli unici rumori udibili erano il ticchettio regolare della pioggia e il raschiare secco del metallo sulla porcellana.

"Stava andando tutto piuttosto bene ma... sai che il destino sembra avere questa sua orribile puntualità, perciò... alla fine siamo finiti a casa sua e..." - s'interruppe un attimo, lasciando cadere il cucchiano, continuando a tenere lo sguardo basso. - " lui mi ha baciata... e io non- ... non l'ho fermato capisci? Ho risposto al bacio..."

Silenzio.

"Se... non mi fossi allontanata io... non so a cosa saremmo potuti arrivare..." - concluse sottovoce, torturandosi il labbro inferiore con gli incisivi superiori.

"Sai come la penso..."

"Sì, lo so. Ma Josh, è sbagliato. Io sono stata... debole ieri sera. Ho ceduto. Non ricapiterà più. Non voglio più vederlo."

"Credo proprio sarà impossibile."

"Che vuoi dire?"- la testa della ragazza scattò verso l'alto. Adesso guardava l'uomo che aveva di fronte, sospettosa.

"Ricordi la festa che il regista, Robert, vuole organizzare il giorno prima dell'uscita del film nei cinema?"

"Sì, ma cosa c'entra questo con Beck?"

"C'entra, perché vuole che tu lo inviti alla festa."

"Non esiste." - la risposta secca di Jade era esattamente come Josh se l'era immaginata.

Sospirò, tirando fuori dalla tasca dei suoi pantaloni scuri il cellulare che aveva cominciato a vibrare. Lanciò una breve occhiata allo schermo, giusto il tempo di scorgere il nome della persona che lo stava cercando, poi rifiutò la chiamata, posando il cellulare sul tavolino.

"Ascolta, rivedrai Beck a prescindere. Robert lo inviterà comunque alla festa, vuole farselo amico per riuscire ad averlo in un prossimo film. Il motivo per cui Mr.Hyde desidera che lo inviti proprio tu è che hai avuto una relazione con lui. Se i giornalisti verranno a sapere che tu lo hai invitato e che vi state riavvicinando l'attenzione su di te e sul film sarà maggiore."

"Mi sono già fatta notare abbastanza con i miei lavori precedenti. Non me ne frega nulla dei progetti di quel viscido di Hyde." - sputò acida l'attrice, facendo ondeggiare nervosamente il piede destro avanti e indietro.

Portò indietro i capelli con un gesto altezzoso della testa, incrociando le braccia.

Odiava quell'uomo, odiava il modo in cui le puntava avidamente gli occhi addosso, il suo sporco modo di manipolare qualunque azione altrui per ottenere qualsiasi cosa desiderasse. Sapeva che l'unica ragione per cui non le aveva messo le mani addosso era il suo agente. Perché per quanto lei protesse incutere terrore, lui aveva troppo potere e lei non avrebbe potuto fermarlo. Josh non l'aveva lasciata sola un momento durante le riprese.

"Jade sei ancora giovane, questa esperienza può portarti a tanto come può non portarti a nulla. Conosci Robert, sai quanto potere ha. Potrebbe farti cattiva pubblicità ovunque, distruggerebbe ogni tua possibilità di ottenere altri ruoli. Devi farlo. Devi portare Beck a quella festa."

Jade squadrò dall'alto in basso il busto di Josh, visibile al di sopra del tavolino, alzando un sopracciglio.

"Mi stai dicendo che devo usare Beck come uno strumento pubblicitario?"

"Ti sto dicendo di provare ad essere un po' più egoista e pensare a quello che è buono per la tua carriera."

"Io sono egoista."

"Bene, allora porta Beck a quella festa."

Silenzio.

Il rombo di una motocicletta che passa sull'asfalto bagnato.

Il graffiare di una sedia sul pavimento lucido.

La ragazza abbassò lo sguardo, stuzzicando con l'unghia del pollice lo smalto nero rovinato delle altre dita.

"Non posso, non questa volta. Non posso mandare tutto all'aria. Invitarlo significherebbe dargli una falsa speranza ed io non voglio farlo. Ho già sbagliato ieri sera, non accadrà di nuovo." - concluse, alzandosi e mettendosi la borsa in spalla, evidenziando la fine del discorso ed il suo non ammettere obiezioni.

Josh sospirò, rassegnandosi all'idea di non poterle far cambiare idea e di doverla tenere d'occhio con ancora più attenzione.

~°~°~°~°~

I suoi vecchi anfibi con le punte rovinate scivolavano sulle piastrelle arrotondate del marciapiede grigio. Continuava a fissarle, mentre André parlava, camminando con le mani in tasca accanto a lui.

"Era sconvolta. Non ha parlato per tutto il tragitto. Amico, baci così da schifo?"

Beck diede un calcio ad una pietruzza, alzando gli occhi e guardando in cagnesco il ragazzo che aveva vicino. André sospirò, una nuvoletta di vapore si formò davanti alle sue labbra.

"Puoi, per favore, prendere la cosa sul serio?"

"La sto prendendo sul serio! Ma cosa vuoi che faccia? Che mi deprima, che la vada a prendere e te la porti qui? Che la obblighi a tornare con te? Avanti, dimmi cosa vuoi che faccia."

L'attore non aprì bocca, distolse lo sguardo, continuando a camminare strascicando i piedi.

"Sai cosa?" - continuò il giovane musicista con tono serio - " mi sembra di essere tornato a quando andavamo ancora a scuola. Dopo la vostra ultima rottura, prima del festival della Luna Piena."

"Quindi fammi capire, ti sei innamorato di lei perché è diversa... e l'hai lasciata andare per lo stesso motivo?"

Beck lanciò con forza la pallina rossa di gomma con cui stava giocherellando contro la parete della roulotte, facendola rimbalzare per poi riafferrarla al volo.

"È stata lei a lasciarmi." - puntualizzò atono.

"No, amico. Sei stato tu a non aprire la porta."

"Poteva benissimo rientrare."

"La conosci. Sai che non l'avrebbe mai fatto."

Nessuna risposta. Solo un lampo rosso, segno che il canadese aveva lanciato nuovamente la pallina.

"Be', cerca di fare un po' di ordine in quella mente da orgoglioso del cazzo, e prendere una decisione. Perché questo non è un compito di chimica, dove posso suggerirti la risposta giusta. Questa è la vita reale, Beck. " - concluse il giovane musicista, afferrando la pallina di gomma prima che potesse scontrarsi di nuovo con la parete.

Quanta ragione aveva André...

"E adesso come allora ti ripeto che io non posso aiutarti. È un problema vostro che dovete risolvere da soli."

"Lo so benissimo."

"Bene."

Qualche attimo di silenzio, animato soltanto dallo strofinare delle suole sul cemento bagnato. Poi.

"Però pensaci. Se avesse smesso di amarmi... tutto questo non sarebbe successo. Io so che c'è ancora una possibilità, so che posso convincerla."

"E allora cosa aspetti?"

"L'occasione giusta." - rispose convinto, sorridendo appena.

E forse, l'occasione giusta, si sarebbe presentata molto prima di quanto si sarebbe mai aspettato.

ⓥⓥⓥⓥⓥⓥⓥⓥⓥ

Ecco il nuovo capitolo :3
Mi scuso per eventuali errori, e chiedo scusa anche per il ritardo. Adesso purtroppo con gli impegni scolastici gli aggiornamenti saranno ancora più irregolari... mi dispiace, spero continuerete a seguire lo stesso.

È un periodo un po' complicato, perciò chiedo perdono se i capitoli non sono il massimo...

Niente, che dire... vi ringrazio come al solito per i traguardi raggiunti, non so come farei senza di voi.

A presto :3

Continue Reading

You'll Also Like

6.3K 282 19
Amore, passione, ossessione, fantasie che riemergono con il presente e...american horror story.Ciao a tutti! sono una grande anzi grandissima fan di...
45.1K 2.4K 41
Chissà perché ci era stato insegnato che i simili erano soliti respingersi, che due menti e due caratteri fin troppo uguali non erano fatti per stare...
239K 8.8K 68
Chiara e Kumo li osservavano da lontano "Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda "già...
56.1K 1.5K 29
Marika è una giovane ragazza di 20 anni, che dopo essere stata in carcere per due anni finalmente tornerà a San Siro, casa sua, dove è nata e cresciu...