Skinny Love

By OwlChannel

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"Era un amore fragile il nostro ed a un certo punto si è spezzato. Forse, se fossi stata diversa, sarei riusc... More

Prologo
Capitolo I
Capitolo II
Capitolo III
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo VI
Capitolo VII
Capitolo VIII
Capitolo IX
Capitolo X
Capitolo XI
Capitolo XII
Capitolo XIII
Capitolo XIV
Capitolo XV
Capitolo XVI
Capitolo XVIII
Capitolo XIX
Capitolo XX
Capitolo XXI
Capitolo XXII
Capitolo XXIII
Capitolo XXIV
Capitolo XXV
Capitolo XXVI
Capitolo XXVII
Capitolo XXVIII
Capitolo XXIX
Capitolo XXX
Capitolo XXXI
Capitolo XXXII
Capitolo XXXIII
Capitolo XXXIV
Capitolo XXXV
Capitolo XXXVI
Capitolo XXXVII
Ringraziamenti

Capitolo XVII

954 62 33
By OwlChannel

Alla fine Jade era crollata prima della fine del film e Beck la osservava dormire. Era ferma in una posizione scomposta, con la testa appoggiata al braccio destro posato sul bracciolo del divano, i pugni chiusi stretti e le gambe accavallate. La gonna nera che indossava era leggermente alzata. Respirava piano, così piano da sembrare una statua di marmo, con la sua carnagione chiara come la cera. Non era serena e lo vedeva. Si ricordava perfettamente la sua espressione quando dormiva accanto a lui e non assomigliava lontanamente a quella che aveva stampata sul viso in quel momento. Le palpebre chiuse strette, gli angoli della bocca piegati verso il basso, senza che un accenno di sorriso le illuminasse il volto pallido. Stava pensando ad un modo per portarla a letto senza svegliarla quando un movimento alla sua destra catturó la sua attenzione. Osservò la ragazza accanto a lui inclinando la testa, senza capire. Poi iniziò a comprendere. Ma certo, come aveva fatto a non pensarci prima? I pugni chiusi, l'espressione di sofferenza...

Un mugolio spezzò il silenzio della notte.

"Papà?" - la voce di Jade era flebile e roca... sembrava sull'orlo di un pianto.

Era tornato... quello stramaledettissimo incubo era tornato.

"Jade... svegliati è solo un incubo." - cercò di tranquillizzarla, posandole una mano sul braccio e muovendolo un pochino.

"No..." - lei continuava a farfugliare, cercando di liberarsi dalla presa gentile di Beck.

"NO!PAPÀ!" - urlò.

Il ragazzo la sentiva tremare tra le sue braccia, percepiva il terrore nella sua voce.

"Jade!JADE!" - cercò di svegliarla, scuotendola più forte.

Lei scattò a sedere urlando, girando la testa a destra e sinistra disorientata ripetendo sempre la stessa frase, stringendo i pugni convulsamente.

"È tutta colpa mia... solo colpa mia." - balbettó risalendo con lo sguardo il braccio di Beck, fino a fissare gli occhi in quelli di lui.

Resasi conto di ciò che stava succedendo si allontanò dal ragazzo, voltandosi e portandosi le mani ai capelli, cercando di calmare il respiro.

"Ehy è tutto apposto... era solo un incubo-" - le disse, avvicinandosi alla figura rannicchiata di Jade.

"Stammi lontano!" - lo cacciò in malo modo.

"Jade non vuoi dirmi cosa vedi nei tuoi incubi?"

Beck si alzò, andando ad accendere la luce. Premette l'interruttore e si voltò verso di lei, osservandola preoccupato. Era pallida e le sue dita tremavano ancora. Non riusciva a vedere bene il viso, perché coperto dalle mani esili della ragazza. Non piangeva.

"Le uniche volte in cui mi vedrai piangere, saranno quando l'incubo tornerà ancora.

"Jade?" - sussurró inginocchiandosi di fronte a lei, scoprendole delicatamente il viso.

Lei lo guardò e la freddezza nei suoi occhi lo fece rabbrividire. Le strinse le mani ghiacciate.

"Era sempre lo stesso?" - chiese, muovendo piano i pollici accarezzandole le dita.

Jade annuì.

"Sei spaventata?"

"Non devi avere paura, ci sono io qui. Io non ti lascio."

Lei non rispose, continuó a fissare il vuoto. La sensazione del calore delle mani di Beck la stava piano piano rilassando. Le mancava averlo così vicino, senza di lui le sue emozioni erano quasi incontrollabili. Sentiva i suoi occhi addosso, cercavano di abbattere le mura che aveva ricostruito per trovare il modo di consolarla, di farla sentire meglio. Sospirò chiudendo gli occhi. Sempre lo stesso incubo, risaliva gli abissi del passato per ricordarle che quello che era successo era colpa sua e di nessun altro. Un tormento che era riuscita finalmente a seppellire con l'aiuto di Beck, ma che con la sua assenza era tornato in superficie.

Vide la figura davanti a lei alzarsi e strinse istintivamente più forte la mano del ragazzo.

"Volevo prenderti un bicchiere d'acqua..." - cercò di giustificarsi lui, giocherellando con le dita di Jade. " Non ne vuoi?"

Lei scosse il capo.

"Cosa vuoi che faccia allora?" - domandò lui dolcemente.

"Resta con me."

~°~°~°~°~°~°~

Cat infilò la chiave nella serratura, continuando a chiacchierare allegra con Robbie, ricordando nostalgicamente i momenti passati la notte scorsa insieme. Entrò nell'appartamento facendo ondeggiare i lunghi capelli rossi, saltellando in avanti. Mite il ragazzo dietro di lei la seguì finendole inevitabilmente addosso quando la rossa arrestò brusca la sua corsa verso la cucina.

"Cat ma cos-" - iniziò ma fu prontamente bloccato dalla manina di lei che gli si posó sulle labbra.

La ragazza guardava dritto di fronte a sé, un misto di dolcezza e preoccupazione negli occhi. L'immagine che le si parava davanti era la scena più carina che avesse mai visto. Jade dormiva beatamente ed il suo gracile corpo era stretto dalle braccia forti di Beck in un gesto incredibilmente protettivo. Si tenevano per mano, come se avessero paura di lasciarsi. Cat fece intendere a Robbie di non fare rumore per evitare di svegliare i due" piccioncini", ma il suo piano andò inevitabilmente in frantumi quando il ragazzo, sbadato com'era, passando fece cadere il porta-ombrelli. Il fracasso che ne seguì oltre a far prendere un colpo ai due ragazzi, fece anche svegliare i due addormentati, che alzandosi a sedere si guardavano confusi attorno.

"Cos'è crollato?" - chiese Beck, stropicciandosi gli occhi ancora tutto assonnato.

"ROBBIE!" - urlò tutta rossa in viso Cat, mettendosi le mani ai fianchi guardandolo minacciosa.

Il ragazzo fece un passo indietro spaventato.

"Buongiooorno" - salutò imbarazzata la rossa, ignorando il suo fidanzato.

Jade sbatté velocemente le palpebre, poi notando che stava ancora stringendo la mano di Beck si allontanò infastidita, arrossendo un poco. Un secondo dopo aver lasciato le dita di lui, sentì la mancanza del loro famigliare calore.

"Era ora!" - borbottó alzandosi in piedi e sistemandosi i capelli. - " Dove siete stati?! Siamo rimasti bloccati qui... sono rimasta bloccata qui."

"Scuusa! Abbiamo avuto degli imprevisti... comunque" - Cat sorrise maliziosa avvicinandosi all'amica. - " Non mi sembra abbiate passato la serata malissimo."

"Taci scricciolo rosso!" - ringhió assottigliando gli occhi e puntandole un dito contro.

Dopo di che l'attrice afferrò la borsa ed il trolley che aveva preparato la sera prima e si avviò verso la porta.

"Torno a casa." - informò asciutta, prima di lanciare un fugace sguardo a Beck ed uscire fuori dall'appartamento.

Cat rimase un po' a fissare la porta, poi si voltò verso i due ragazzi dietro di lei.

"Vuoi pranzare qui Beck? Tanto Sam torna oggi pomeriggio, abbiamo giusto un po' di tempo per stare insieme! Daai non dire di noo!" - pregò facendo gli occhi dolci.

Beck rise.

"Va bene, quando fai così non posso dirti di no."

"Siii! Vado a preparare le polpette!" - esultó la rossa, correndo verso i fornelli.

~°~°~°~°~°~°~

Jade arrivò sgommando nel cortile della sua villetta spegnendo la radio che mandava musica rock a tutto volume. Strinse il volante sospirando prima di spegnere il motore e uscire dall'auto sbattendo la portiera. Tirò fuori dal sedile posteriore il trolley ed afferrò la borsa nera di pelle. Si avvicinò al portoncino ficcando la testa nella borsa alla ricerca delle chiavi di casa. Era distratta, decisamente distratta. Gli avvenimenti della notte precedente vorticavano veloci nella sua testa, il mal di testa e la stanchezza a causa delle poche ore di sonno non aiutavano certo la situazione. Aprì stancamente la porta, chiudendola poi con un calcio.Posò il trolley accanto al porta-ombrelli, incamminandosi verso la cucina. Si bloccò sulla soglia alla vista della persona che la spettava seduta su una sedia.

"Cosa diavolo ci fai tu qui?!"




ⓥⓥⓥⓥⓥⓥⓥⓥⓥ

Salve^^

Si lo so, sono molto in ritardo, ma davvero non riesco a scrivere più velocemente. Non ho molto da dire se non che non sono poi così soddisfatta di questo capitolo. Non vedevo comunque l'ora di arrivare a questa parte della storia, perché (senza spoilerare nulla ahahahah) succederanno mooolte cose che spero troverete interessanti.

Coomunque, come al solito vi invito a lasciare un stellina se il capitolo vi è piaciuto e commentare per farmi sapere cosa ne pensate. Colgo l'occasione per ringraziarvi delle tantissime visualizzazioni, moltissimi voti e dolcissimi commenti. Davvero grazie mille!

A presto :3!

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