Perfettamente sbagliato

By mariagraziaa00

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Lei appartiene quasi ad un altro mondo. Lui non conosce l'amore, ma vorrebbe tanto sapere com'è fatto. Lei... More

Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Capitolo 33.
Capitolo 34.
Capitolo 35.
NON È UN CAPITOLO.
Capitolo 36.
NON È UN CAPITOLO.
Capitolo 37.
Capitolo 38.
RINGRAZIAMENTI.
SEQUEL.
Capitolo 1. (Sequel)
BUON NATALEEEE
Capitolo 2. (Sequel)
Capitolo 3. (Sequel)
Capitolo 4. (Sequel)
Non è un capitolo, è solo un gesto d'amore.
Capitolo 5. (Sequel)
Capitolo 6. (Sequel)
Capitolo 7. (Sequel)
Capitolo 8. (Sequel)
Capitolo 9. (Sequel)
Capitolo 10. (Sequel)
Capitolo 11. (Sequel)
Capitolo 12. (Sequel)
Capitolo 13. (Sequel)
Capitolo 14. (Sequel)
Capitolo 15. (Sequel)
Capitolo 16. (Sequel)
Capitolo 17. (Sequel)
Capitolo 18. (Sequel)
Capitolo 19. (Sequel)
Capitolo 20. (Sequel)
Capitolo 21. (Sequel)
AVVISO
Capitolo 22. (Sequel)
Capitolo 23. (Sequel)
Lalalala.
Capitolo 24. (Sequel)
Capitolo 25. (Sequel)
Capitolo 26. (Sequel)
My Only Beautiful Mistake
Capitolo 27. (Sequel)
Capitolo 28. (Sequel)
Capitolo 29. (Sequel)

Capitolo 5.

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By mariagraziaa00

Jason mi guarda dritto negli occhi.

Io mi irrigidisco. Ho paura. Ho sbagliato a reagire in quel modo.

Abbasso la testa.

«Scusami.» sospiro.

Lui scoppia a ridere.

«Non pensavo fossi così fragile, Samantha.»

Cosa!?

«Tu...tu! Ti odio!»

«Ci vediamo domani.»

Mostra nuovamente quel suo "magnifico" ghigno e sale in macchina.

Non posso crederci. Perché è così cattivo con me?

Ci sono molte cose che non so su di lui, lo conosco da così poco tempo... Ma quando sarò pronta per scoprirle, allora questa sarà la prima che vorrò sapere.

Distrutta mi dirigo verso il dormitorio. Spero solo che Kriss arrivi presto, ho tanto bisogno di sfogarmi con qualcuno.

Entro e mi tolgo le scarpe, posandole appena vicino alla porta.
Mi cambio e mi metto una tuta comoda, pronta per guardare la tv, e probabilmente riempire il mio stomaco di qualche schifezza.

Sento bussare alla porta. Spero sia Kriss, ma ricordo che lei ha le chiavi con sé, ma decido di andare ad aprire comunque.

«Ciao.»

Jason.

«Cosa ci fai qui?» chiedo infuriata.

Lui si passa una mano fra i capelli. Quanto sono belli.

«Niente... Cioè...ho notato che ci sono molte persone ubriache... E allora... Uh beh, posso entrare?»

Si stava preoccupando per me?

Mi sposto per farlo passare.

«Non sei il benvenuto qui, Jason.»

«Ti ricordo che sono un buon amico di Kriss.» mi rinfaccia lui.

Lo guardo male.

«Allora, vuoi dirmi cosa ci fai qui?»

Sono davvero seccata, soprattutto dopo quello che è successo circa un'ora fa.

«Beh... Ho pensato che avresti voluto un po' di compagnia.»

Mi viene da ridere.

«Cosa? La tua compagnia? Neanche per scherzo.»

«Beh, allora vuoi che me ne vada?»

Non lo so. Forse non voglio che lui vada via, chissà dove e con chi.

Decido di stare in silenzio.

«Come pensavo.» dice lui.

Faccio per ribattere qualcosa ma la serratura della porta scatta.

È Kriss.

«Ciao.» dico mostrando un sorriso di gratitudine.

Lei ricambia, ma appena i suoi occhi si spostano su Jason il suo sorriso si spegne.

«Jason, non mi aspettavo di trovarti qui. Pensavo che l'avresti accompagnata e poi te ne saresti andato. Come fai sempre.»

Come fa sempre? Cosa intende Kriss?

«No beh... Ho pensato che potesse avere bisogno di un po' di compagnia. Tutto qui. Non preoccuparti, lo sai che non è il mio tipo, Kriss.»

Sono davvero infuriata.

So di non essere il suo tipo, come lui non è il mio, ma fino a questo punto... Non lo avrei mai immaginato.

Mi alzo come per dire qualcosa, ma dalla mia bocca non esce niente.

Jason si gira verso di me.

«Io vado.»

«Ciao anche a te Jason!» sbotta Kriss.

Quanto è maleducato.

«Lascialo stare, Sam. È fatto così, ma è per questo che siamo amici.»

Mi mordo il labbro.

Beata lei, è così difficile stare a contatto con una persona come lui.

Per stemperare la situazione le chiedo della festa. Lei mi dice che si è divertita molto, come credevo, e che i suoi amici non vedono l'ora di rivedermi. Poi aggiunge che ha anche bevuto troppo per stare in piedi. Così si siede sul bordo del letto.

Dopo un po' di conversazione decido di lavarmi i denti e andare a dormire. Kriss dice che starà sveglia ancora un po, a scrivere con Logan.

Metto la sveglia per le sei e mezzo. Alle otto meno un quarto devo uscire da qui per arrivare puntuale a lezione.

Mi addormento quasi subito, ma la mia testa è piena di pensieri e domande senza risposta.

-

La sveglia suona, ma decido di rimanere ancora a letto. Sono troppo pigra e stanca per alzarmi.

Dopo dieci minuti mi alzo; Kriss sta ancora dormendo profondamente e mentre prendo le cose necessarie per farmi la doccia mi chiedo se riuscirà a prepararsi in tempo per la prima lezione. Magari aveva deciso la sera prima che non ci sarebbe andata. Non la biasimo, la festa deve averla distrutta.

Corro verso il bagno constatando che sono già le sette e che probabilmente sarei uscita di casa più in ritardo rispetto all'orario stabilito.

L'acqua calda scorre su tutto il mio corpo distraendomi dai pensieri che mi tormentano. La mente si libera e si prepara a una dura e faticosa giornata.

In pochi minuti mi asciugo i capelli.

Sono indecisa se mettere un vestito blu, oppure uno nero; tutte e due arrivano al ginocchio.

Alla fine decido per quello blu e lo abbino a un paio di All Stars bianche. Sono le mie preferite, soprattutto perché sono comode.

Sono le sette e trenta, e sono in anticipo. Ripensandoci sarei potuta rimanere a letto altri dieci minuti, ma è meglio così.

Vado davanti allo specchio per decidere se truccarmi o meno. Non è una cosa che faccio spesso, ma alla fine decido di mettere un po' di mascara e la matita nera.

Ha ragione Kriss, truccata sto molto meglio.

Mi vergogno per quello che ho appena detto, ma non ha tutti i torti.

Prendo la borsa con tutti i libri e noto che sta ancora dormendo, ma decido di non svegliarla.

Esco e mi avvio verso la lezione di biologia.

Credo che arriverò prima dato che sono ancora le sette e quaranta.

Arrivata in classe mi siedo in prima fila come sempre, e subito vicino a me si mette Travis.

«Che piacere rivederti, ti ricordi di me? Sono uno degli amici di Kriss.» dice sorridendo.

Annuisco ricambiando il sorriso.

«Il piacere è tutto mio.»

La lezione inizia e l'insegnante non fa altro che parlare per tutta l'ora delle stelle.

Un argomento che non mi entusiasma molto, ma comunque prendo appunti.

Appena suona la campanella Travis mi saluta e mi fa promettere di rivederci anche oltre le lezioni di biologia.

Non è male come ragazzo, è divertente e molto carino.

Tutte le lezioni passano in fretta, finché non arriva l'ora di andare a letteratura.

Cavolo. C'è anche Jason. Non ho proprio voglia di vederlo. Lui, e il suo ghigno.

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