Capitolo 30.

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Sento brividi percorrermi tutta la schiena. Apro lentamente gli occhi, trovando Jason che mi lascia piccoli baci su di essa.

«Certo che non ti stanchi mai eh.» dico voltandomi verso di lui e baciandolo dolcemente sulle labbra.

Emette un gemito. Mi afferra per i fianchi e si posiziona sopra di me.

Continua a baciarmi sempre più in modo aggressivo.

Gli poggio le mani sul petto per spingerlo via.

«Scordatelo, non adesso. Devo andare a casa, farmi la doccia, portarmi avanti con lo studio e altre cose varie. Ma ti prometto che appena posso sarò tutta tua, amore.»

Dovrei anche chiamare Kriss, o almeno provare a chiarire con lei, ma ometto questa parte.

Sul volto di Jason si forma un sorriso enorme.

«Perché sei così felice? Dovresti essere molto triste, ho appena rifiutato di fare sesso con te.» dico facendogli l'occhiolino.

«Come mi hai chiamato?» chiede lui ancora sorridente.

«In nessun modo, perché?»

Inizia a farmi il solletico, e io scoppio a ridere come una bambina che non lo faceva più da ormai tanto tempo.

«Dimmi come mi hai chiamato, o continuo a tormentarti!»

«No, non lo dirò mai!» dico in preda alle risate.

Sembra che Jason non ne voglia sapere nulla di lasciarmi in pace, e io mi devo arrendere.

«Okay, okay! Ti ho chiamato amore

Smette all'improvviso di farmi il solletico e assume uno sguardo serio.

«Sei bellissima quando ridi.» dice lasciandomi diversi baci su tutto il collo.

Il suo contatto con la mia pelle diventa sempre più forte, strasformandosi in piacere.

Lo scosto subito via e mi alzo svogliatamente dal letto.

«Dove pensi di andare? Ho freddo nel letto da solo.» dice facendo finta di essere arrabbiato e mostrandomi i suoi bellissimi occhioni da cucciolo.

«Non se ne parla. Ti ho già detto il mio programma, ma se vuoi stasera puoi venirmi a fare visita, così passeremo un po' di tempo insieme.» concludo raccogliendo i vestiti dal pavimento, e rimettendomi l'intimo in fretta.

«Okay.» si limita a dire fingendosi ancora più arrabbiato e rattristato di prima.

Vado verso di lui, prendendogli il viso tra le mie piccole mani.

«Non sto andando chissà dove. Vado solo a casa, e poi potremmo rivederci subito dopo.» dico continuando a guardarlo negli occhi.

«Ti amo.» dice.

«Ti amo anch'io.» ammetto sinceramente.

«Se non fosse perché sei già mezza vestita, ti riporterei qui con me a letto.» dice con un sorrisetto malizioso.

«Ma dato che sono già quasi del tutto vestita, tu non lo farai.» dico infine.

Lui mi posa un dolce bacio sulle labbra.

«Finisci di prepararti, io ti aspetto in macchina.»

Annuisco, e mi giro per raccogliere la maglia da terra.

Jason mi da una leggera sculacciata sul sedere.

«Ehi!»

«Scusami dolcezza.» dice dandomi un altro bacio, prima di vestirsi velocemente e uscire.

Perfettamente sbagliatoWhere stories live. Discover now