Capitolo 13. (Sequel)

3.1K 150 11
                                    

Samantha. (Foto nei media - ho deciso di cambiarla perche questa è molto più figa 😁)

Continuo a guardarla negli occhi, ma riabbasso la testa subito dopo, rivelando un sorriso amaro.
«A quanto pare sono talmente malato che mi sembri persino reale.»

«Ma cosa stai dicendo?»

Scuoto lentamente la testa, continuando a sorridere, amaramente, aspettando che anche questa piccola e ultima immagine di lei svanisca da un momento all'altro, come è sempre successo quando provavo ad immaginare i suoi lineamenti, il suo viso così perfetto, e il suo profumo.
«Tra pochi attimi svanirai, lo so, devo solo aspettare.»

Mi rialzo in piedi, arrivando a pochi centimetri dal suo viso. «Perché sei ancora qui, eh? Perché non ti dissolvi?»

Si porta una mano ai capelli, come se volesse tirarseli, strapparli via. «Si può sapere cosa diavolo stai dicendo? Sei rimasto il solito stronzo, Jason! Non sei cambiato per nulla, e so che non cambierai mai!» chiude gli occhi, e io rimango lì ad osservarla.

Scuoto la testa. È solo la tua immaginazione, Jason. Nient'altro. Ora lei andrà via. È solo questione di attimi.

«Perché non guardi in faccia la realtà, Jason? Mi hai abbandonato come se non contassi nulla, come se non ci fosse mai stato nulla!»

Posso benissimo sentire le lacrime scendere dal suo viso, da come le si è incrinata la voce.
Alzo di scatto la testa. «Non può essere vero, no che non può. Tu non sei vera.»

«Io... Io non capisco più nulla! Cosa stai dicendo, Jason!?»

Mi porto le mani ai capelli, tirandoli, a tal punto da sembrare un matto. Scuoto la testa più e più volte, ripetutamente, cercando di dare un senso a tutto quello che sta succedendo. «Tu... Tu sei morta! Tu non sei vera!» il mio tono di voce si alza. Ritorno a guardarla negli occhi, sperando di stare sognando, ma allo stesso tempo non voglio che vada via, non questa volta.
«Io... Lei... Mi ha detto che eri morta... Non può essere vero...» questa volta la mia voce è uscita quasi come un sussurro, parole volate via.

«Non puoi trovare scuse. Tu non hai scuse. Mi hai abbandonata come se niente fosse, e ora pretendi pure che io creda alle tue bugie. Sei solo un falso, Jason.»

«Samantha, io...» inspiro profondamente. Non ho niente da dirle. Non ho più nessuna scusa, ha ragione. L'unico problema è che le mie non sono scuse. È successo, e non è stata una scusa.
Mi avvicino a lei, prendendole il volto fra le mani. «Credimi, Sam. Non ti sto mentendo. Io... Non... Non credo possibile che tu sia viva. Che tu sia qui, con me.» chiudo gli occhi, sperando in una sua risposta.

«Perché dovrei crederti? Come posso sapere che tu non mi stai mentendo?» i suoi occhi brillano, e potrei giurare di aver visto una lacrima scendere. «E poi, con quale coraggio hai pensato che fossi morta? Con quale, Jason!?»

«Perdonami, Samantha. Ma non avrei mai pensato che avesse potuto mentirmi. Te lo giuro.»

«Chi ti ha mentito, Jason? Chi!?»

«Kristine.»

Indietreggia improvvisamente, come se se qualcuno l'avesse appena colpita al petto. «Cosa... Cosa stai dicendo? È... È impossibile. T-tu stai mentendo, lei non... Non l'avrebbe mai fatto.» sta tremando, e io non posso fare nulla per poterla consolare, nulla di tutto ciò, non è più mia. Per lei sono soltanto uno sconosciuto, o forse anche peggio. Se solo sapesse, se solo sapesse tutto quello che ho passato due lunghi anni senza di lei, allora... Beh, forse potremmo tornare ad amarci come una volta. Ma sono sicuro che lei non mi ama. Non mi ama più.

«Samantha, ti prego.»

«Allontanati, Jason. Ho bisogno di stare da sola. Per favore, lasciami stare.» ed ecco che scappa via, via da me, un'altra volta, ma questa sarà l'ultima, è una promessa.

Samantha.

Non può essere vero. Kristine non avrebbe mai fatto qualcosa di simile, non avrebbe mai detto a Jason che io... Non voglio neanche pensarci.
Continuo a correre, senza una meta, sperando di riuscire a schiarirmi le idee, a mandare via tutta la confusione che ho in testa, ma sembra praticamente impossibile.
Prendo il telefono, componendo il numero di Allan. Ho solo bisogno di andare a casa, di dormire, di... Non lo so, ma voglio stare da sola.

Al terzo squillo risponde. «Samantha?»

«Allan, sono io, puoi venire a prendermi? Non sto... Non sto molto bene.» inizio a sentire l'aria mancare, e la testa girare sempre di più.

«Certo, dimmi dove sei che arrivò subito.»
Dopo avergli dato il nome e il numero della via, mi rilascio ricadere per terra, sull'asfalto freddo, permettendo alla mia testa di andare in black-out, di perdersi.

Jason.

Busso ripetutamente alla porta, finché una figura femminile non mi viene ad aprire, mostrandomi un sorriso a trentadue denti.
«Jason.» fa una pausa scrutandomi dalla testa ai piedi. «Come stai?» mi chiede gentilmente.
Alzo le spalle, senza aggiungere nient'altro, aspettando che inizi a parlare e a dirmi tutto quello che voglio sapere riguardo a quello stronzo di Travis.

«Nessuno sa dove sia. Dall'incidente nessuno l'ha più visto. Si dice che si sia trasferito in Canada, ma non ne sono così sicura.» i suoi occhi sono concentrati e fissi sui miei, senza mai staccarsi. «A quanto pare ha un giro potentissimo di droga, più grande di quanto avessi mai potuto immaginare.»

«Siamo gli unici che lo cerchiamo?» la mia voce è sempre più bassa, quasi per la paura di sapere quello che mi aspetterà.
Jenny scrolla la testa, concedendo per un attimo ai suoi occhi di posare lo sguardo sul pavimento.

Dopo attimi di silenzio la sua voce echeggia nella stanza. «Ha ucciso mio fratello.» i suoi occhi incrociano di nuovo i miei, ma questa volta non riesco a sostenere il suo sguardo, rimango soltanto a bocca aperta.
L'ho trovata così diversa, così cambiata.

Faccio una cosa che non avrei mai pensato di fare due anni fa, con la vecchia Jennifer. «Ti giuro che lo troveremo, lo faremo fuori quel bastardo. Te lo prometto, Jenny. Fosse l'ultima cosa che dovessi fare. Sia per te, che per Samantha.» e con queste ultime parole mi fiondo fra le sue braccia, permettendole di sfogarsi, come mai nessuno le ha permesso di fare.

SPAZIO AUTRICE.

Weeeii🙈
Da quanto tempo non aggiorno? Oddio, non lo so più nemmeno io 🙀 Ma dato che so che mi amate tantissimo, mi perdonerete proprio per questo😽
E nada, ora aggiornerò molto più di frequente, soltanto che tra il Carnevale e il viaggio in Inghilterra con la scuola, non ce l'ho proprio fatta💕 Mi scuso ancora 🙈💁🏻
Ps : E adesso? Cosa succederà?

Ci vediamo al prossimo capitolo!
Xoxo 💋

Perfettamente sbagliatoWhere stories live. Discover now