Capitolo 6.

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Consapevole di non voler vedere Jason mi dirigo comunque verso la lezione di letteratura. Non l'avrei di certo saltata solo perché c'è lui.

Appena entro in classe noto che è già seduto al suo posto.

«Ciao Samantha.»

Lo guardo con disprezzo.

«Jason...»

Purtroppo mi devo sedere vicino a lui. Non ci sono altri posti liberi. Cioè, in teoria si, ma sono già "prenotati" e alla prima lezione se non sbaglio ci siamo seduti vicini. Quindi penso che ormai i posti rimarranno uguali fino alla fine dell'anno.

«Felice di vedermi?»

Oh sì, non sai quanto.

«Sta' zitto.»

Lui alza le mani come per chiedere scusa ed entra l'insegnante.

«Signorino Johnson.»

Jason alza la testa.

«Oggi non avrà intenzione di dar fastidio alla sua nuova compagna, vero?»

Sbuffa.

«Certo che no, Mr. Smith.»

Ritorna a guardare il libro.

«Ci siamo capiti.»

La lezione inizia e io sono felice perché penso proprio che Jason non mi darà fastidio per tutta l'ora.

«Vi ricordate di quel romanzo di cui vi ho parlato ieri?»

Certo, è stata una lezione stupenda finché Jason non ha deciso di aprire la sua boccaccia per rivolgermi la parola.

Tutti annuiscono.

«Perfetto.» continua Mr. Smith.

«Dovrete fare una relazione per la prossima settimana, mi aspetto che ci lavoriate sopra nel weekend.»

Adoro fare compiti di questo tipo.

«Ovviamente sarà a coppie.»

Cosa!?

Non conosco nessuno. A parte Jason. E Kriss, che oggi non c'è.

«Vediamo un po'... Johnson!»

Jason sembra disinteressato. Non sembra la persona che ha pazienza e tempo per queste cose.

Mr. Smith si avvicina a me.

«Tu farai la relazione con lui.» dice indicando Jason.

«Cosa!?» sbotto.

Okay. Non basta già che odio Jason. In più l'insegnante mi ha appena dato un motivo per iniziare ad odiare le relazioni e i compiti a coppie.

«Io non voglio fare niente con lei.» ribatte Jason.

Io lo guardo attonita. Perché secondo lui io volevo? Non mi diverte di certo l'idea di fare una relazione con Jason.

«Mi aspetto che facciate un buon lavoro. Siete in gamba.»

Posso essere in gamba quanto gli pare, ma rimango comunque dell'idea che Jason non è, e non sarà mai una persona affidabile.

La campanella suona, e la lezione finisce.

Cerco di piombare subito fuori dall'aula, ma lui si muove più in fretta.

Mi si piazza davanti.

«Allora?» dice lui.

«Allora cosa?» rispondo.

Perfettamente sbagliatoWhere stories live. Discover now