Capitolo 33.

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La luce del giorno si riflette senza sosta nella stanza, svegliandomi.

Provo ad alzarmi, ma il braccio di Jason mi cinge in vita, bloccando ogni mio movimento.

Lui sta ancora dormendo, e a volte vorrei che questi momenti non finissero mai. Sembra così sereno quando dorme, quasi un bambino, senza pensieri e preoccupazioni.

Inspiro profondamente, spostando una ciocca di capelli dal suo volto, e accarezzandogli la guancia.

«Mi piace svegliarmi sotto il tuo tocco.» borbotta prima di aprire lentamente gli occhi.

Io gli sorrido, e lui si avvicina di più a me, per riuscire a baciarmi sulle labbra, anche se la distanza fra di noi era già poca.

«Che programmi hai per oggi?» mi chiede sorridendo.

«Devo fare una certa cosa, ma poi tornerò da te.» gli dico ricambiando il sorriso.

«Okay.» mi posa un altro bacio, ma questa volta sulla fronte.

Non penso ci possano essere cose più belle che passare tutta la notte abbracciata a lui, senza sapere che cosa succederà il giorno dopo. È questo il bello dell'essere innamorati, non sai mai cosa accadrà domani, ma speri sempre e comunque che ci sarà lui con te.

Mi libero dalla sua presa, sentendolo lamentarsi.

«Posso usare il bagno?» gli chiedo prima di fiondarmici dentro dopo che lui abbia annuito.

Devo sbrigarmi, ho intenzione di andare a parlare con Travis, ma senza che Jason sappia nulla. È meglio chiarire che cosa c'è fra noi due, ovvero niente, almeno per me.

Non voglio che lui si illuda di potermi avere, perché se anche un giorno quello che c'è tra me e quel magnifico ragazzo sdraiato nel letto dovesse finire improvvisamente, è bene che lui sappia già da adesso che il mio cuore apparterrà comunque a Jason, sempre.

E sarò anche una stupida, perché è probabilmente è destino della maggior parte delle coppie che tutto finisca, ma voglio continuare a sperare, e a credere che un giorno, magari anche oggi stesso, lui si fiderà di me, e tutto andrà per il verso giusto.

Mi scrollo dai miei pensieri, e mi fiondo velocemente in doccia.

Dopo qualche minuto bussano alla porta. Apro leggermente la tenda per vedere chi è, anche se lo so già.

«A quanto pare hai dimenticato di chiudere la porta.» dice ridacchiando.

«Beh, non pensavo che qualcuno sarebbe venuto a disturbarmi persino qui.» rispondo prendendolo in giro.

Lo guardo meglio. Non mi sono accorta che è completamente nudo.

«Oddio, ma sei nudo. Vestiti!»

Richiudo velocemente la tenda, per evitare che i miei occhi si concentrino altrove, e che la mia mente possa fare pensieri sconci di prima mattina, perché a quel punto finiremmo per tornare di nuovo a letto, e non per dormire.

«Amore, sono stato dentro di te, e ti vergogni di vedermi nudo.»

Arrossisco per come mi ha chiamata, e anche per quello che ha detto.

Faccio finta di niente, e continuo a farmi la doccia.

Dopo qualche secondo sento la tenda scostarsi, e rivelare la figura di Jason.

«Lo so che ti faccio arrossire. So benissimo l'effetto che ho su di te, piccola.» dice prima di mettere piede in doccia e afferrarmi per i fianchi.

Sobbalzo e mi volto di scatto verso di lui che ha un ghigno compiaciuto in faccia.

«Sai qual'è la cosa che mi piace di più, tesoro?»

Faccio cenno di no, anche se so benissimo a cosa si sta riferendo.

«Il sesso mattutino.» dice sempre col suo ghigno bellissimo stampato in faccia.

Spalanco involontariamente la bocca, per prepararmi a una risposta, ma lui si avventa sul mio collo, lasciandomi piccoli baci che mi fanno impazzire.

«Sopratutto sotto la doccia.» aggiunge.

Lo sento ridere, ma non riesco a guardarlo, sono troppo imbarazzata.

Si allontana dal mio collo, e mi guarda negli occhi.

«Sì, è ancora bello l'effetto che ti faccio.»

Con un gesto fulmineo prende lo shampoo e se ne versa un po' sulle mani, prima di farmi girare e iniziarmi a insaponare i capelli.

Sono ancora stupita. Sinceramente pensavo che avremmo scopato qui dentro. Non è che la cosa mi sarebbe dispiaciuta, ma ho già troppi pensieri nella testa. Anche se mi chiedo come ha fatto a resistere. Questo ragazzo ha un autocontrollo che va oltre tutto.

«Non ti preoccupare piccola, ci penserò da solo quando tu te ne sarai andata. Al solo pensiero della tua bocca intorno al mio...»

Non gli faccio finire la frase che mi volto per baciarlo, lui sorride sulle mie labbra, e smette di massaggiarmi la testa.

Mi prende in braccio e mi fa incrociare le gambe intorno alla sua schiena.

Continua a baciarmi sempre con più passione, provocandomi una strana sensazione allo stomaco.

«Ti voglio, adesso.» gli sussurro staccandomi leggermente da lui.

Jason sorride, e riprende a baciarmi, questa volta mordicchiandomi il labbro inferiore, e lasciandomi scappare un gemito.

Sposta la sua bocca dalla mia, portandola al seno e iniziando a succhiarlo con forza, continuando a torturarlo senza sosta.

Mi sfugge un altro gemito, e Jason ride, di nuovo. Gli passo una mano fra i capelli, per tenermi più stretta a lui.

«Sei così impaziente, piccola.»

Non ce la faccio più, Jason continua a stuzzicare i capezzoli con la bocca.

Lo sento indurirsi sotto di me, e ciò mi eccita sempre di più.

«Muoviti.» gli dico. «Sto impazzendo, cazzo.»

Annuisce ed obbedisce agli ordini, entrando in me senza aspettare un attimo di più.

Lo sento gemere appena entra, e dà una spinta.

È diverso, fa uno strano effetto. L'acqua continua a ricadere sui nostri corpi, permettendo a Jason di muoversi più velocemente in me.

«Cazzo, Samantha.» continua a spingere sempre di più, dando ai fianchi un andamento sempre più veloce.

Sono al culmine. Jason continua e entrare e uscire da me, facendomi impazzire letteralmente.

Vengo gridando il suo nome. Lui dà ancora altre due spinte, per poi venire poco dopo di me.

«Sei fantastica.» mi sussurra prima di uscire completamente da me, be mordermi il lobo dell'orecchio.

--

Mi sono fatta riportare da Jason al dormitorio, e ora mi ritrovo qui, nella mia stanza, davanti a Travis, intenta a dirgli come stanno le cose. E forse anche a scusarmi per ieri sera, ma tralasciando i particolari di quello che ho fatto.

Quando gli ho inviato un messaggio, chiedendogli di venire perché era urgente, si è messo subito in macchina ed è corso da me. Un gesto premuroso, insomma.

Ora non so esattamente da dove cominciare, perché so che lui prova qualcosa per me, ma non voglio rischiare di ferire i suoi sentimenti.

«Perché mi hai chiamato, Samantha?» chiede in tono freddo. «Cosa c'è di così tanto urgente?»

È così diverso dall'ultima volta, mi sembra persino di non riconoscerlo, e la cosa mi fa abbastanza male.

«Allora!?»

Sembra che le parole mi si siano mozzate in gola, non riuscendo a dire nulla.

SPAZIO AUTRICE.

Ehii💗

Allora, volevo chiedervi se vi andava di lasciare una stellina (🌟) e un commento (💬)

Perfettamente sbagliatoWhere stories live. Discover now