Capitolo 8.

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Kriss sposta lo sguardo su di me come in cerca di aiuto.

Se solo sapessi cosa è successo tra lei e Logan... Forse potrei aiutarla.

Senza accorgermene sto ancora fissando verso la loro direzione e noto che Jason si è appena accorto dei miei occhi puntati su di lui. Dice qualcosa all'amico nell'orecchio e viene verso di noi. Logan sembra un po' insicuro ma lo segue comunque con gli occhi incollati al pavimento.

Kriss mi prende la mano e la stringe forte.

Leggo la paura nei suoi occhi. Appena Logan si avvicina di più, però, quella che era paura si trasforma in rabbia.

«Ciao.» fa Jason.

Logan muove la mano come per salutarci ma Kriss lo blocca.

«Non sprecare il fiato, Logan.»

È più infuriata del previsto, ma sembra anche delusa.

«Kriss... Io...»

«Non ho tempo per le tue cazzate! Capiscilo!»

Sta urlando davvero troppo.

La cassiera ci guarda male incrociando le braccia e Jason interviene.

«Che c'è!?» dice guardando verso la cassa.

La signora si ritrae e va a sistemare degli abiti.

Credo che questa conversazione debba essere continuata fuori da questo posto.

Prendo Kriss per il polso e la trascino fuori. Lei mi guarda stranita è arrabbiata allo stesso tempo.

«Penso che dovrete finire la vostra conversazione fuori da qui.» ribadisco.

Lei sposta lo sguardo per terra e poi su di me.

«Okay.» mormora.

Le rivolgo un sorriso e lancio un'occhiata a Jason e Logan, facendogli capire di seguirci.

Jason non ha molta voglia, ma se vorrà aiutare il suo amico, farà meglio a muoversi. Sempre che lo siano davvero. È così imprevedibile...

Appena metto piede fuori l'aria gelida mi avvolge in tutto il corpo, provocandomi brividi sulla schiena.

Lascio il polso di Kriss.

«Bene.» dico.

«Qui potrete parlare meglio.»

«E da soli.» aggiunge Jason.

Lo guardo come per aspettare delle risposte. Lui mi prende dal braccio e mi dice di seguirlo. Dò un'ultima occhiata a Kriss che è persa nei suoi pensieri.

Mi infastidisce che Jason si comporti così con me. Non ha il diritto di prendermi e portarmi dove vuole. Non sono una sua proprietà, e non lo sarò mai.

«Perché mi hai tirato via così bruscamente!?» sbotto.

Jason mi guarda dritta negli occhi.

«Avevano bisogno di restare da soli.» sta mentendo. Cioè in parte, ma sta mentendo. Glielo leggo negli occhi.

«Tutto qui?»

«Come?»

Sbuffo. «Oh dai Jason. Mi hai sentita benissimo.»

Si passa una mano fra i capelli.

«Beh... Pensavo al weekend.»

«Al weekend?» lo guardo stupefatta.

Cosa c'entra il weekend adesso?

«Dobbiamo fare una relazione insieme. Te ne sei forse dimenticata, Samantha?»

Perfettamente sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora