THE WEM

By Moon0354

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Iris sognava una vita normale, eppure dopo un tragico evento, si ritrova catapultata in un mondo del tutto di... More

Premessa
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Epilogo

5.

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By Moon0354

Durante il tragitto riuscii calmarmi e ragionare più lucidamente sulla situazione.

Luis si era suicidato, Coco era stato ucciso e Babi era scomparsa.

Che cosa avremmo fatto una volta tornati alle nostre rispettive case?

 Come avremmo giustificato l'assenza degli altri? Nessuno crederà alla storia della fuga amorosa, e tutti ne sono consapevoli.

Ma il pensiero che mi tormentava era quella visione che avevo avuto su Babi che uccideva Luis.

O forse era un sogno, ormai non lo capivo più.

La cosa certa è che non era stata la realtà, perché Luis era stato trovato in bagno.

O almeno così mi avevano raccontato. 

Magari quello che ho "sognato" era la realtà.

Gli altri possono aver contribuito, dato che nessuno si svegliava ai miei richiami.

Babi avrà ucciso Luis nel giardino, e gli altri per non farmi insospettire avranno trascinato il corpo in bagno.

Dopotutto Javier ed Arsh sono forti. Scossi la testa con incredulità. Ero completamente andata fuori di testa.

Come potevo dubitare di loro. 

Sospirai e mi voltai verso Arsh, che stava guidando. Mi spinsi verso di lui e poggiai le mi labbra sulla sua guancia per dargli un bacio.

Lui mi sorrise porgendomi la mano, che afferrai con forza. 

Guardai fuori dal finestrino, trovando una posizione più comoda sul sedile, per poi chiudere gli occhi e riposare.

Una brusca frenata mi risvegliò dal mio sonno, facendomi, istintivamente, stringere più forte la mano del mio fidanzato. 

Quest'ultimo imprecò pesantemente per la botta che la sua macchina aveva ricevuto, iniziando a scendere dal veicolo.

Feci lo stesso, così come Javier e Lily, dalla macchina dietro di noi.

Dall'auto tamponata uscì una donna vestita molto elegantemente, che camminava con molta calma, dall'lato del guidatore invece uscì un uomo, anche lui elegante, sbattendo la portiera e iniziando a lamentarsi.

<Guarda cosa hai fatto alla mia macchina ragazzino> gridò con voce potente.

<Senza offesa signore, ma è lei che non ha saputo guidare> si difese Arsh indicando la strada.

<Non ti permettere di rispondermi in questo modo> riprese l'uomo avvicinandosi di più a lui.

<Caro sta calmo, adesso risolviamo la situazione senza alzare la voce> cercò di calmarlo, apparentemente, la moglie.

<Vi siete fatti male giovanotti?> chiese lei verso di noi con voce molto premurosa.

 Scossi la testa, così come Arsh.

<Bene, adesso andiamo in centrale, così ragioniamo con i vostri genitori> disse l'uomo nel mentre si dirigeva in macchina.

<Non c'è bisogno di esagerare, adesso le paghiamo i danni e ognuno continua per la propria strada> si intromise Javier avanzando verso l'uomo e bloccandolo per un braccio.

Quest'ultimo si divincolò dalla presa violentemente, ribadendo la sua idea.

<Signore noi non torniamo in città, anzi, ci stiamo dirigendo da tutt'altra parte> disse Lily verso l'uomo indicando il giro che dovevamo fare.

Spalancai gli occhi.

Non mi avevano accennato il fatto che non saremo tornati a casa.

Mi girai verso Arsh, che mi annuì, come per confermare quello che aveva detto Lily, poi guardai Javier che mi aveva lo stesso mio sguardo di stupore, segno che neanche lui sapeva niente.

<Voi non andrete da nessuna parte se prima non risolviamo> ripeté di nuovo l'uomo, questa volta entrando in macchina. 

La donna si girò verso di noi e ci sorrise.

<Non preoccupatevi, cinque minuti e poi potrete continuare il vostro viaggio> ci rassicurò entrando in macchina con il marito.

<Seguiamoli fino ad un certo punto, poi imboccheremo un'altra strada> propose Lily parlando sottovoce.

Arsh accettò, incamminandosi in macchina, ma le mie parole lo fermarono.

<No invece, noi andremo alla polizia e dopo torneremo a casa> dissi con decisione portando lo sguardo su tutti e tre.

<Ha ragione Iris, se scappassimo peggioreremo la situazione> parlò Javier confermando il mio pensiero.

<Sei impazzito!? Se torneremo finiremo tutti in galera, lo vuoi capire o no?> chiese Arsh andando verso di lui e spintonarlo.

<Preferisco andare in carcere piuttosto che lasciare Luis, Coco e Babi in balia dell'inferno> si difese Javier ricambiando la forte spinta. Arsh alza la mano, pronto a tirargli un pugno, ma il clacson dell'auto dell'uomo lo fermò.

<Muoviamoci dobbiamo andarcene> ribadisce Lily correndo verso la macchina seguito da Arsh.

Guardai Javier che fece senno di negazione con la testa. Ci chiamarono per farci andare con loro.

Mi avviai verso la macchina, presi le chiavi dalle mani del mio ragazzo, aprii il portabagagli e presi la mia valigia e la mia borsa.

Lo richiusi, restituii le chiavi ad Arsh, sotto il suo sguardo incredulo e confuso. Affiancai Javier e gli presi la mano.

<Iris, smettila di fare la bambina e sali in macchina> mi minacciò Arsh, ma non mi mossi.

<Te lo dico per l'ultima volta, sali in macchina> si avvicinò a passo veloce, ma Javier si mise davanti a me sovrastando la mia piccola figura e fronteggiando quella del mio ragazzo.

Lily si avvicinò e trascinò via Arsh per il braccio lanciandoci uno sguardo omicida.

<Noi andiamo via, e non cercateci, andate da soli a fare la figura degli assassini senza cuore> la guardai con gli occhi spalancati e lucidi.

 La mia migliore amica mi stava lasciando e forse non sarebbe più tornata, oltretutto con il mio ragazzo.

 Anzi, credo che d'ora in poi non ne avrò più uno.

<Iris, puoi ancora venire, tranquilla ti perdonerò e farò finta che non sia successo niente> disse protendo la mano in avanti, in modo che io la potessi afferrare.

<Ma se non lo farai, puoi dire addio alla nostra relazione> concluse guardandomi negli occhi.

L'uomo nella macchina suonò di nuovo il clacson risvegliandomi dai miei pensieri, e facendomi accorgere che Javier aveva preso il suo borsone.

<Mi state facendo perdere la pazienza ragazzini> gridò l'uomo facendo uscire la testa dal finestrino. Voltai lo sguardo verso i due ragazzi. 

Trascinai Javier verso la macchina, mentre Arsh mi guardava con un sorriso soddisfatto.

Presi le chiavi da Arsh aprii di nuovo il portabagagli mettendo la mia valigia e il borsone di Javier, che mi fissava con sguardo confuso.

Gli sorrisi senza che nessuno mi vedesse, per rassicurarlo.

Gli dissi di entrare in macchina, e obbedì.

Mi voltai verso Arsh che si stava avvicinando per baciarmi, ma prima che potesse farlo, il dorso della mia mano colpì la sua guancia con uno schiaffo, facendogli voltare di lato la testa.

<Mi fate davvero vomitare, siete due deficienti immaturi. Noi ritorniamo a casa e racconteremo tutta la verità, non mi interessa cosa volete fare voi. Basta che non vi fate più vedere!> conclusi entrando in macchina e bloccando le sicure, per paura che Arsh potesse farmi scendere.

 Con la coda nell'occhio vidi che si allontanò con Lily verso l'altra macchina salendo e facendomi segno con i fari di partire.

Suonai il clacsono per fare segno all'uomo di partire e così fece.

Dopo mezz'ora di curve, intravidi un'uscita per andare dall'altra parte della città, se non del mondo.

Continuai dritto seguendo la macchina che avevamo tamponato.

 Guardai il retro dello specchietto, puntando gli occhi sulla macchina di Lily e Arsh, che aveva imboccato la strada opposta, dando definitivamente segno della fine alla nostra relazione di amicizia e di amore.

Sospirai con tristezza e mi imposi di non piangere davanti a tanta stupidità, ma non riuscii a trattenere un singhiozzo.

Presi a piangere più forte, non facendo neanche più caso alla strada. Javier mi chiese di accostare.

Scossi la testa, in segno che non c'era bisogno e che stavo bene, ma lui insistette. 

Scese dall'auto dicendo di lasciarlo guidare, annuii distrutta e scambiammo il posto.

Mise in moto la macchina, dopo avermi dato un abbraccio veloce e ripartimmo.

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