3. Arciere [R]

756 50 0
                                    

Afferrai con incertezza arco e frecce, senza la più pallida di come fare per utilizzarle, e mi alzai in piedi. Cosa sarebbe successo se avessi sbagliato mira? Cosa molto probabile dato che lo sport non era mai stata la mia priorità. In classe ci avevano spiegato che, tra le tante creature mistiche, L'idra non poteva essere sconfitta facilmente: ogni testa colpita si duplicava. 

''Non pensare!'' esclamò con urgenza il Professor Bane, riportandomi alla realtà. Una realtà che non mi piaceva per niente. ''Mira e colpisci, fidati dell'istinto'' aggiunse. Gli occhi gialli della creatura mi seguivano attentamente, mentre strisciava nella nostra direzione. Deglutii rumorosamente, come se avessi avuto una pallina di catrame bloccata in gola, che ardesse; distesi il braccio sinistro, e piegai quello destro, caricai l'arco con forza, puntando ad una delle sette teste che non la smetteva di muoversi. Gonfiai i polmoni d'aria, e rilasciai. La freccia schizzò veloce andando a conficcarsi nell'occhio destro di una delle teste  dell'Idra che, con un latrato dolorosamente forte, decise di strisciare via così com'era arrivato. 

Mi batteva il cuore all'impazzata.

L'incredulità regnava sovrana in una mente che credeva di aver perso del tutto il senno. Non solo avevo utilizzato per la prima volta arco e frecce, ma avevo scoperto che i miei incubi non erano niente in confronto a ciò che avevo visto quella mattina. Quella mostruosità dalle sette teste, era reale e ancor più assurdo fu rendermi conto che il Professor Bane non stava mentendo.

 ''Proprio come Atena, agile e forte'' commentò fiero, mentre un sorriso sollevato gli increspava gli occhietti piccoli, e il suo corpo tornava ad assumere le sembianze umane. 

''Quindi.." mi schiarii la gola, dubbiosa su come continuare. "I miei genitori naturali sono..altri?" era difficile pensarlo, figuriamoci crederlo. La mia dolce mamma, e il mio papà, non erano altro che tutori temporanei. Ed io ero cresciuta amandoli, cosa che mi promisi di fare per sempre.

"Afrodite ti ha affidata a loro perché voleva proteggerti, e con la tua predisposizione all''umanità piuttosto che all'immortalità, ha pensato che qui saresti stata bene. Saresti cresciuta in salute, amata. Ma quando si è resa conto che allontanarti era diventato insostenibile, non ha esitato a richiamarmi. Io sono il protettore di tutti i piccoli dei e ti condurrò da lei quanto prima"  

Annuii dubbiosa, anche se in realtà avevo ascoltato ma non assimilato. Che dovevo dire? Ero stanca e volevo solo tornare a casa. Addormentarmi e sperare che, una volta in piedi il mattino seguente, mi sarei resa conto che la mia immaginazione era molto sviluppata.

A quanto pare, però, l'Olimpo era la mia casa.


𝐓𝐨𝐰𝐞𝐫 𝐎𝐟 𝐆𝐨𝐝 [𝐒𝐭𝐫𝐚𝐲 𝐊𝐢𝐝𝐬]Where stories live. Discover now