47. Sacrifici [R]

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Mi aggrappai alle gambe di Crono che, titanico, si dondolava a destra e manca per far sì che cascassi giù. Scalai il suo corpo come una montagna per poter raggiungere il suo punto vitale, ma a causa di un leggero movimento, scivolai bruscamente lungo il suo busto.

"Non sarà così facile! Sei ancora in tempo per schierarti dalla mia parte" disse lui, mentre l'ennesima delle prede si dimenava nella sua enorme mano. "Preferisco morire, piuttosto. L'unico luogo in cui meriti di stare è il Tartaro, per l'eternità"

La mia energia vitale era conservata in un unico oggetto, una spada che sicuramente mi avrebbe valorosamente portato alla vittoria, ma che mi avrebbe anche tolto qualcosa. Tutto ha un pezzo, purtroppo. E lo avrei compreso a mie spese.

Un fascio di luce pulsava sul suo petto. Se lo uccidi, muori anche tu. Mi ricordava l'inconscio, ma ormai avevo preso la mia decisione e non avrei voltato le spalle all'Olimpo.
"La Dea del Chaos si autodistrugge!" ruggì Crono, prima di venir ferito a morte.

                                                                                                  [..]

Il corpo perfettamente immobile di Kia giaceva ai piedi delle ceneri di Crono, che ormai sconfitto, aveva fatto sì che la profezia si spezzasse. Tutti coloro che avevano cibato il titano con loro stessi, erano salvi. Ma il Padre degli Dei non si diede pace quando vide sua figlia morta, la quale aveva dato la sua stessa vita per fermare il potente gigante del tempo.

"Dov'è? Dov'è il Vello?" Urlava Seungmin con le orecchie che fischiavano. Atena, nella sua solida corazza, non lasciò trapelare alcuna emozione, troppo stordita dall'accaduto. Ma Afrodite si era piegata su se stessa in una valle di lacrime. "Il Vello d'oro la riporterà in vita!" esclamò Chan, ordinando a Jisung di recuperarlo.

𝐓𝐨𝐰𝐞𝐫 𝐎𝐟 𝐆𝐨𝐝 [𝐒𝐭𝐫𝐚𝐲 𝐊𝐢𝐝𝐬]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora