𝐓𝐨𝐰𝐞𝐫 𝐎𝐟 𝐆𝐨𝐝 [𝐒𝐭𝐫𝐚𝐲 𝐊𝐢𝐝𝐬]

10. Bentornata a casa [R]

"Cosa vedi?" domandò mia madre, osservandomi curiosa, mentre mi sporgevo oltre la ringhiera. Strizzai gli occhi, ma il mio responso fu immediato "Acqua" sbuffai infatti, con risolutezza.
"Guarda meglio" suggerì lei, senza mettermi fretta. Mi sentivo ridicola. Ad ogni modo, ritentai, ed aguzzai la vista, sporgendomi maggiormente e notando come al di sotto della trasparenza dell'acqua, vi fosse una luce dorata. Forse si trattava del portale. 

"Lo vedo!" esclamai improvvisamente, emozionata. Oscillai le mani soltanto per immaginare la consistenza scivolosa dell'acqua tra le mie dita. Ma nella fretta di scendere dalla ringhiera, i miei  piedi scivolarono. "Fa attenzione-" udii la mamma, ma nemmeno a dirlo, che le mani non riuscirono ad aggrapparsi e nel giro di pochi attimi, che vidi a rallentatore sotto ai miei occhi,  precipitai in acqua con una velocità che non credevo umanamente possibile; incapace di distogliere lo sguardo dalla figura snella di mia madre, che si allontanava sempre di più,  e col fiato sospeso,  attraversai il portale dorato, che si richiuse dietro di me.

Atterrai su una superficie piana, perfettamente asciutta e con i capelli ancora al loro posto. Quando realizzai che era solo un'illusione e che i due mondi, così vicini eppure lontani, appartenevano a tempo e spazio differenti, una voce grave mi fece sobbalzare.

"Benvenuta sull'Olimpo, figlia di Afrodite" 

Mi permisi di guardarmi intorno: ero immersa nella natura verdeggiante. Una natura così innaturalmente bella da sembrare quella delle favole. Davanti a me, distante solo qualche metro, vi si ergeva l'Olimpo. Avrei dovuto salire una dozzina di scale prima di arrivarvi. "Chi ha parlato?" domandai con titubanza. La mia voce risultò gracchiante, a causa della gola secca. Non c'era nessuno lì intorno, e la voce tacque.  

Decisi di mettermi in cammino, per raggiungere il palazzo.