twentytwo

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[Chasing cars — Sleeping At Last]

Perché, quasi tutte le volte, rispondere con un semplice ma deciso no risulta essere così difficile? Perché non potremmo semplicemente essere fermamente convinti di ciò che pensiamo, ed essere sicuri di noi stessi?

Ho sempre cercato risposte, ma non ci sono mai riuscita. Forse è soltanto perchè ci importa degli altri; perché ce ne curiamo fin troppo, anche quando l'interesse dall'altro lato non sembra raggiungere il nostro. Come se non bastassimo mai.

C'è a chi non importa, e sembra quasi che la parola «no» sia intrinseca dentro di loro. Una parola così casuale, eppure ripetuta continuamente, costantemente e senza il minimo senso di colpa.

Ecco cos'è un no. È come una costante. Una costante a cui puoi decidere di sottrarti, che puoi decidere di deviare. Dipende tutto da te. E qualche volta vorrei riuscire a dire no anch'io. Ma, forse, semplicemente non posso, perchè non sarei io.

Non si tratta di non riuscire ad imporre se stessi, o di essere deboli. Anche se debole è esattamente il modo in cui mi sento in questo momento.

«Ti prego, Ariel. Harry ci tiene così tanto» ripete Tara per l'ennesima volta.

È sabato e questa sarà la sera in cui Harry suonerà in clinica per i bambini che trascorreranno il Natale lì. Zayn ci aveva già anticipato che non ci sarebbe stato, e, anche se non ne ero sicura, avevo deciso di andarci ugualmente, e l'avrei fatto insieme a Tara. Ma adesso siamo insieme a casa mia, e mi sta chiedendo di andarci senza di lei, perché non potrà esserci. Non ha voluto rivelarmi i motivi, non è scesa nei particolari, ma riesco a vedere che è realmente dispiaciuta.

«Non lo so, Tara» le rispondo, guardandola mentre prende posto accanto a me sul mio letto.

Sospira. «Ho bisogno di dirti una cosa.»

Sollevo lo sguardo ritrovando i suoi occhi blu a guardarmi quasi come se volessero prepararmi a quello che sta per dire. Non aggiungo altro; aspetto che sia lei a continuare.

«Cercherò di farlo velocemente, quindi preferirei che non mi interrompessi.» Mi limito ad annuirle, così come mi ha chiesto. Solo che poi, continuando ad osservarla, me ne rendo conto. È tesa, e prova a sostenere il mio sguardo pur palesemente non riuscendoci.

Lei sa.

E a confermarlo sono le sue parole. «Ariel, tu sei una persona meravigliosa, sul serio, e mi trovo davvero bene con te. Ma sto davvero bene anche con Harry.»

Schiudo le labbra per dire qualcosa, ma con un cenno mi chiede di non farlo, di aspettare che finisca.

«Lui è tutto per me, e non so cosa farei se non ci fosse. Stiamo insieme da tanto tempo, e sono sempre stata sicura della nostra relazione.» Riporta lo sguardo che precedentemente aveva spostato su di me, e riesco a percepire tutto lo sforzo, la tristezza e la malinconia nel suo tono.

«Tara, io...» tento ancora, ma lei mi ferma prontamente.

«Io non sto affermando nulla, Ariel. Tu sei una mia amica e io mi fido di te. Amo Harry, e so che lui, in qualche modo, prova lo stesso nei miei confronti» conclude, lasciandomi con un peso sulle spalle che sembra diventare più intenso secondo dopo secondo.

«Puoi fidarti di me, Tara» le assicuro, cercando di scrollarmi di dosso il senso di colpa con la promessa che qualsiasi cosa ci sia tra me e Harry dovrà cessare d'esistere, d'ora in poi. Perché, vedendo Tara in questo modo, la mia unica amica qui a Nottingham, con gli occhi blu velati dalle lacrime e la voce piena di insicurezze che credevo non potessero mai albergare in lei, mi porta alla conferma che qualsiasi cosa io provi per Harry, deve essere repressa.

𝐅𝐈𝐗 𝐀 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 [𝐇𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐒𝐓𝐘𝐋𝐄𝐒 𝐀𝐔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora