fortyfive

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[We might fall — Ryan Star]

🌹 A R I E L 🌹

Le mie gambe si muovono così velocemente da farmi male, ma non mi importa.

Attraversiamo gli ampi corridoi travolgendo qualsiasi cosa, qualsiasi persona. Inizialmente mi scusavo, poi ho smesso di farlo. Il mio respiro è veloce come lo è stato poche volte; i battiti del mio cuore accelerano ad ogni passo che mi porterà da lui.

Liam e Todd sono dietro di me e mi seguono mentre sento la terra sgretolarsi sotto i miei piedi dopo il mio passaggio. È come se intorno a me non ci fosse niente, se non il vuoto; un precipizio da cui non so se sono pronta a lanciarmi. È come se tutto si stesse dissolvendo e io stessi correndo per riuscire a recuperare e a mettere insieme i pezzi di un puzzle che è stato distrutto troppe volte.

«Ariel!» sento Liam chiamarmi, ma non mi volto. Ho soltanto bisogno di raggiungere mio padre. Ho bisogno di sapere cosa sta succedendo.

Svolto l'ennesimo angolo e la sua figura si costruisce davanti ai miei occhi. I miei passi si arrestano, mentre lui si rende conto della mia presenza. Mi raggiunge e avvolge le braccia intorno a me, accarezzandomi i capelli. Mi allontano di scatto da lui.

«Papà», esigo, la voce strozzata e la gola secca, arida.

Mio padre mi guarda: sta per dirmi qualcosa con quel suo sguardo compassionevole, quando i suoi occhi si spostano alle mie spalle e le sue braccia scivolano via dal mio corpo.

«Todd», sussurra, spostandosi da me.

«Papà!» urla Todd correndo verso di lui. Robert si abbassa e lo prende tra le braccia, avvolgendo il suo corpo e stringendolo a sé.

Liam è dietro di loro, un piccolo sorriso è sulle sue labbra. Alcune lacrime scorrono sul volto di mio fratello, e anche se non posso vederlo, sono sicura che mio padre sta provando lo stesso.

Se questo fosse un altro momento, me lo starei vivendo pienamente insieme a loro. Ma non è questo. E la sensazione che sentivo dentro non ha fatto altro che amplificarsi.

Mio padre alla fine si solleva, continuando a tenere Todd con lui. Come se mi avesse sentito torna a voltarsi e a guardare me.

«È al piano di sopra», dice, e non c'è bisogno che mi dica di chi sta parlando. «Ha bisogno di te.»

Guardo Liam e lui annuisce, e senza esitare ancora raggiungo le scale alla fine del corridoio. Le mie gambe sembrano voler cedere mentre mi fermo per essere sicura di dove stia andando. Alla fine della rampa attraverso le porte d'emergenza ed esco sul corridoio del piano; continuo a muovermi come se andasse della mia esistenza, della mia sopravvivenza.

Il cuore continua a battermi così forte che mi manca il respiro, e ansimi lasciano la mia bocca quando riesco a trovarlo.

Mi fermo a guardarlo, convincendomi che la sua immagine non sia soltanto impressa come un'illusione nella mia mente, mentre il mio corpo continua a tremare insieme al mio cuore.

Harry è seduto sul pavimento; la schiena e la testa poggiate contro la parete dietro di lui. Una gamba è distesa mentre l'altra è piegata contro il suo petto. Tiene gli occhi chiusi e le braccia incrociate debolmente.

Resto ancora ferma a guardarlo, non riuscendo a fare altro.

È lui a voltarsi, e i nostri sguardi si incrociano come se si fossero cercati per troppo senza riuscire mai a trovarsi. Adesso l'hanno fatto; io ho trovato lui e lui ha trovato me. Sarà sempre, inevitabilmente così.

𝐅𝐈𝐗 𝐀 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 [𝐇𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐒𝐓𝐘𝐋𝐄𝐒 𝐀𝐔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora