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Scorpius e Rose si avvicinarono, finché non furono uno di fronte all'altro, dopodiché alzarono la bacchetta davanti al viso con un rapido movimento.
Si voltarono contemporaneamente dandosi le spalle e fecero tre lunghi passi per poi girarsi di nuovo puntandosi la bachetta contro.
-Ti concedo la prima mossa- disse Scorpius con un mezzo sorriso.
La spavalderia di Rose sparì, e inghiottì a vuoto sentendo una morsa stringerle la gola.
-Dai Rose, un incantesimo qualunque- disse Scorpius.
-Rictusempra!- esclamò Rose agitando la bacchetta e portando il peso del corpo in avanti, avanzando di un passo.
-Protego!- la scia rossastra del suo incantesimo svanì contro lo scudo azzurrognolo creato da Scorpius.
-Incantesimo del solletico? È questo che pensi di usare quando duelleremo contro Durmstrang o Ilvermorny?- domandò divertito, e Rose strinse i denti dalla frustrazione.
-Stupeficium!- esclamò Scorpius agitando in fretta la bacchetta, e Rose evocò uno scudo dorato indietreggiando di un passo.
Il biondo le lanciò altri tre schiantesimi, che la ragazza parò uno dietro l'altro senza perdere la concentrazione.
-Devi attaccare anche tu!- le ricordò Scorpius, e Rose annuì.
-Aguamenti!- un turbine d'acqua schizzò fuori dalla sua bacchetta, e il biondo parve troppo sopreso per difendersi.
Venne infradiciato, e abbassò la bacchetta spostandosi i capelli bagnati dagli occhi.
-Stai scherzando?- chiese inarcando un sopracciglio -Il tuo avversario ti attacca, e tu gli lanci uno spruzzo d'acqua?- il suo tono di voce era incredulo, e il biondo si tolse la tunica nera zuppa appallottolandola e gettandola in un angolo della stanza.
Rose notò che stava bene senza di essa, solo in camicia, cravatta e pantaloni.
Quel look metteva in evidenza la sua figura slanciata e le spalle larghe, mentre si muoveva rimettendosi davanti a lei.
-Attacca davvero- chiarì Scorpius mettendosi in posizione, e Rose prese un profondo respiro annuendo.
Poteva farcela, doveva semplicemente farlo e si sarebbe sbloccata...
-Expelliarmus!- esclamò agitando la bacchetta, e Scorpius parò il lampo di luce con un sorriso.
-Bene, continua- disse lui.
Rose gli lanciò un altro incantesimo di disarmo, che Scorpius parò e ne spedì a sua volta un altro verso di lei, che la rossa evitò facendo una piroetta su se stessa.
Parte della tensione era scivolata via, mentre si rendeva conto che lei stava duellando.
-Stupeficium!- esclamò muovendosi in fretta, e girando per la stanza con Scorpius al seguito.
Schivò un altro suo incantesimo, e si mosse fulminea lanciando un Flipendo non verbale.
Scorpius non lo parò in tempo, e il lampo dorato lo colpì in pieno petto.
La pressione della magia lo spinse all'indietro sollevandolo da terra, e il ragazzo cadde rotolando a un metro di distanza da lei.
Rose raggelò, mentre un blocco di ghiaccio le si formava nello stomaco, e lasciò cadere la bacchetta di mano.
Corse verso Scorpius, buttandosi in ginocchio accanto a lui e prendendolo per una spalla.
Il fiato le uscì in un rantolo strozzato -Scorpius...- sussurrò mentre un blocco pesante le opprimeva il petto, impedendole di respirare.
Il ragazzo si mosse facendo una smorfia e aprendo gli occhi, e si alzò a sedere massaggiandosi una spalla.
-Oh grazie al cielo!- esclamò Rose, e ricadde a sedere sul pavimento mettendosi una mano sul petto, dove il cuore le batteva come un tamburo contro lo sterno.
Si sentiva la testa leggera come un palloncino, e l'aria che respirava era diventata soffocante.
-Rose, che ti prende?- le chiese Scorpius mettendole una mano sulle spalle, ma Rose restò a testa bassa cercando di riprendere fiato mentre la vista le si appannava.
Aprì la bocca per parlare, ma l'aria le si bloccò in gola con un suono strozzato.
-Stai tremando- disse Scorpius, e Rose si portò le ginocchia al petto stringendole e affondandoci il viso.
-Rose va tutto bene, non mi sono fatto niente...-
L'immagine di Thomas, steso a terra nello stesso modo di Scorpius, le balenò nelle palpebre chiuse.
-Sto bene- disse Rose piano, con le orecchie che le fischiavano.
Alzò la testa vedendo per un secondo la stanza girare, e trovò Scorpius davanti a sé.
-Merlino, sei bianca come un lenzuolo- disse il biondo accarezzandole una guancia.
Quel contatto le ridiede un po' di lucidità, e Rose sbattè le palpebre mettendo a fuoco il viso del ragazzo davanti a lei.
-Riprendiamo- disse lei poggiando le mani a terra e facendo forza su di esse per alzarsi in piedi.
La stanza girò ancora e Rose alzò le braccia cercando di mantenere l'equilibrio, ma si sentì cadere ugualmente in avanti.
Due braccia la afferrarono prima che potesse toccare il pavimento, e Rose sentì le ginocchia afflosciarsi sotto il suo peso.
-Siediti, non fare schiocchezze- disse Scorpius sorreggendola, e adagiandola per terra.
-Perché ti sei spaventata così tanto?- le chiese sedendosi davanti a lei, e Rose prese qualche respiro forzato cercando di rispondere.
-Credevo... ti fossi... fatto male- disse lei con il respiro affannato, passandosi una mano tra i capelli e scostandoli dal viso.
Quella consapevolezza non fece che bloccarle la gola ancora di più, e far uscire il fiato in versi strozzati.
-Hey- disse Scorpius prendendole il viso tra le mani -Guardami-
Rose scosse la testa mentre una coltre di lacrime le appannava la vista, le immagini di Thomas steso a terra in una pozza di sangue si facevano sempre più vivide.
"Tu mi hai ucciso. Tu mi hai ucciso" disse la sua voce, pronunciando quella frase all'infinito nella sua mente.
Rose tossì, e la poca aria che riusciva a respirare si rivoltò contro di lei soffocandola.
-Rose- due mani le alzarono il viso, e le lacrime le caddero dalle ciglia facendole vedere un paio di occhi grigi vicini ai suoi.
-Va tutto bene, respira con me- disse Scorpius, e la sua voce insieme a quella di Thomas nella sua testa la confuse ancora di più.
Tuttavia vide Scorpius inspirare, e provò a imitarlo mentre poi il ragazzo espirava dalla bocca.
I loro visi erano vicini, e Rose sentì il respiro di Scorpius sulle sue labbra mentre espirava.
Si concentrò su quello, sul profumo d'inverno di lui, e sul colore irreale dei suoi occhi mentre respirava con lui.
Senza che se ne accorgesse, la voce di Thomas sparì.
Rose riuscì a prendere un grosso respiro, e afferrò le mani fredde di Scorpius che le stringevano le guance.
-Grazie..- sussurrò con voce roca.
-Va meglio?- chiese lui accarezzandole il dorso delle mani con i pollici.
-Sì...- Rose annuì abbassando lo sguardo sulle loro mani unite, e tolse le sue per poi passarsele sul viso e asciugare le lacrime.
-Sono un idiota. Non ci ho pensato... durante il torneo combatteremo in arene dal pavimento in gommapiuma, per evitare gravi infortuni- le spiegò Scorpius.
Dopodiché Rose sussultò notando che il pavimento su cui era seduta era diverso: non più un parquet di legno, ma di un materiale morbido e bluastro.
-Potevamo farlo dall' inizio. Siamo nella Stanza Delle Necessità- aggiunse Scorpius.
-Già...- rispose Rose -Sto bene ora. Torniamo ad allenarci?- chiese incrociando lo sguardo grigio del ragazzo.
Scorpius strinse le labbra e poi scosse la testa -Tu non hai bisogno di allenarti-
-Come, scusa?- Rose strabuzzò gli occhi, guardandolo confusa.
-Rose, tu sei davvero brava a duellare. Prima mi hai battuto in meno di un minuto, sei una duellante eccezionale. Il tuo unico problema è la paura- spiegò lui, allungò una mano e la ragazza raggelò notando che Scorpius posava due dita sulle sue tempie.
-Il tuo unico problema è qui dentro-
-Grazie mille Scorpius, questo sì che mi fa stare meglio- sbottò Rose allontanando la sua mano con uno scatto stizzito.
Certo, ci mancava solo lui a dirle che fosse problematica, o traumatizzata, o malata, o pazza...
Certo, il biondo ancora non sapeva quanto lo fosse.
-Rose, ho promesso che ti avrei aiutata a duellare, a superare la paura- Scorpius la guardò con un'intensità che le fece venir voglia di indietreggiare.
-Quindi io e te parleremo di Thomas, penso che lui c'entri in qualche modo con la tua paura...-
Rose scosse la testa guardando altrove.
-Vuoi prima parlare di noi, allora?- Scorpius abbozzò un sorriso, e le portò una ciocca di capelli dietro a un orecchio.
-Smettila di toccarmi!- esclamò Rose furiosa, allontanando la sua mano -E non c'è nessun noi di cui parlare-
-Ah no? E il bacio di ieri sera?- chiese lui inarcando un sopracciglio dorato.
-Pensavo fossi troppo ubriaco per ricordartelo-
-Speravi che lo fossi, vero?-
Rose distolse lo sguardo sentendosi a disagio, e prese a giocherellare con il polsino della sua camicia biancastra.
-Non è stato niente- disse poi, alzando la testa e guardando Scorpius fermamente negli occhi -Un modo per ringraziarti, tutto qui. Non capisco come tu possa averci visto qualcosa di più- la voce di Rose era ferma, fredda e neutrale, e i suoi occhi piantati in quelli grigi del ragazzo di fronte a lei.
-Sei una brava bugiarda, Rose Weasley- disse Scorpius piegando le labbra in un sorriso.
-E tu sei un illuso, se pensi che stia mentendo- rispose Rose con calma.
-Forse tu non lo ricordi, ma ieri sera ti ho chiesto se ti era piaciuto quel bacio. E l'ho fatto per un motivo ben preciso- le spiegò Scorpius -Mi hai detto di sì, non puoi tirarti indietro -
Rose sgranò gli occhi -E con questo?-
Scorpius fece spallucce, senza abbandonare il sorriso che aleggiava sulle sue labbre piene -Io ti piaccio-
Rose scoppiò a ridere, mentre un calore le saliva alle guance -Ma che dici?- chiese scuotendo la testa.
-Ti è piaciuto baciarmi, io ti piaccio. È semplice, cristallino come il vetro. E tu piaci a me... giusto nel caso non fosse evidente, te lo dico ora- si sedette ancora più vicino a lei, e le si avvicinò finché Rose non poté sentire il suo profumo -Tu mi piaci-
Rose sentì una morsa stringerle lo stomaco, e ogni nervo del suo corpo in fibrillazione.
Se fosse stata una ragazza normale, allora avrebbe sorriso come se fosse il giorno più bello della sua vita.
Ma Rose era tutto, fuorché questo.
E ora che Scorpius aveva detto apertamente ciò che provava, la rossa non poteva più girarci attorno o negarlo.
Erano attratti l'uno dall'altra.
Se Rose aveva pensato di dover mettere un freno a quella storia, ora si rendeva conto che serviva molto più di questo.
Doveva fare ciò che avrebbe dovuto fare dall'inizio, per tenere Scorpius lontano da lei.
Ora c'era solo un modo per costringere il ragazzo a starle lontano, l'unico che non avrebbe mai voluto usare, ma era necessario affinché Rose potesse proteggersi.
Era ancora troppo debole per permettersi di crollare di nuovo, per permettersi di amare di nuovo.
-Scorpius- disse lei mettendogli una mano sulla spalla, e spingendolo leggermente all'indietro -Dobbiamo parlare-
-Bene!- disse il biondo, con una scintilla di felicità nello sguardo.
Rose si impose di non piangere, pensando a come avrebbe presto spento quella scintilla.
-Ora ti racconterò di Thomas. Ti racconterò la mia storia-

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