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-Scorpius...- sussurrò Rose incrociando il suo sguardo, incredula, con il respiro mozzato.
-Oh per gli slip di Merlino! In tutta la mia carriera di commentatore non ho mai visto nulla del genere! Scorpius Malfoy, il Battitore dei Serpeverde, ha appena difeso da un bolide Rose Weasley, la Cacciatrice di Grifondoro!- gridò Oliver Finnegan dal suo megafono.
Rose lo sentì appena mentre guardava Scorpius, in preda alla confusione.
-Perché l'hai fatto?- si ritrovò a sussurrare.
Il tempo si era fermato di nuovo, e c'erano solo loro due, che fluttuavano uno davanti all'altra a cavallo della scopa.
Scorpius inspirò, stringendo le labbra, e Rose vide i suoi occhi grigi incupirsi.
-Non lo so- rispose lui, piano.
Sussultarono appena sentirono un fischio pervadere l'aria.
-Albus Potter, il capitano di Serpeverde, ha appena richiesto un Time Out, gente! Suppongo che sia per fare una gran strigliata al suo Battitore!- gridò Oliver Finnegan.
Rose vide Albert Nott staccarsi dal suo fianco, e superare Scorpius mentre si dirigeva a terra.
Il biondo restò davanti a lei ancora per un paio di secondi, con l'espressione più grave e combattuta che gli avesse visto in volto, dopodiché planò in fretta verso il suolo.
-Andiamo, Rose- le disse Lysander volandole vicino.
La squadra di Grifondoro si riunì a terra, in cerchio, ad una certa distanza da quella di Serpeverde.
-Oh santissimo Godric, non posso crederci!- esclamò James passeggiando nervosamente avanti e indietro all'interno del cerchio.
Si fermò, puntando l'indice verso Jason Blake e Daniel Harmond -Dove accidenti eravate voi due quando succedeva tutto questo? Non vi avevo forse detto esplicitamente che almeno uno di voi doveva coprire le spalle a Rose?-
-È così ma l'altro bolide si era messo a inseguire Alicia e...- tentò Blake, ma il ragazzo venne messo a tacere da James che sventolò una mano in aria.
-Vi rendete conto di cosa significa?- chiese James guardando uno ad uno i componenti della squadra -Che se vinceremo, Albus non farà che rinfacciarci che dobbiamo a loro la nostra vittoria!-
James emise il lamento di un animale ferito, con una smorfia, e tornò a camminare nervosamente avanti e indietro.
Rose si voltò, verso la squadra di Serpeverde radunata a poca distanza dalla loro.
-Si può sapere che hai nel cervello? Segatura? Perdendo la memoria hai scordato anche come si gioca a Quidditch?- Albus stava urlando quelle parole gesticolando davanti a Scorpius.
Tutta la squadra lo guardava, ma il biondo teneva lo sguardo caparbiamente puntato dietro di sé.
-Dovrei buttarti fuori a calci dalla squadra! Ringrazia che abbiamo una finale in corso e non posso farlo! La finale Scorp! Te ne rendi conto?-
Rose vide fare a Scorpius una smorfia, e il suo sguardo si spostò incrociando quello della rossa.
La ragazza sussultò, per essere stata scoperta a fissarlo, ma non si voltò.
Avrebbe voluto più che mai correre da lui; avrebbe voluto tirare la scopa in testa ad Albus e dirgli di smetterla di urlargli contro; avrebbe voluto che Scorpius la raggiungesse e le dicesse che l'aveva salvata perché l'amava.
Tuttavia sapeva che non sarebbe successo niente di tutto ciò.
-Hey!- gridò Albus dando un pugno sulla spalla di Scorpius, e facendo voltare il biondo verso di lui -Se perdiamo la finale perché fai il cascamorto con mia cugina, sei un uomo morto! Capito?!-
A quel punto Scorpius iniziò ad urlare a sua volta e le loro due voci si sovrapposero, senza permettere a Rose di capire ciò che dicevano.
-Rose!- sbottò James, la ragazza fece un piccolo saltello sul posto e si voltò, vedendo tutta la squadra fissarla.
-Sì...?-
-Se hai finito di sbavare dietro a Malfoy, puoi concederci la grazia della tua attenzione visto che dobbiamo architettare un piano?- chiese James stizzito; Rose aprì e richiuse la bocca, sentendosi arrossire dalla rabbia e dall'imbarazzo.
Dopodiché il cerchio si strinse, e James elencò i compiti di ciascuno, dando precise istruzioni a ogni membro della squadra.
-Le squadre ritornano in posizione- gridò Oliver Finnegan -Madama Bumb lancia la pluffa e... si gioca!-
La partita riprese, più agguerrita di prima.
Rose e Alicia intrappolarono Albert Nott, entrambe spintonandolo da ciascun fianco, e Alicia gli rubò la pluffa.
-Bones segna! Oh che talento, gente! Che eleganza!- grido Oliver appena la pluffa superò gli anelli di Serpeverde.
-Alicia Marie Bones, vuoi venire al Ballo del Ceppo con me?- chiese Oliver, facendo ridacchiare la platea e beccandosi una sfilza di rimproveri dalla preside.
Alicia sventolò una mano verso di lui per farsi vedere, e mostrò un pollice all'insù.
-Ha accettato! Ha accettato, gente! Oh, scusi professoressa, sì, dieci punti a Grifondoro!-
Rose sorrise, e volò tra i Battitori avversari per rincorrere Nott, che puntava agli anelli di Grifondoro.
Non si lasciò distrarre da Scorpius quando gli passò accanto, e schivò il bolide che Zabini le lanciò.
-Che parata eccezionale quella di Scamander!- gridò Oliver, appena Lysander bloccò il lancio di Albert Nott, facendo scontrare la pluffa contro la coda della propria scopa.
-Oh! I fratelli Potter sembrano aver visto qualcosa!- recensì poi Oliver, e Rose si voltò vedendo che era vero.
Albus e James volavano fianco a fianco, una macchia rossa e una verde vicine che sfrecciavano nell'aria.
-È proprio lui! È il boccino!- gridò Oliver.
Rose riprese a volare, e Alicia le passò la pluffa con un rapido lancio.
Mentre si dirigeva verso gli anelli di Serpeverde, il suo sguardo venne catturato dai due Cercatori.
Erano entrambi fianco a fianco, con la mano tesa e pronta ad afferrare il boccino, e stavano per passare a bordo campo accanto a lei.
L'idea si materializzò nella testa di Rose prima che potesse fermarla.
Strinse sottobraccio la pluffa, e tirò il manico della scopa all'insù per frenare bruscamente.
Aveva solo pochi, pochissimi secondi, e se non avesse funzionato...
Preferì non pensarci.
Strinse la pluffa nel pugno e osservò i due fratelli avvicinarsi a dove Rose stava fluttuando: entrambi erano a meno di un centimetro dal boccino.
Rose calcolò il tempo di arrivo, la velocità, la traiettoria... tirò indietro il braccio e poi lo portò di scatto davanti a sé, lanciando la pluffa.
E no, non la lanciò dentro gli anelli, ma bensì addosso ai due ragazzi.
Il suo tirò andò a buon segno, e la pluffa colpì in testa Albus Potter, con forza, facendo sbandare la traiettoria della sua scopa e perdere terreno.
James, con un sorriso, strinse la mano attorno al boccino.
-James Potter prende il boccino! Grifondoro vince!- tuonò Oliver Finnegan.
La platea esplose in grida e applausi, così forti che Rose si portò le mani alle orecchie per attutire il fracasso.
James stava volando sopra gli spettatori, agitando il braccio che reggeva il boccino, e con in viso il sorriso più radioso che gli avesse mai visto.
I giocatori volarono a terra, e appena Rose mise i piedi sull'erba venne travolta da un abbraccio.
-Rose! Rose accidenti hai colpito mio fratello con una pluffa- esclamò James ridendo.
Prese Rose per i fianchi e la sollevò da terra, facendola volteggiare in aria mentre la ragazza rideva e si reggeva alle sue spalle per non cadere.
James la rimise giù e corse verso il resto della squadra, sventolando ancora il boccino che reggeva tra le dita.
-È stato un lancio molto forte- disse una voce accanto a lei facendola sobbalzare, e Rose distolse lo sguardo dalla sua squadra riunita, notando che Albus l'aveva affiancata.
Guardava dritto davanti a sé suo fratello, con un'espressione rassegnata e invidiosa.
-Davvero un bel lancio- continuò Albus spostando su di lei gli occhi blu.
Non erano ostili, anzi, un sorriso furbo alleggiava sulle sue labbra.
-James non avrebbe vinto la finale, se non avesse avuto te- le disse Albus.
Dopodiché il moro si voltò, e Rose lo vide raggiungere la sua squadra e dirigersi verso gli spogliatoi.
Sospirò, e tornò a guardare James e il resto della squadra che esultava.
Non condivideva la loro stessa gioia.
Avevano vinto, ma Rose si sentiva così vuota e triste da rendere quella vittoria insignificante.
Mise la propria scopa in spalla, e si diresse verso gli spogliatoi di Grifondoro.
-Dove pensi di andare?- chiese James.
Rose si voltò e vide che la squadra l'aveva raggiunta.
-A cambiarmi?-
-Non essere ridicola. La McGranitt sta per darci la coppa, andiamo!- esclamò James prendendola per mano, e trascinandola in mezzo a loro mentre si dirigevano a metà campo.
La folla esultava ancora, sventolando striscioni e sparando in aria scintille rosse e oro tra gli spalti.
Rose affiancò Alicia e Lysander, e vide la McGranitt avvicinarsi con un'enorme coppa dorata in mano.
Era evidente che la preside traboccasse di orgoglio e contentezza, mentre la porgeva a James.
Il ragazzo la sollevò con entrambe le mani, felice come non mai, e il pubblicò gridò più forte.
Erano tutti felici, e Rose si sentì come se stesse guardando un film dall'ultima fila del cinema, in fondo alla sala.
Era lì, ma allo stesso tempo altrove; guardava la loro felicità, ma non la sentiva come propria.
-Rose, quello non è il tuo gufo?- chiese Lily, mentre stavano pranzando alla tavolata dei Grifondoro.
La ragazza era riuscita a sgusciare via dal campo e rintanarsi in biblioteca fino all'ora di pranzo, per sfuggire all'esaltazione di James.
Rose alzò la testa dal piatto, con il cucchiaino pieno di minestra sospeso a mezz'aria, e si voltò.
Sì, quello era senz'altro il suo gufo, e stava trasportando tra gli artigli una voluminosa scatola, grande almeno il triplo di lui.
-Oh! Ma questo non è orario di posta! Finirà per...- Lily non fece in tempo a finire la frase, che il gufo di Rose smollò il pacco davanti a loro, nel bel mezzo del banchetto, facendo schizzare le zuppe fuori dai piatti e rovesciando i bicchieri.
Dominique si alzò orripilata, guardando la macchia di succo di zucca sulla sua camicia, e corse via come una furia.
Alice, Lily ed Elvira la presero con più filosofia, ridendo, e James guardava incuriosito il purè che gli era schizzato nei capelli, quasi fosse una strana forma di vita aliena.
-Huginn!- lo rimbeccò Rose, appena il gufo bruno scuro atterrò sopra la scatola, guardandola con i grandi occhi gialli.
-E invece Muninn dov'è?- chiese Julian accanto a lei, mentre con un tovagliolo asciugava la zuppa che si era versata sul tavolo.
-È il nome del mio gufo- disse Hugo, seduto tra James e Lysander, togliendosi la zazzera di capelli castani dalla fronte e voltandosi verso di loro -Rose ha Huginn e io Muninn-
Rose prese aria per parlare, ma il rumoroso gracchiare di Huginn la interruppe.
Dopo aver trasportato un pacco così grande, doveva essere certamente affamato.
Rose allungò una mano per prendere un paio di cubetti di pancetta, e li lanciò a Huginn che li divorò sbattendo le ali dalla soddisfazione, e volò via.
-Dai, aprilo!- disse Lily con gli occhi verdi luccicanti di curiosità, indicando il pacco regalo davanti a loro.
Rose si alzò dalla panca e si sporse sopra il tavolo per sfilare in nastro dorato e chiuso a fiocco sopra al coperchio, dopodiché lo aprì.
C'era tanta carta ad avvolgere qualcosa di voluminoso e scuro, che Rose non identificò; prese il biglietto sopra la carta, e lo aprì.

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