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Rose prese un profondo respiro, cercando di calmare i battiti del suo cuore impazzito.
Fissava la porta del dormitorio, dalla quale doveva uscire e raggiungere Elvira di sotto, senza però trovare la forza di aprirla.
Scosse la testa e tornò davanti alla grande vetrata a muro, per controllare che fosse tutto in ordine.
I riccioli rossi erano semi raccolti da un fermaglio dorato, e qualche ciocca le incorniciava il viso.
Si era truccata il meno possibile, giacché non doveva impressionare nessuno... di certo non il suo cavaliere per il ballo.
Al ricordo di ciò che era successo con Julian poco prima, Rose si sentì salire un calore in viso e notò nel proprio riflesso che era arrossita.
Sospirò e si guardò con fermezza, decidendosi a farsi coraggio.
Dopodiché uscì dal dormitorio scendendo la rampa di scale e arrivando in Sala Comune.
La trovò piena di studenti in smoking e abiti da sera eleganti, e Rose si fece largo tra la folla cercando la chioma castano rossiccia di Elvira e augurandosi di non trovare Julian.
Si era studiata il discorso da fargli, ma più lo ripeteva nella mente e più il nodo d'ansia che le chiudeva la gola aumentava, impedendole di parlare.
-Eccoti!- esclamò Rose, e la brasiliana si voltò.
Indossava un abito a balze color vino, che si intonava ai suoi bei capelli, ed era insieme a un ragazzo dallo smoking rosso scuro. Un ragazzo che Rose conosceva più che bene.
-Hugo?- chiese lei incredula; spostò lo sguardo su Elvira e lei lo ricambiò con un occhiolino.
-Vai al ballo con mio fratello?-
-E tu vai al ballo con il mio, di fratello. Mi sembra equo- rispose Elvira.
-A proposito... lui dov'è?- chiese Rose, temendo già di sentire la risposta.
-Ha detto che ci aspetta davanti alla Sala Grande... mi è sembrato molto allegro- spiegò Elvira, pensierosa.
Rose cercò di non tradire nessuna emozione, e annuì.
Uscirono insieme dal ritratto della Signora Grassa, e scesero i sette piani di scale che li separavano dalla Sala Grande.
-È stata fantastica- disse Hugo con un sorriso radioso, camminando tra Rose ed Elvira -Mi ha detto "tu non hai una dama, e io voglio una dama ma non posso averla" e così mi ha proposto di andare al ballo insieme!- Hugo rise, gesticolando con le mani mentre raccontava la storia a Rose; la rossa lanciò uno sguardo divertito a Elvira trovandola a mangiare gelatine tutti i gusti +1.
Da dove le avesse tirate fuori restava ancora un mistero.
Appena arrivarono al piano terra, Rose notò una piccola folla davanti alle porte spalancate della Sala Grande, e cercò con lo sguardo il suo accompagnatore.
Lo vide subito, era impossibile non notarlo.
Julian stava con le spalle appoggiate alla parete e lo sguardo rivolto al soffitto.
I capelli castano rossicci erano spettinati a regola d'arte; indossava uno smoking bianco, che faceva risaltare la sua carnagione dorata e teneva le mani infilate nelle tasche dei pantaloni.
Un piccolo gruppo di ragazzine lo guardava spettegolando tra loro, poco distanti da lui, ma Julian sembrava non notarle nemmeno.
Mentre gli andava incontro insieme a Elvira e Hugo, però, Rose notò un'altra coppia tra folla.
Erano Scorpius e Aline.
Dette solo una rapida occhiata alla francesina, e il suo sguardo venne catturato da Scorpius.
Era terribilmente attraente, nello smoking nero e impeccabile che metteva in risalto la pelle chiara e i capelli color oro. Non aveva una cravatta, e la camicia bianca sotto alla giacca era leggermente sbottonata.
Fu un colpo al cuore vederlo, le sembrò che brillasse quasi di luce propria.
Come percependo il suo sguardo addosso, Scorpius girò la testa e la guardò.
Sollevò leggermente le sopracciglia chiare, e fece correre su Rose il suo sguardo color acciaio.
Bastò quel solo sguardo a farla arrossire, e far fare un saltello al suo cuore.
Si costrinse a distogliere lo sguardo, appena sentì la presenza di Julian davanti a sé.
Lo guardò e vide il brasiliano sorridere mentre faceva correre su di lei gli occhi verdi.
-Ciao, querida-
-Noi andiamo a prenderci da bere- disse Elvira trascinando Hugo per un braccio, dentro la Sala Grande, e Rose la guardò allarmata.
L'ultima cosa che voleva era essere lasciata sola con Julian.
-Stai molto bene- disse Julian allungando una mano per giocare con un suo riccio, e Rose si sentì torcere lo stomaco.
Ancora di più quando Julian si chinò sul suo viso, per baciarla.
Rose si tirò indietro di scatto all'ultimo, andando a sbattere contro qualcuno dietro di lei e chiedendo frettolosamente scusa.
Notò che Scorpius la guardava, e desiderò che la terra le si aprisse sotto i piedi inghiottendola.
-C'è qualche problema?- chiese Julian aggrottando le sopracciglia mentre la guardava.
Rose prese un profondo respiro e piantò gli occhi nei suoi-Dobbiamo parlare- disse con decisione.
Affiancò Julian e camminarono verso l'entrata della Sala Grande.
Rose si sforzò di non guardare di nuovo verso Scorpius.
-Senti, Julian, io...- iniziò lei, ma venne ben presto interrotta.
-Weasley! Menendez! I campioni aprono le danze!- sbottò la professoressa McGranitt, raggiungendoli.
Indossava una tunica color argento e un elegante basco sopra i capelli bianchi.
-Oh, giusto- disse Rose sentendosi prendere dall'ansia.
-Presto, raggiunga il signorino Malfoy- disse le preside mettendole una mano dietro la schiena, per guidarla.
Rose strabuzzò gli occhi -Come, scusi?-
-Lei e il signorino Malfoy aprite le danze siccome siete la coppia di duellanti di Hogwarts. Non è un caso che le coppie di ogni scuola siano di un maschio e una femmina- spiegò la preside -Sono sicura di avervelo detto-
Rose la guardava a bocca spalancata -No...-
-Quindi dovrei ballare con mia sorella?- esclamò Julian incredulo.
La McGranitt alzò gli occhi al cielo -Si tratta solo di aprire le danze, Menendez, è solo un ballo-
Julian stava iniziando a lamentarsi con la preside, ma Rose non lo sentiva più.
Riusciva solo a pensare che avrebbe ballato con Scorpius, e che l'aria sembrava volerla soffocare.
Avrebbe voluto darsi un pizzicotto per avere la certezza di non star sognando.
Quando vide il biondo avvicinarsi verso di loro, Rose trattenne il fiato.
Julian le disse qualcosa, vide con la coda dell'occhio le sue labbra muoversi, ma non lo sentì.
Guardò incantata Scorpius che le porgeva una mano, invitandola a ballare, con un mezzo sorriso a incurvargli le labbra.
Rose allungò d'istinto il braccio e posò il palmo sul suo rivolto all'insù, sentendo una scarica elettrica attraversarle la pelle quando si toccarono.
Affiancò Scorpius, sentendo il suo profumo di aria invernale e mare, e si sentì a casa.
Non importava se non si appartenevano, se Scorpius non l'amava, se era venuto al ballo con Aline o se Rose aveva baciato Julian; la rossa si beò solo della sua presenza, di cui aveva sentito per troppo tempo l'assenza.
Si rese vagamente conto che avevano raggiunto una pista da ballo, insieme ad altre coppie, e che il resto degli studenti li accerchiavano creando un ovale fuori dalla pista.
-Promettimi...- disse Scorpius lasciando la sua mano, e posizionandosi davanti a lei -...di non pestarmi i piedi-
Rose sbattè le palpebre dalla sorpresa, dopodiché si riscosse e ridacchiò.
-Dominique mi ha dato lezioni di ballo, non ti preoccupare-
D'un tratto la Sala Grande venne invasa dalla musica di un lento, e Rose prese un ultimo profondo respiro.
Alzò la mano destra, come per fare un giuramento, mentre Scorpius faceva altrettanto.
Si avvicinarono fino a far sfiorare i loro palmi e camminarono in cerchio guardandosi fisso negli occhi.
E Merlino! Quanto le era mancato guardare quegli occhi che tanto amava!
Cambiarono braccio e verso del giro e Rose non inciampò nemmeno una volta. Quando la prima parte del ballo finì, Scorpius le si fece più vicino e la prese tra le braccia mettendole una mano sulla vita e stringendole l'altra.
Presero a ballare, continuando a guardarsi negli occhi, e a Rose parve di camminare sulle nuvole dalla felicità.
Il biondo si chinò verso il suo orecchio, facendole mancare un battito.
-Sei molto bella stasera. Troppo per quell'idiota-
Rose sussultò, e strinse la presa sulla spalla di Scorpius.
-Quello che tu chiami idiota, mi ha portata al ballo- gli fece notare lei.
Scorpius storse le labbra in una smorfia -Ha anche cercato di baciarti, da quel che ho potuto vedere-
Rose distolse lo sguardo, sentendo lo stomaco aggrovigliarsi.
Perché, Merlino, perché Scorpius doveva tirare fuori quel discorso?
-È... complicato- rispose Rose.
Scorpius la fece fare una breve piroetta, per poi riattirarla a sé facendo scontrare la ragazza contro il suo petto.
Rose trattenne il fiato per la sua vicinanza, mentre riprendevano a ballare.
-Cosa c'è di complicato?- chiese Scorpius spostando gli occhi grigi nei suoi.
"Tu" pensò Rose, ma non lo disse ad alta voce.
-Che lui vuole qualcosa di più della semplice amicizia- rispose lei.
Spostò brevemente lo sguardo da Scorpius e vide Julian ballare insieme a Elvira a qualche metro da loro.
-E tu cosa vuoi?- chiese Scorpius piano.
Rose riportò lo sguardo nel suo, e si chiese se Scorpius si stesse prendendo gioco di lei.
Era ovvio che voleva lui.
-Voglio ciò che vogliono tutti- rispose Rose con un sorriso; Scorpius le fece fare un'altra piroetta, riprendendola poi tra le braccia.
-E cioè?- chiese lui.
-Ciò che non posso avere-
Scorpius schiuse leggermente le labbra, e in viso gli corse un lampo di comprensione.
Proprio in quel momento la musica finì, e Rose e Scorpius smisero di ballare.
Restarono per qualche secondo ancora l'una tra le braccia dell'altro, guardandosi negli occhi.
Rose avrebbe voluto, in quel momento più che mai, fare un altro passo in avanti e baciarlo.
Anche solo poterlo abbracciare le sarebbe bastato.
Eppure non poteva fare nulla di tutto ciò; poteva guardarlo, volerlo, ma mai averlo.
Qualcuno si schiarì la voce accanto a loro, e Rose sobbalzò allontanandosi di scatto da Scorpius e voltandosi.
C'era Aline, il corpo sinuoso avvolto in un tubino color perla, e i capelli neri raccolti in cima alla testa in un voluminoso chignon.
Guardava Rose con un cipiglio corrucciato e le braccia incrociate sotto al seno -Permetti?-
Non aspettò nemmeno la sua risposta e fece qualche passo mettendosi tra loro e costringendo Rose a indietreggiare ancora.
Aline prese Scorpius per mano, portandolo via, e Rose restò a guardarlo mentre se ne andavano.
La cosa peggiore fu che Scorpius ricambiò il suo sguardo.
-Querida-
Julian l'aveva raggiunta, e la guardava inespressivo. Gli occhi verdi erano spenti a cupi, e le labbra carnose strette in una linea dritta.
-Balliamo?- chiese lui, e Rose notò che molte altre coppie stavano tornando in pista.
Ancora frastornata dal ballo con Scorpius, Rose annuì distrattamente.
Quando la musica partì, Julian saltò la prima parte del ballo e la prese direttamente tra le braccia.
Iniziarono a ballare, e Rose capì dallo sguardo spento di Julian che era arrivato decisamente il momento di parlargli.
-Julian... ciò che è successo prima, in dormitorio, è stato...-
Il brasiliano incurvò le labbra in un sorriso -Travolgente? Passionale? Innaspettato? Devo dire che mi hai sorpreso...-
-È stato uno sbaglio- disse Rose con fermezza, interrompendolo.
Julian sbattè un paio di volte le palpebre, interdetto, e aggrottò le sopracciglia.
-Come, scusa?-
-Ti chiedo scusa, è stata colpa mia. Non avrei dovuto incoraggiarti... probabilmente sono stata io a farti pensare che ci fosse qualcosa di più dell'amicizia tra noi- continuò lei.
Si era completamente dimenticata il discorso che si era studiata in Sala Comune, e la voce le tremava un po' dalla tensione.
Julian sembrava sinceramente sbalordito -Ma... querida, tra noi c'è qualcosa infatti!- esclamò lui.
Le fece fare una piroetta e la riprese tra le braccia mentre tornavano a ballare.
-No, Julian...-
-Stai mentendo!- la interruppe lui, gli occhi verdi gli si accesero di una scintilla d'ira -Tu hai ricambiato il mio bacio. Sai che c'è qualcosa tra noi!-
Rose abbassò la testa prendendo un piccolo respiro per calmarsi.
Quando la rialzò, guardando Julian di nuovo negli occhi, cercò di non vacillare.
-Hai ragione, sono attratta da te- mormorò lei, trovando finalmente il coraggio di ammetterlo -Ma non posso farlo... è sbagliato-
Julian sembrava ancora più sbalordito di prima -Sbagliato? Tu provi qualcosa per me, e io per te. Cosa c'è di sbagliato? È così semplice!-
Rose esitò, distogliendo lo sguardo.
Avrebbe voluto avere la forza di guardarlo negli occhi mentre pronunciava quella frase, ma non l'ebbe -Julian, io sono innamorata di Scorpius-
Si sforzò di riportare lo sguardo nel suo.
-È così. Io amo Scorpius e lo amerò sempre. Non posso stare con te, mi dispiace- disse lei sbattendo in fretta le palpebre per ricacciare le lacrime.
Rose si tirò indietro, interrompendo il loro ballo e lanciando un ultimo rapido sguardo a Julian.
Il ragazzo era immobile, e la guardava con una tale delusione e tristezza da spezzare il cuore.
Rose si sentì un mostro, per averlo ferito così tanto.
Si voltò e se ne andò, attraversando la Sala, senza più riuscire a reggere il dolore nei suoi occhi verdi.

Julian fece qualche passo incerto, avvicinandosi alla lunga tavolata a bordo pista; ci si appoggiò contro, infilando le mani nelle tasche e guardando a terra.
Si sentiva come se gli avessero staccato la spina, e tutto ciò che gli dava forza ed elettricità fosse sparito.
Perché? Perché ciò che Rose gli aveva detto faceva così male?
Una parte di lui aveva saputo dall'inizio in cosa si stava cacciando; aveva ignorato Elvira quando gli aveva detto che Rose gli avrebbe spezzato il cuore.
Ci aveva riso su, trovando quell'idea ridicola, così come aveva riso di Dominique quando aveva detto che Julian era innamorato di Rose.
Ora però, Julian non rideva affatto.
Una mano gli stringeva lo stomaco, in una morsa ferrea; la musica lo irritava, le chiacchiere delle persone sembravano un fastidioso ronzio di sottofondo.
Rialzò la testa, e il suo sguardo venne catturato di nuovo da lei.
La cascata di riccioli color fragola le rimbalzava sulla schiena e sul vestito nero; Rose teneva qualcuno per mano, lasciandosi guidare da lui tra la folla e Julian strinse mani a pugno nelle tasche dei pantaloni quando capì di chi si trattava.
Di Scorpius Malfoy.
Se ne stavano andando via insieme, e, guardandoli uscire dalla Sala Grande, Julian sentì il petto scaldarsi dalla rabbia.
Digrignò i denti, e gli tornò in mente la sera che aveva trovato Rose e Scorpius sulla torre di Astronomia a baciarsi.
Il biondo gli era passato accanto ma, prima di andarsene, aveva sussurrato all'orecchio di Julian
"Lei non sarà mai tua".
Sul momento Julian non ci aveva creduto, convinto di avere già la ragazza in pugno e che non avrebbe potuto resistere al suo fascino in eterno.
Ora però, dovette ricredersi.
Sospirò e si staccò dal tavolo, voltandosi verso di esso e prendendo un bicchiere di plastica.
Ruotò il mestolo in una grossa boccia e si versò quello che aveva tutta l'aria di essere del Punch.
Annusandolo Julian realizzò con una smorfia che non era alcolico.
Restò a bere quel liquido dolciastro, guardando di tanto in tanto sua sorella ballare con il fratello di Rose, ridendo e scherzando.
Per lo meno lei si divertiva...
Julian si irrigidì appena venne affiancato da un ragazzo che si allungò per prendere un bicchiere.
Avrebbe dovuto ignorarlo, avrebbe dovuto lasciar perdere... ma non ci riuscì.
-L'hai già scaricata?- chiese Julian stringendo in mano il bicchiere, e mettendo più veleno possibile nelle sue parole.
Scorpius alzò la testa dalla ciotola del Punch, e una smorfia di fastidio gli si dipinse in viso mentre guardava Julian.
-Non so di che stai parlando- disse il biondo scoccandogli un'occhiataccia, e portandosi il bicchiere alle labbra.
-Già, dimenticavo che per te lei non conta nulla- sbottò Julian.
Gli prudevano le mani dalla voglia di prendere a pugni quell'idiota, e una rabbia cieca lo teneva sulle spine.
Rose l'aveva lasciato per lui.
Julian era furioso.
-Bello, ti ripeto che non ho idea di cosa stai parlando- ribatté Scorpius posando il bicchiere sul tavolo con un tonfo secco, e rialzando la testa verso Julian con uno sguardo di sfida.
-Di Rose ovviamente, razza di idiota! Ti sei già stancato di lei? Quanto saranno passati, dieci minuti?-
Scorpius aggrottò le sopracciglia chiare, e assunse un'espressione sinceramente stupita -Ma che stai dicendo? Rose è venuta al ballo con te!-
Julian emise una risata per nulla divertita, e scosse la testa alzando gli occhi al cielo -Ma mi credi stupido? Vi ho visti andare via insieme!- disse lui a denti stretti.
Scorpius sembrava sinceramente confuso, e quella reazione stupì Julian.
Voleva forse negarlo?
-Io non ho visto Rose, se non quando abbiamo ballato. Sono stato tutto il tempo con Aline- disse Scorpius piano.
-Ma io ti ho visto portarla via dalla Sala Grande...- mormorò Julian confuso.
I due si guardarono per qualche secondo, in preda alla confusione, dopodiché Scorpius spalancò gli occhi grigi e Julian prese consapevolezza di ciò che era successo.
Se il biondo non mentiva allora...
-Hanno preso le mie sembianze.- mormorò lui guardando il vuoto con occhi vacui.
Dopodiché, nello stesso momento, Julian e Scorpius si misero a correre uscendo dalla Sala Grande.
Il brasiliano però, aveva l'orribile presentimento che fosse già troppo tardi.

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