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Quando Rose entrò nell'arena, socchiuse gli occhi per la forte luce.
Il chiasso degli spettatori era assordante, e la disorientò mentre avanzava con Scorpius al suo fianco.
Hizaki e Akira erano già al centro, i corpi avvolti dalle loro lunghe tuniche color perla, e i visi inespressivo e seri.
La osservavano avvicinarsi; ora che Scorpius glielo aveva fatto notare, sentiva su di sé i loro piccoli occhi neri e a mandorla, come due fari che la seguivano ad ogni passo.
-Benvenuti! Benvenuti alla seconda manche di duelli!- la voce di Bagman risuonò dalla cabina dei commentatori, e Rose alzò la testa per guardarlo; indossava uno smoking color fumo e guardava eccitato la folla mentre parlava con la bacchetta puntata alla gola per farsi sentire.
-Oggi si sfideranno le scuole di Mahoutokoro e Hogwarts! Prego, datevi la mano come da tradizione!-
Rose e Scorpius fronteggiarono i due giapponesi.
La ragazza trovò la mano di Akira incredibilmente fredda, quasi più dei suoi occhi neri come il petrolio.
Strinse la bacchetta nel pugno, nonostante il palmo sudato dalla tensione, e si scambiò con Scorpius per stringere la mano a Hizaki.
Dopodiché tornò di fronte ad Akira.
-Bacchette in posizione!- tuonò Bagman.
Rose sollevò la propria davanti al viso, come fece la giapponese; dopodiché si diedero le spalle allontanandosi di una decina di passi.
Rose e Scorpius si voltarono contemporaneamente, puntando la bacchetta contro i loro avversari.
La rossa non diede nemmeno un'occhiata al biondo accanto a sé però, e restò concentrata su Akira.
Doveva avere sangue freddo. Doveva fare del suo meglio.
-Al mio tre!- gridò Bagman.
-Uno... due... tre!-
Rose lanciò di scatto il primo incantesimo, un Stupeficium non verbale.
Akira, nello stesso momento, lanciò il medesimo incantesimo e i due lampi rossi si scontrarono a mezz'aria disperdendosi in una foschia luminosa.
Un lampo argentato vi passò in mezzo, e Rose evocò un Protego giusto in tempo per pararlo.
Akira lanciava un incantesimo dopo l'altro, a velocità disarmante, e Rose strinse i denti dalla frustrazione perché costretta a difendersi di continuo.
"Così non vado da nessuna parte" pensò lei con rabbia.
L'adrenalina aveva cominciato a correrle a mille nelle vene, e l'eccitazione della battaglia le aveva fatto dimenticare ogni incertezza o ansia.
Prese a schivare gli incantesimi ruotando su se stessa, e lasciando che i lampi caldi e luminosi le volassero accanto a un soffio dallo sfiorarla.
Era come schivare i bolidi nel Quidditch, e il brivido dell'incertezza la fece sorridere.
Ruotò nuovamente su se stessa e attaccò a sua volta, facendo scontrare un lampo rossiccio contro uno argenteo di Akira, dopodiché continuò ad attaccare.
I lampi si schiantavano tra loro, producendo il rumore degli spari; entrambe attaccavano nello stesso momento, con la stessa velocità, e Rose non ebbe più bisogno di evocare Protego.
Vide l'espressione di Akira seria e impassibile come la morte, mentre Rose sorrideva pervasa da una gioia di cui non conosceva l'origine.
Pensò che in fondo Akira era solo una duellante, ed era alla sua stessa altezza. Non impossibile da battere, come le era sembrato assistendo dalla platea.
La giapponese però dopo poco parve stancarsi di non mandare a segno nessun colpo.
Rose intravide il complicato e rapido movimento con la bacchetta che eseguì, e capì subito di che incantesimo si trattava.
Un Protego non sarebbe mai bastato a fermare un Artis Tempurus.
Rose dovette pensare in fretta, e, fortunatamente, un'idea le balenò in mente per far volgere quell'incantesimo a suo vantaggio.
S'immobilizzò, guardando il piccolo vortice arancione scaturire dalla bacchetta di Akira, e trasformarsi in un tornado infuocato.
"Avanti" pensò Rose, sentendo la pelle fremere dall'impazienza e dall'adrenalina.
Non si mosse di un millimetro quando l'enorme vortice di fuoco puntò dritto verso di lei e, a pochi centimetri dall'investirla, Rose sussurrò l'incantesimo.
-Freddafiamma-
Il fuoco la investì in pieno, e Rose udì chiaramente grida d'errore levarsi dagli spalti ghermiti di gente sopra di lei.
Perché sapeva cosa vedevano: una ragazza che stava bruciando viva.
Tuttavia Rose non bruciava, anzi, vedeva il fuoco circondarla ma lo sentiva gelido come una secchiata d'acqua fredda.
Ancora avvolta dalle fiamme, Rose si preparò a lanciare il suo incantesimo.
Doveva agire in fretta, non sapeva per quanto tempo ancora avrebbe avuto la copertura del fuoco... se fosse riuscita nel suo intento, era certa che avrebbe reso fiera la McGranitt.
-Entomorphis!- sussurrò lei agitando la bacchetta, come sua madre le aveva insegnato anni prima.
Un lampo marroncino schizzò fuori dalla sua bacchetta, volando dritto davanti a lei e attraversando le fiamme.
Le parve di sentire un grido di sorpresa, dopodiché il fuoco si interruppe.
Rose sorrise. Aveva centrato il bersaglio.
Akira si portò le mani al petto sulla tunica perlacea, il suo viso finalmente tradiva un'emozione mentre guardava Rose: era sbalordita.
Forse di trovarla ancora viva, forse per ciò che stava accadendo al suo corpo...
La bacchetta le cadde di mano e Akira venne scossa da un incontrollabile tremore.
La braccia le si rimpicciolirono, il corpo le divenne tozzo e scuro mentre curvava la schiena ripiegandosi su se stessa.
In quel momento Rose ricordò un libro che sua madre adorava, di un autore babbano del novecento: la Metamorfosi.
Questo perché Akira si trasformò, in un enorme scarafaggio grande quanto un uomo.
Un verso di disgusto e stupore si levò sugli spalti, e Rose stessa fece una smorfia.
L'enorme scarafaggio agitò le antenne, e alzò la testa verso di lei.
Dopodiché, a quattro zampe, andò alla carica nella sua direzione.
Rose sgranò gli occhi, non aspettandosi quella reazione, e una stretta di paura le fece sprofondare lo stomaco.
-Incarceramus!- esclamò lei.
Una catena argentata spuntò dalla sua bacchetta, volando verso lo scarafaggio che avanzava, e fermando la sua corsa.
Lo avvolse in un bozzolo, e lo scarafaggio si rovesciò sul dorso, zampettando verso l'alto con le poche zampe che fuoriuscivano dalle catene.
-Accio!- esclamò Rose, e la bacchetta di Akira volò dritta verso di lei.
-Akira Sanjiko ha perso!- esclamò la voce di Bagman.
Rose si voltò verso Scorpius,  ma proprio in quel momento vide Hizaki apparire in volo sopra di lui.
Fece la stessa mossa che con Lucien, e il giapponese afferrò la bacchetta del biondo mentre veniva scagliata in aria, per poi smaterializzarsi di nuovo a terra davanti a lui.
-Scorpius Malfoy ha perso!- gridò Bagman.
Rose sgranò gli occhi e trattenne il fiato dalla sorpresa.
Vide Hizaki lanciare la bacchetta di Scorpius, e il biondo afferrarla al volo.
Dopodiché Hizaki si voltò verso Rose e guardò sua sorella trasfigurata in uno scarafaggio, zampettare all'aria cercando di liberarsi dalle catene che la imprigionavano.
Il suono assordante di un corno si levò in aria, e Rose alzò lo sguardo verso Bagman.
-Una breve pausa prima che il duello ricominci!- esclamò l'uomo.
Hizaki si diresse verso sua sorella, e Rose corse per raggiungere Scorpius.
-Che succede? Non finisce in pareggio?- chiese lei confusa appena il biondo la affiancò.
Si diressero verso uno dei bordi ricurvi dell'arena, e Scorpius lanciò un'occhiata a Hizaki che trasfigurava sua sorella.
-Restate tu e Hizaki. Dovrete duellare e solo uno di voi due vincerà-
Rose si sentì mancare la terra sotto i piedi, e si appoggiò con la schiena al muretto in legno dell'arena.
Il chiasso che arrivava da sopra di loro la disorientò.
-Non posso- disse Rose scuotendo la testa mentre guardava nel vuoto -Non posso sfidare Hizaki! Merlino! Tanto vale che mi ritiro adesso prima che...-
-No- la interruppe Scorpius guardandola con fermezza, e piazzandosi davanti a lei -Tu puoi batterlo. Hai battuto Akira-
Rose scosse ancora la testa, sentendo lo sconforto stringerle lo stomaco in una dolorosa morsa -Ma lo sappiamo entrambi che Hizaki è più bravo... e io non sono capace di smaterializzarmi come lui e...-
-Tu non devi farlo-
Scorpius la prese per le spalle, e Rose sussultò vedendolo così vicino.
La testa le si svuotò, come una lavagna cancellata dal gesso, e si ritrovò a guardare gli occhi color ferro di Scorpius con il cuore che le tamburellava nel petto.
-Tu non devi fare il suo gioco. L'errore di Lucien è stato cercare di smaterializzarsi come Hizaki, ma tu non devi farlo- disse Scorpius guardandola con fermezza.
-Non posso farcela- mormorò Rose -E ora l'esito di tutto il duello dipenderà da me-
-Rose Weasley!- esclamò Scorpius stringendo la presa sulle sue spalle, e facendo sussultare la ragazza.
-Piantala di dire stronzate! Tu hai un cavolo di nove, sei l'unica ad averlo. Hai ucciso un drago, per l'amor di Salazar! E hai appena trasfigurato sua sorella in uno scarafaggio gigante! Perciò non venirmi a dire che non ce la fai, perché se c'è qualcuno che può farcela quel qualcuno sei tu!- esclamò Scorpius con impeto, guardandola con una tale determinazione negli occhi da far venire voglia a Rose di indietreggiare, e allo stesso tempo di sporgersi in avanti e baciarlo.
Scorpius sbattè le palpebre e i suoi lineamenti si distesero; tirò indietro di scatto le mani che le reggevano le spalle, come se il contatto con Rose lo avesse ustionato, e indietreggiò di un passo.
-Io e Akira saliremo sulle gradinate per assistere- disse poi Scorpius, infilando la mani nelle tasche dei pantaloni scuri della divisa.
Le maniche della camicia erano arrotolate fino ai gomiti, e la cravatta dei Serpeverde era larga sul collo.
Era terribilmente attraente.
-Augurami buona fortuna, allora- sussurrò Rose.
Stargli lontana era quasi un dolore fisico, e si chiese se avrebbe mai potuto farci l'abitudine.
Scorpius sollevò la testa, e le sue labbra si piegarono in un mezzo sorriso.
-Non hai bisogno di fortuna- dichiarò lui.
Dopodiché si voltò e raggiunse Akira, uscendo dalla piccola porticina dell'arena che portava al tunnel.
Rose prese un profondo respiro e notò che Hizaki era già al centro e la guardava.
Si staccò dagli spalti e lo raggiunse, stringendo la bacchetta con fermezza nel pugno.
La consapevolezza che Scorpius si fidasse di lei, delle sue capacità, e il fatto che fosse tra gli spalti a guardarla, le diede forza.
-Bentornati!- gridò la voce di Bagman dalla cabina dei commentatori.
-Siccome sono rimasti in gara rispettivamente uno studente di Mahoutokoro e uno di Hogwarts, si sfideranno. Il vincitore di questo duello porterà la vittoria alla propria scuola!-
Rose fronteggiò Hizaki.
Gli occhi a mandorla del ragazzo la scrutavano impassibili, freddi e così neri da non riuscire a distinguere l'iride dalla pupilla.
- Bacchette in posizione!- tuonò Bagman.
Rose sollevò la bacchetta di fronte al viso, nello stesso momento di Hizaki, guardandolo con fermezza. La riabbassarono e si allontanarono di dieci lunghi passi, per poi voltarsi di nuovo.
-Al mio tre!-
Rose prese un ultimo profondo respiro.
-Uno... due... tre!-
Hizaki attaccò, spedendo il lampo rosso di uno schiantesimo, e Rose fece una rapida piroetta per schivarlo.
Gli lanciò uno Stupeficium, ma il giapponese scomparve smaterializzandosi con un sonoro crack.
La rossa si voltò guardandosi attorno, e Hizaki riapparve alle sue spalle.
Si girò rapida, ed evocò un Protego, sul quale la scia del suo incantesimo si disperse.
Provò ad attaccarlo di nuovo, ma Hizaki si smaterializzò per poi apparire dall'altra parte dell'arena.
Più Rose cercava di colpirlo, più i suoi incantesimi risultavano inutili.
Hizaki era agile e svelto come un ninja, e si smaterializzava attorno a Rose con facilità.
"Pensa, Rose, pensa"
Eppure non ci riusciva.
Hizaki si smaterializzava così velocemente, attaccandola di continuo, da non darle minimamente il tempo di pensare.
Rose realizzò, d'un tratto e con estrema chiarezza, che era quello il punto di forza del giapponese: non concedere all'avversario il tempo di riflettere.
Fu così che, appena Hizaki si risollevò da terra per smaterializzarsi di nuovo, Rose rinunciò ad attaccarlo.
-Protego Maxima- sussurrò Rose agitando la bacchetta sopra la testa, attorno a sè -Fianto duri-
Una luce azzurrognola fuoriuscì dalla sua punta, avvolgendo la ragazza in una piccola cupola semi trasparente.
Hizaki riapparendo provò ad attaccarla, ma gli incantesimi si dissolsero sullo scudo.
-Devi pur avercelo un trucco- mormorò Rose guardando il giapponese.
Il ragazzo continuò a smaterializzarsi di continuo mentre attaccava il suo scudo, e Rose sapeva che non avrebbe retto all'infinito.
Osservando i punti in cui Hizaki riappariva, finalmente Rose capì.
Si smaterializzava seguendo uno schema ben preciso, e riapparendo negli stessi cinque punti attorno a lei.
Le punte di una stella.
Hizaki usava un metodo preciso come un orologio.
Lo scudo di Rose cominciò a creparsi, producendo il rumore del ghiaccio che si sfalda, ma la ragazza non si allarmò.
Non aveva più bisogno di difendersi.
Appena l'ultimo incantesimo di Hizaki lo colpì, si ruppe, e Rose si voltò verso il punto in cui il ragazzo sarebbe riapparso.
-Expulso!- esclamò Rose, e un fulmine fuoriuscì dalla sua bacchetta.
Hizaki apparve nella sua traiettoria, e all'ultimo evocò un Protego.
Rose però notò con piacere la sua espressione stupefatta e, appena si smaterializzò ancora, Rose si voltò anticipandolo nel punto in cui sarebbe riapparso.
Andarono avanti così per cinque volte, finché Hizaki non smise di materializzarsi.
Guardava Rose con un'espressione feroce e furiosa, ormai conscio del fatto che la ragazza aveva individuato il suo schema.
Dopodiché alzò la bacchetta, e il vero duello ebbe inizio.
Rose lanciò uno Stupeficium, che Hizaki schivò roteando su se stesso; appena smise di girare lanciò svelto un incantesimo che Rose riconobbe subito.
Il Confringo.
Rose evocò in fretta un Protego, ma l'incantesimo fu forte, molto forte.
Andò a sbattere sul suo scudo con violenza, scagliando Rose lontano e facendola ricadere al suolo a diversi metri di distanza.
L'impatto le tolse il fiato, e la rossa strinse forte la bacchetta mentre rotolava sul terreno. 
Doveva aver battuto la testa o essersi morsa la lingua nella caduta, perché sentì in bocca il sapore acre del sangue.
Posò una mano a terra per tirarsi su, ma proprio in quel momento un lampo rosso la colpì, scagliandola di nuovo lontano come una bambola di pezza.
Il mondo ruotò per un secondo; l'arena, il pubblico sugli spalti, Hizaki che le si avvicinava con studiata lentezza... tutto le danzò davanti agli occhi, macchiato da piccoli puntini bianchi.
Rose strinse i denti. Non poteva permettersi di svenire e perdere il duello. Non poteva.
Evocò un Protego mentre si rialzava, e poi un altro ancora mentre puntava i piedi al suolo per non cadere.
-Bombarda!- esclamò Rose evitando con un salto lo schiantesimo di Hizaki.
Il giapponese evocò uno scudo, e Rose continuò a lanciare l'incantesimo senza sosta, producendo botti assordanti appena incontrava lo scudo di Hizaki.
Il ragazzo riuscì a lanciare un Everte Stati, e Rose lo schivò evocando Ascendo.
L'incantesimo le fece fare un enorme salto, librandola in aria fino quasi al livello dei palchi.
Mentre Rose ricadeva a terra, parava gli incantesimi di Hizaki e, prima di toccare il suolo, esclamò -Defodio!-
Con la bacchetta puntata davanti a sé, Rose non tocco mai il suolo. Un tunnel venne scavato nel terreno e la ragazza ci passò attraverso, scomparendo alla vista.
La punta della sua bacchetta continuava a scavare la terra sotto all'arena, e Rose avanzava quasi alla cieca nella semi oscurità.
Dopodiché indirizzò la bacchetta verso l'alto, e il tunnel cambiò direzione.
Appena Rose spuntò da sottoterra, alle spalle di Hizaki, agitò subito la bacchetta pronta ad attaccare ancora.
-Aqua Eructo!-
Il ragazzo sgranò gli occhi neri, voltandosi, e il getto d'acqua lo colpì con violenza.
Venne scagliato lontano dal vortice d'acqua e ricadde al suolo, a diversi metri di distanza.
-Uno... due... tre... quattro...- Bagman iniziò a contare, appena notò Hizaki immobile a terra.
Rose corse verso di lui e vide la sua bacchetta poco distante, sul terreno, tuttavia la ignorò; il ragazzo era steso sulla schiena, gli occhi chiusi e il petto immobile: non respirava.
Rose gli si inginocchiò accanto, e fece correre la bacchetta sopra il suo viso.
-Anapneo- sussurrò lei.
Non poteva aspettare i quindici secondi di Bagman, Hizaki rischiava di morire affogato.
Il ragazzo si girò di scatto su un fianco, sputando acqua dalla bocca e dal naso mentre tossiva rumorosamente.
Rose sospirò di sollievo, e si rialzò in piedi.
Mentre Hizaki tossiva fuori l'acqua che gli era entrata nei polmoni, Rose fece un paio di passi e si chinò per raccogliere la sua bacchetta da terra.
-Hizaki Sanjiko ha perso! Hogwarts vince il duello!- gridò la voce di Bagman dagli spalti.
Gli spettatori dell'arena esplosero in grida di entusiasmo, battendo le mani, e la piccola banda si alzò in piedi per suonare un allegro motivetto con le trombe.
Rose si riavvicinò a Hizaki.
Il ragazzo era seduto per terra, con la testa dai capelli neri e lisci china al suolo.
-Stai bene?- chiese Rose, porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi.
Hizaki sollevò la testa lanciandole uno sguardo di puro odio, e guardò la mano tesa di Rose con rabbia.
Si alzò di scatto in piedi, passandole accanto e dando una spallata alla ragazza.
Mentre Rose barcollava all'indietro, lo guardò allontanarsi e si chiese perché ogni suo avversario dovesse finire per odiarla.

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