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Lele's pov

«Sei riuscita a parlarle?» borbotto al telefono con Marta, mentre controllo per la centesima volta se Cecilia ha risposto a uno dei miei numerosi messaggi.

«Se era no cinque minuti fa è no anche adesso. Devi dirle la verità e basta.»

Sbuffo passandomi una mano nei capelli «Abbiamo ancora un po' di tempo, non voglio perderla adesso.»

«Ma tanto lei ha capito che qualcosa non va, il problema è che è la cosa sbagliata! Pensa che la stiamo tradendo io e te. Per fortuna Tanc sa la verità, altrimenti ti avrei ucciso. Ma il fatto che tu mi abbia trascinata in questa storia, facendomi diventare tua complice e facendo così soffrire la mia migliore amica, mi fa arrabbiare tantissimo lo stesso.» sbotta.

«Mi dispiace, non pensavo che si sarebbe accorta di qualcosa.»
«Senti, ascolta il mio consiglio: vai sotto casa sua, parlale, risolvete così io posso riavere la mia migliore amica.»

«Ci penso.»
«Non pensare, agisci.» mi chiude il telefono in faccia.

Mi lancio a peso morto sul letto e apro instagram, dove trovo l'ennesima frecciatina di Cecilia nei confronti miei e di Marta.

E quelli che giocano a perderti... Lasciali vincere.

Neanche il tempo di visualizzarla che mi arriva un messaggio di Marta.

Messaggio da: Marta D.

Hai visto l'ultima storia di Cecilia??? Muoviti a chiamarla!

«Che palle!»

Mi alzo dal letto e mi fermo davanti allo specchio nel corridoio: cerco di sistemare meglio i capelli e mi sposto all'ingresso.

«Dove vai Lele?» domanda mio padre spegnendo l'aspirapolvere che stava passando.
«Un giro con gli amici. La mamma?»
«Oggi esce un po' più tardi dal lavoro.» annuisco e lo saluto.

Prendo il cellulare e digito velocemente il numero.
«Pronto?»
«Ho bisogno del tuo aiuto.»
«Che succede?»
«È per Cecilia. Sei l'unica che ascolta e quindi l'unica che potrebbe farla uscire di casa.»

La sento lamentarsi dall'altra parte del telefono «Non lo so Lele... Non voglio essere coinvolta e rischiare di allontanarla anche da me.»
«Zoe, ti giuro che non succederà. Ti prego, ho intenzione di spiegarle tutto.»

Sento un sospiro e varie imprecazioni «Va bene, ti aiuterò.»
«Grazie, davvero! Sei un'amica fantastica!»
«Si, ma prima di mettere in atto qualsiasi piano voglio che mi spieghi tutto quello che è successo, così sarò certa.»
«Perfetto, sto già venendo da te.» chiudo il telefono e accelero il passo.

*

«Posso essere sincera?» mi guarda fisso negli occhi.

Annuisco.

«Capisco la tua preoccupazione, ma penso che il tuo modo di agire sia stato sbagliato. È una ragazza determinata, so che capirà.»
«Non è così... Ricordi L'America?»

«Ah, è vero. Vabbè, in ogni caso merita la verità.»
«Si lo so... Allora andiamo?»

Annuisce.

Ci alziamo dalla panchina e ci dirigiamo verso casa di Cecilia.

«Con Gian come vanno le cose?»

Scalcia un sassolino da terra «È una situazione delicata... Però sta sicuramente migliorando e non lo so... Solo il tempo ci saprà dire.»
«So che non abbiamo mai parlato delle nostre cose private... Ma posso darti il mio parere?»

Questione di sguardi Where stories live. Discover now