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Siamo in camera di Gianmarco e i ragazzi stanno giocando alla play, mentre noi ragazze spettegoliamo.

«Vado a bere un bicchiere d'acqua.» dico a voce alta, in modo da farmi sentire da Gianmarco, che mi liquida con un gesto della mano.

Scendo al piano di sotto ed entro in cucina.
Apro alcuni sportelli finché non trovo quello con i bicchieri.

Mi avvicino al rubinetto e inizio a riempirlo.

«Ciao.» balzo per lo spavento, facendo cadere un po' di acqua per terra.

Mi volto e mi trovo davanti una donna.

«Scusami non volevo spaventarti.»
«No mi scusi lei, ora asciugo tutto.»
«Non preoccuparti, ci penso io.»

Prende un pezzo di scottex e lo passa nel punto in cui è caduta l'acqua.

«Comunque io sono Ines, la mamma di Gianmarco.» allunga la mano verso di me, che stringo «Io sono Zoe.»

Mi sorride dolcemente «È la prima volta che mio figlio porta una ragazza a casa, devi essere speciale.»

Strabuzzo gli occhi «Oh no signora, Gianmarco ed io non stiamo insieme, siamo nello stesso gruppo di amici, che ora si trova su di sopra, in camera sua. Lui sta con Marta.» 
«Oh...» il suo sguardo si intristisce «capisco. Scusa il fraintendimento.»

«Ci mancherebbe signora.»
«Chiamami Ines, sennò mi sento vecchia. Comunque non conosco nessuna Marta, sei sicura che stiano insieme?»

Rimango spiazzata. Forse non avrei dovuto dirlo?

«Ecco, io...» 
«Mamma.» la voce di Gianmarco sembra quasi una benedizione ora.
«Ciao Gian, stavo parlando con la tua amica Zoe.» 
«Lo vedo... Di cosa parlavate?» 
«Mi stava dicendo...» «Le chiedevo scusa per aver rovesciato l'acqua a terra, scusami ancora.» la interrompo bruscamente.

Mi sento una gran maleducata ad averla interrotta così, ma se gli avesse detto di Marta forse mi avrebbe ucciso subito, così magari ho più speranze di sopravvivere.

«Perché come al solito fai danni.» mi rimprovera lui.
«Lasciala stare, sono io che l'ho spaventata entrando in cucina.» mi difende gentilmente Ines.
«Forza, torniamo di sopra dagli altri.» Gianmarco mi spinge dalla schiena per farmi uscire.

«È stato un piacere conoscerti Zoe!»
«Anche per me Ines.»

Gian mi dà un colpo per farmi camminare più in fretta «Ines? Scusa ma quanto sei stata a parlarci che avete già stretto amicizia?»
«Abbastanza da domandarmi come sia possibile che una donna dolce come lei abbia un figlio stronzo come te.»

Salgo le scale e torno in camera con gli altri.

*

Arrivato il momento di andarcene, arriva anche il momento dei saluti.

«Ci mancherai, torna presto.» dicono Marta e Cecilia, abbracciando Elisa.
«Lo farò.»

«È stato bello conoscerti e averti qui.» Lele e Tanc la salutano dandole dei baci sulle guance.

«C'è da dire che per essere amica di Zoe da quando siete piccole ne hai di coraggio.» scherza Gianmarco, allungando un braccio per abbracciarla.

«È stato bello conoscere tutti voi, sono felice che Zoe vi abbia trovati. Trattatemela bene, mi raccomando.»

*

«Siamo a casa!» esclamo per farmi sentire da Lola e papà.
«Bentornati.» ci accoglie Lola dalla cucina «Sto preparando la lasagna.» «Fantastico!» esulto.

Questione di sguardi Where stories live. Discover now