7

2.3K 85 8
                                    

I giorni sono passati in fretta ed è  arrivato il fatidico giorno della festa di Marta.

Alla fine ho raccontato anche ai ragazzi la storia della festa, così ci hanno aiutato ad organizzarla.

«Allora mi raccomando, domani sera ricordati di apparire sorpresa.» ripeto per la millesima volta a Marta, che ormai non mi sopporta più.

«Zoe, ti giuro che se me lo ripeti ancora una volta entrerò in casa e urlerò "Allora è qui la festa a sorpresa?"» sbuffa.
«Hai ragione, va bene la smetto. Spero non succeda niente e che fili tutto liscio.» sospiro.

«Signorina Massenti, è la seconda volta che ti richiamo oggi. Prego, fuori.» indica con la mano la porta.

«Mi scusi prof.» mi alzo mortificata ed esco.

«Ci mancava solo questa.» mi appoggio con la schiena al muro e scivolo fino a sedermi.

«Cosa ci fai qui?»

Alzo lo sguardo, incrociando quello di Lele «Il prof mi ha cacciata perché parlavo.» dico passandomi una mano in faccia «Tu cosa ci fai qui fuori?»

«Dovevo andare in bagno, ora rientro che la settimana prossima ho un'interrogazione su quello che sta spiegando.» mi fa cenno con la mano e ricambio. 

Nel mentre mi faccio tutti miei calcoli mentali sulle cose che ci sono da finire per domani un'altra voce mi distrae «Ciao.»

Alzo nuovamente lo sguardo «Ciao.»

«Sei riuscita a farti cacciare dall'aula alla fine, sapevo che era solo questione di tempo.» dice ridendo, prendendomi in giro.

«Chi ti dice che sia stata cacciata?» domando arrogante.

«Dubito che tu sia qui per tua scelta.» si appoggia con una spalla al muro.

«Stupido. Sono stata cacciata per discutere della festa che abbiamo dovuto organizzare per salvare il tuo sporco sedere.»

«Potevi dire la verità.» sputa acido e d'impulso mi alzo in piedi «Si, così magari la tua ragazza se la sarebbe presa con me!» sbotto parecchio infastidita.

Questo è il colmo. Uno gli fa anche il favore di aiutarlo a tirarsi fuori da una brutta situazione e lui ti ringrazia così.

«Non se la sarebbe presa con te quindi ripeto, nessuno te l'ha chiesto.» ribadisce, avvicinandosi troppo.

«Non ti preoccupare, non sbaglierò due volte, te lo garantisco.»
«Bene.» si avvicina, arrivando a sfiorare con il suo naso il mio.

«Bene.» ripeto, per poi voltarmi e dirigermi verso il bagno.

Entro e mi appoggio al lavandino, pensando alla conversazione appena avuta con Gianmarco.

È assurdo, quel ragazzo è assurdo.

Tiro un urletto di disperazione quando all'improvviso si spalanca la porta e si presenta Marta.

«Qualcosa non va tesorino?» domanda in modo provocatorio, mentre si guarda allo specchio e si sistema il trucco.

«No, tutto benissimo.» rispondo a tono.

Si volta verso di me mentre sistema i bordi del rossetto «Allora ci vediamo stasera alla festa.»
«Non vedo l'ora.» rispondo ironica.

Esce e rimango nuovamente da sola. Prevedo problemi entro la fine della serata.

*

«Si Eli, ti terrò aggiornata su tutto. Ora devo andare altrimenti arriverò tardi. A dopo.»

Questione di sguardi Where stories live. Discover now