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«Ben tornati!» urla mio padre uscendo fuori dalla porta.

Scuoto la testa scendendo dalla macchina «Papà... Domani partiamo di nuovo. E siamo stati via solo un giorno in pratica.» 
«Non importa.» si avvicina e mi lascia un bacio tra i capelli.

Afferra il mio borsone e quello di Elisa e li porta dentro.

«Ci vediamo domani allora.» mi volto verso Gian.

Annuisce e mi bacia «Non vedo l'ora.» lo abbraccio e poi lo lascio andare, salutandolo con la mano.

Entro in casa posando subito la borsa a terra.

«Ben tornati.» ci saluta Eleonora, andando ad abbracciare Elisa.

Salgo in camera dove trovo il mio borsone.
Mi arrampico sul mobile, cercando di trascinare giù la valigia grossa.

«Sai di non essere Spiderman, vero?» 
«Stupido. Vieni a darmi una mano.»

Diego si stacca dall'uscio della porta e si avvicina a me, allungando semplicemente la mano per afferrarla e tirarla giù.

«Classico.» sbuffo cercando di scendere senza uccidermi.
«Vieni qui ragnetto, prima di farti male.» mi afferra per i fianchi e mi appoggia per terra.

«Grazie.» dico sistemandomi i capelli.

La apro e inizio a infilarci dentro svariati maglioni, jeans, una gonna per la sera di capodanno accompagnata da una maglia a maniche lunghe blu e nera con i brillantini. Poi aggiungo delle scarpe, asciugamani e via dicendo.

«Non vedo l'ora di essere là.» afferma Diego sedendosi sul mio letto.

«A chi lo dici.» gli sorrido.

Mi sposto andando a sedermi vicino a lui.

«Allora... Tu ed Elisa...» 
Si passa una mano nel ciuffo «Mi dispiace non avertelo detto, ma visto il vostro legame avevo paura che magari ti potesse dar fastidio... Sono stato un fifone, lo ammetto.»

Scuoto la testa ridendo «Scemo, sono certamente gelosa della mia amica, ma so che non sarebbe potuta capitare in mani migliori.»

Si allunga e mi abbraccia.

«Sono felice. Le cose non potrebbero andare meglio. Io con Elisa, tu con Gian, Marta e Cecilia con Tanc e Lele. Siamo un enorme famiglia.»

«Hai ragione. Siamo una bellissima famiglia.»

«Oh scusate...» spunta Elisa dalla porta.
«Vieni entra, tanto io ho finito di sistemare la valigia. Devo solo infilarci le ultime cose che mi serviranno domani mattina.» mi alzo ed esco, lasciandoli da soli.

«Ehi.» saluto Eleonora entrando in sala.

È seduta sul divano che legge una rivista. 

«Ciao tesoro. Come è andata alle terme? Vi siete divertiti?»

Mi siedo accanto a lei «Si molto, un'esperienza bellissima. A voi come sono andati questi due giorni?» 
«Molto bene. Hanno cominciato il trasloco. Per ora abbiamo la sala e il soggiorno. La casa sarà sistemata per quando tornerete.»
«Bene, sono contenta.» 
«Hai fame? Lola ha preparato una torta al limone squisita.» 
«Se prima non ce l'avevo, ora sicuramente! Vado ad assaggiarla!»

Mi alzo e vado in cucina. Nel forno trovo la torta.

La prendo e ne taglio un pezzo «Mh, buonissima.»

«Parli da sola?» mi volto e Lola mi guarda dirigendosi verso i fornelli.

«Stavo assaggiando la tua torta... Veramente ottima.» le mostro il pollice alzato mentre ne addento un altro pezzo.
«Bene, sono felice che ti sia piaciuta. Stasera pensavo di fare i tortellini.» 
«Ah, tu si che sai come rendermi felice!» dico andando ad abbracciarla.

Questione di sguardi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora