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«Zoe, mi porteresti le posate? Le ho dimenticate in cucina.»

«Subito» 

Saltello fino al cassetto e poi inizio a contarle «Una, due, tre, quattro... Ma quanti siamo più?» mi gratto la nuca cercando di contarci tutti.
«Quattordici nanetta.» Diego passa nel corridoio per andare a prendere nel giardino della legna per il caminetto «Grazie.»

Prendo tutte le posate e nonostante il rischio di perdere qualche pezzo riesco ad arrivare in sala da pranzo. 

«Siamo decisamente troppi.» lascio cadere tutto sul tavolo causando un rumore fortissimo e parecchio fastidioso.

Lola e Eleonora si coordinano per sistemare al meglio la tavola, senza ricordarsi che il 98% dei presenti ha un'età media tra i 16 e 18 anni quindi non farà minimamente caso ai dettagli.

Ridacchio mentre ci penso. 

«Cosa ridi lì da sola?» Elisa si avvicina e mette un braccio intorno alle mie spalle «Niente, cavolate.»

I ragazzi dovrebbero arrivare verso mezzogiorno. Abbiamo evitato di farli venire prima perché saremmo in troppi e non ci si muoverebbe più.

«Che ore sono tesoro?» domanda Lola.

Illumino lo schermo del telefono «11.47.»

«Accidenti è tardissimo.»

Lei e Eleonora corrono in cucina a finire di cucinare.

«Sono parecchio agitate.» commenta Elisa. «Già, per dei ragazzini. Sono proprio mamme.» rido.

Un rumore alle nostre spalle ci spaventa.
Ci voltiamo e vediamo Diego tutto coperto che gesticola con la mano.

«Dimmi.» apro la finestra facendo entrare il freddo.
«Vieni ad aprire la porta, stiamo arrivando con la legna.»

Annuisco e chiudo, dirigendomi con la mia amica verso l'ingresso.

«Presto presto, fa freddissimo.»

I tre uomini entrano dentro con un sacco di legna che vanno a sistemare in sala.

Neanche il tempo di allontanarci dalla porta che suona il campanello «Sono arrivati!» urla Lola dalla cucina.

«Secondo me è più eccitata lei di tutti noi messi insieme.» sussurra Elisa alle mie spalle.

«Amiche!» esclamano Marta e Cecilia saltando addosso sia a me che a Elisa.
«Che bello rivederti, sei ancora più bella di quanto ricordassi!» ricominciano con i complimenti.
«Ciao, io sono Giulia.» 

«Piacere.» si presentano. 

«Io Valerio, il suo ragazzo.» dice indicando Giulia.

«Ciao ragazze!» Lele e Tanc entrano in casa. Si avvicinano a Elisa e le lasciano dei baci sulle guance «Come stai, tutto bene?» lei annuisce imbarazzata.

«Ciao.» Gian mi sorride, rimanendo sull'uscio della porta.
«Ciao.» sorrido allungandomi per dargli un bacio sulla guancia «Vieni, entra.»

«Ciao Elisa.» si abbracciano «Come stai?» «Bene tu?» «Bene, è bello rivederti.»

«Wow, ma siete davvero tanti!» commenta Eleonora sbucando dalla cucina accompagnata da Lola.

«Ragazzi, lei è Eleonora, la madre di Elisa, mentre lui» dico indicando alle loro spalle «È Luca, il padre.»

Si presentano tutti creando così un grosso vociare.

«Sei bellissima, comunque.» sussurra Gian al mio orecchio.4

Questione di sguardi Where stories live. Discover now