Capitolo 19

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"Ecco a te, cara." La voce dolce di Jackie è accompagnata dalla vista di una pietanza dall'aspetto invitante poggiata proprio di fronte a me.
"Grazie, Jackie." Sorrido. "Dovrai farmi qualche lezione di cucina prima o poi, sono ancora un po' impacciata ai fornelli." Osservo la sua espressione lusingata e sorridente.
"Quando vuoi. Non mi dispiacerà fare qualche ora extra di lavoro." Mi fa l'occhiolino guardando sottocchio Henry, troppo concentrato sul suo iPad. Alza gli occhi verso di me, sicuro di essersi perso qualcosa.
"Cosa stai facendo?" Gli chiedo un po' curiosa di quello che sta leggendo.
"Controllavo degli articoli di gossip, direi che abbiamo fatto notizia ieri sera. RJ mi ha mandato una mail con tutti i titoli delle riviste in cui siamo." Mi passa l'iPad nero, invitandomi a guardare con i miei stessi occhi ciò di cui mi sta informando.
"RJ è il tuo manager o qualcosa di simile?" Chiedo subito; ricordo di aver sentito questo nome anche al privè dell'Ultra Bar, in una delle numerose discussioni di Henry.
"Esatto." Risponde calmo, mettendo il tovagliolo sulle cosce e poggiando un gomito sul tavolo.
Faccio scorrere il mio pollice sulle numerose miniature delle riviste che RJ ha mandato ad Henry, parecchie sono molto conosciute e rinomate. In alcune occupiamo un posto a lato o un cerchietto minuscolo, in parecchie altre siamo la copertina e quindi l'articolo più importante. Se decidono di mettere la vita privata di Henry in copertina può significare solo che la sua popolarità è maggiore di quanto credessi. La nostra foto più scelta è stata quella scattata nel momento in cui Henry si era avvicinato al mio collo facendomi una stupida domanda sul solletico. Non posso fermare il mio sorrisino nel ricordare quell'episodio spensierato. Le copertine di questi giornali non mi bastano. Vorrei leggere cosa scrivono, cosa dicono di me. In foto sono venuta abbastanza bene, ma lui mi supera altamente. È come se risplendesse.
"Pranziamo prima, dai." Mi esorta con voce gentile. Decido di tenermi i commenti per me, mi limito a sorridere leggermente mentre gli ripasso l'iPad.

Addento il primo boccone di pollo cotto al forno, si scioglie in bocca. È stato ricoperto di spezie e servito con patate e una salsa deliziosa. Jackie ci sa fare sul serio. Io cucino più o meno sempre le stesse cose, ecco perché sono ancora una frana con le ricette più particolari e ricercate; devo ammettere che per la maggior parte delle sere mi abbuffavo di pizza a casa e i miei esperimenti culinari erano limitati dal fatto che pranzavo alla mensa della scuola. Ho abusato un po' troppo del cibo spazzatura e questo che sto mangiando è tutt'altra storia. Jackie sta sistemando la cucina, guardandomi di tanto in tanto. Probabilmente vuole sapere se mi piace o semplicemente è contenta che oggi ho più appetito di quanto si era già abituata.
"Jackie ci farà commettere peccato di gola." Scherzo con Henry, il quale sorride e si pulisce gli angoli della bocca con un tovagliolo bianchissimo, mostrandomi dopo il suo sorriso.
"Ecco perché l'ho assunta. Sai, Lily, a me piace tutto ciò che è...come dire... Al di sopra della media?" La sua voce è diventata più roca, i suoi occhi si sono incastrati ai miei, porta alla bocca un altro boccone e lo mastica con un sorriso beffardo. Non parla solo del cibo, i miei ricordi si spostano a quello che stavamo facendo pochi minuti prima, sento un calore espandersi sulle mie guance.
"Tutto?" Mi limito a specificare. Non mi viene niente di meglio da dire, mi sto agitando giusto un pochino. Perché butta in mezzo sempre questi discorsi?
"Tutto." Risponde agghiacciandomi. Si versa del vino in un bicchiere e senza chiedermelo lo versa anche a me. Rende tutto quello che fa intenso. Esatto. Intenso. Assaggio il vino, rosso e corposo. Non l'ho mai bevuto prima, credo che non gli svelerò questo dettaglio. Mi piace, ma preferisco la birra che ho avuto occasione più volte di provare.
"Che ne dici?" Ne beve un sorso anche lui, sorridendomi subito dopo.
"Mi piace." Rispondo soavemente, intingo il pollo nella salsa e lo porto alla bocca. Mi sento estremamente osservata, quasi mi passa tutta la fame che avevo.
"Ottimo." Alza un po' il sopracciglio e mi scruta con lentezza, fissa le mie labbra poi abbassa lo sguardo trattenendo un sorrisetto malizioso come solo lui sa fare. Riprende a mangiare, dando più attenzione al suo piatto piuttosto che a me, come aveva fatto fino ad un attimo fa. Quanto ci sa fare! Come si fa... Ho il fascino in persona seduto di fronte a me.

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