Capitolo 35

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Si stacca da me lentamente, mordendo un'ultima volta il mio labbro inferiore. Ha gli occhi ancora chiusi, ci distanziano solo i nostri respiri. Non posso fare a meno di osservare la sua bellezza, è troppa per una sola persona. La linea del suo naso dritto e regolare, le labbra un po' marcate e piene ora leggermente arrossate dai nostri baci; la sua simpatica fossetta nel mento, la mascella scolpita, le ciglia lunghe e scure. I suoi occhi si aprono e si specchiano nei miei, come a volermi dire tante cose mute. Sorridendo bacia la punta del mio naso e si allontana da me.

"È ora di andare, piccola." Le sue parole sono accompagnate dal suono delle porte sbloccate dalla sua chiave. Lo osservo mentre va dalla parte opposta dell'auto e saliamo insieme.

Riesco a riconoscere alcune abitazioni, siamo quasi arrivati a casa. Alla radio c'è una canzone molto movimentata e allegra, latineggiante, e sto sorridendo ai movimenti strambi di Henry che cerca di ballare e guidare contemporaneamente. Il suo sorriso è rigenerante per me, mi trasmette serenità; non posso fare a meno di ballare in modo ridicolo così come sta facendo lui, assaporando maggiormente il momento. Sembra più spensierato, un ragazzo della sua età, senza troppe responsabilità sulle spalle. La luce posteriore del suo cellulare si illumina un paio di volte. Henry abbassa il volume della radio.

"Lily, vedi se è qualche messaggio." Continua a guardare la strada e rallenta un po' la velocità.

Afferro l'iPhone e sul salvaschermo c'è la notifica di una e-mail da parte di RJ.

"RJ ti ha mandato una mail." Non so perchè ma ripenso ai suoi modi bruschi di ieri sera.

"Aprila. Sembra strano mi mandi qualcosa all'una di notte." Il tono di voce un po' preoccupato.

Sblocco il cellulare notando che non ha nessuna password, apro l'app della posta elettronica evidenziata da un pallino rosso di notifica. L'oggetto dell'e-mail è 'Roba forte' e ci sono solo due link. Clicco sul primo.

Ma cosa cavolo è questa roba!

"Henry, siamo su TMZ cazzo!" Esclamo terrorizzata.

"E non è una buona notizia?" Sorride divertito alla mia reazione.

"Ma sono le foto di poco fa. Mentre ci b-baciamo!" Continuo a scorrere le foto, siamo stati fotografati ogni secondo, ogni nostro movimento dall'uscita del pub fino alla macchina.

Le mie guance sono vermiglie ormai e vorrei scomparire. Un momento privato fotografato così, come abbiamo fatto a non rendercene conto?

"Niente di meglio di una limonata paparazzata. Fa anche rima!" Sta ridendo sinceramente divertito.

"Come hanno fatto?"

"Non me ne sono accorto, lo giuro! Non erano troppo vicino a noi, altrimenti avremmo sentito gli scatti."

Continuo a fissare quelle foto incredula. Non so se ridere come Henry o chiudermi per sempre in un convento. Tra le due opzioni, ad un certo punto, scelgo la prima.

"Hanno scritto: 'serata bollente' per la giovane coppia Hily paparazzata... Hily?" Leggo stranita.

Perché ci hanno chiamato così?

"Abbiamo addirittura una ship, wow!" Henry sembra molto più avanti di me, come al solito direi.

"Hanno tipo fuso i nostri nomi? Davvero? Come le coppie famose?" Poso il cellulare dove era poggiato prima.

"Ma noi siamo una coppia famosa, piccola." Mi lancia uno sguardo con tanto di sopracciglio alzato.

Per la prima volta davvero è come se la realtà mi fosse stata scaraventata in faccia. Noi siamo una coppia famosa. Lui è famoso e di conseguenza le sue relazioni sentimentali generano gossip e attenzione su di lui. È questo il motivo della mia presenza qui. Era questo lo scopo. Uno scopo che spesso perdo di vista, persa in pensieri del tutto diversi, persa nei miei sentimenti per Henry. Ho dimenticato il contorno, ho dimenticato troppe cose. Ho messo in secondo piano qualcosa che aveva maggior rilevanza. 'Ma noi siamo una coppia famosa, piccola'. Coppia nella realtà o coppia per il mondo? Ho paura di chiederglielo. Ho una grandissima paura di chiederglielo. Ho una terribile paura della risposta.

Sistemo il mio vestito nell'armadio. È la mia prima uscita con Henry in cui ho indossato qualcosa di mio. Apro il cassetto e ne tiro fuori una T-shirt extralarge verde scuro. La indosso velocemente. Sento bussare la porta subito dopo.

"Si puó?" La sua voce roca riempie la stanza.

"Ma se sei già entrato!" Esclamo ridendo. Chiudo l'anta dell'armadio mentre Henry, che indossa solo dei boxer neri, si avvicina a me.

"Perché non indossi un completino come quello che ho visto oggi?" Sogghigna sfiorando il tessuto della mia maglia. È alle mie spalle, mentre io sono immobile davanti allo specchio del guardaroba, riuscendo a vedere riflesso ogni suo movimento. Sono così minuta in confronto al suo fisico possente e scolpito meglio del marmo. Con un gesto delicato e lento sposta i miei lunghi capelli sulla spalla destra, e poggia il suo viso sulla mia spalla sinistra. Avvolge le braccia muscolose intorno alla mia vita, e io poggio le mie mani sulle sue. Passiamo qualche secondo a guardarci allo specchio in quella posizione. Immobili.

"Non trovi anche tu che siamo belli insieme?" Henry parla per primo, la sua voce è quasi un sussurro ma capace di provocare brividi su ogni centimetro della mia pelle.

"Lo pensi davvero?" Mi volto per guardarlo in viso.

"Certo." I suoi occhi sono così azzurri che persino l'oceano più limpido sarebbe invidioso della loro bellezza.

Il mio cuore inizia a battere più forte. Perdendomi nel suo sguardo non posso fare a meno di poggiare le mie labbra sulle sue, in un casto e tenero bacio. Un leggero sorriso si forma sulle sue labbra, e mi ribacia allo stesso modo. E io sorrido così come ha fatto lui. Avvolgo le braccia intorno al suo collo, facendo aderire i nostri petti. Mi stringe in un abbraccio, baciandomi la fronte.

"Posso dormire qui?" Mi chiede a bassa voce.

"Solo se fai il bravo." Traccio la linea del suo naso sogghignando.

Mi prende in braccio in una frazione di secondo e ridendo mi lascia scivolare sul letto, e si distende su di me sorridendo malizioso.

"Cosa intendi per bravo?" Mi provoca un po' di solletico accompagnato dalle mie risate fragorose.

"Che dormiremo solamente." Affermo a bassa voce, accarezzando le sue guance.

"E se io ti volessi così tanto da non riuscire a trattenermi?" La sua voce roca è così bella.

"Oh, ci riuscirai." Sposto una ciocca dei suoi capelli dietro l'orecchio.

"Perché questa decisione?" Ha le sopracciglia aggrottate e i suoi occhi inchiodati ai miei.

"Perché io non so cosa siamo Henry. Non so se stiamo diventando qualcosa di importante o sono solo lo strumento che ti serve per avere ancora più attenzione dai media. Ogni volta che stiamo insieme poi succede qualcosa che mi fa soffrire, soffrire sul serio e io mi sento esposta. Vuota. Usata. Voglio contare davvero per te. Essere indispensabile. Voglio essere un sentimento che riesci ad esprimere a voce alta. Quando lo sarò diventata, se mai accadrà, mi sentirò tua e non avrò timore di nulla se non di perderti."

Non so come ho fatto a dire tutte queste cose. Le accumulavo dentro da due settimane ormai. Era ora che le tirassi fuori, che lui capisse. Abbiamo corso così tanto, le emozioni nuove provate da entrambi ci hanno sovrastati annullando la razionalità. Ma io adesso ho bisogno di dare una forma reale a questi sentimenti. Voglio sentirmi invincibile e forte di ciò che siamo. Solo allora potrò realmente essere sua.

Henry mi sta guardando intensamente negli occhi. So che lui sente qualcosa di diverso per me. Ma non è pronto ad affrontarlo. Non è pronto ad ammetterlo a sé stesso, figuriamoci a me! I suoi occhi sembrano carichi di cose da dire, eppure le sue labbra sono serrate in una linea dura e incapaci di proferir parola. Con le nocche della mano mi accarezza una guancia e lascia un delicato bacio sulle mie labbra.

"Dove sei stata per tutti questi anni?" Mi sorride rotolandosi di fianco a me.

"A mezzora da qui." Sorrido, voltandomi verso di lui.

"Domani ho intenzione di portarti in un posto." Avvicina il mio corpo al suo, mentre io poggio la mia mano sul suo torace tonico e leggermente peloso.

"Dove?" Cerco i suoi occhi e lui mi rivolge il più dolce e bello dei sorrisi.

"È una sorpresa."

Gabbia d'oroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora