Capitolo 32

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Henry mi poggia sul sedile del passeggero e chiude rapidamente la portiera producendo un rumore secco. Il suo sguardo è cupo e assente, non ha osato aprire più bocca se non per salutare velocemente gli invitati. Mi ha usata come scusa per andare via, l'aria di quel party era soffocante per lui e devo dire che lo era anche per me. Le emozioni di Henry si riflettono nelle mie, più mi sento legata a lui più questo fenomeno avviene, è del tutto al di fuori del mio controllo. Pur tra i mille pensieri che attanagliano sicuramente la sua mente, mi ha presa tra le sue braccia e mi ha portata fino all'auto, in modo che non sforzassi la caviglia. Nemmeno io ho più parlato, sto rispettando quello che prova. Vorrei conoscerlo di più per sapere esattamente cosa dirgli per farlo stare meglio. RJ sbatte la portiera della sua auto, parcheggiata accanto a quella di Henry. Lo stesso rumore fa occhi d'oceano, dopo essersi seduto affianco a me. Sono entrambi furiosi. RJ non mi piace, non dopo il modo in cui mi ha trattata prima, ma capisco che anche lui sta lavorando al progetto di Henry e che sia coinvolto tanto quanto lui. Appoggio la testa al finestrino ed Henry avvia l'auto.

"Devi fasciare quella caviglia. Sapevo che avrei dovuto portarti al pronto soccorso." Il suo tono è preoccupato.

"Ho preso storte altre volte, stai tranquillo." Gli sorrido dolcemente. "Basta stare un po' a riposo e fasciarla. Magari una pomata aiuterebbe maggiormente."

"Ezra ti troverà l'occorrente. Io ti lascio a casa e vado da RJ. Dobbiamo parlare della mossa di Sean." Mantiene il contatto visivo con la strada, accelerando e sorpassando qualsiasi veicolo.

"Non preoccuparti. Me la saprò cavare." Poggio una mano sulla sua, che impugna il cambio nervosamente. I suoi muscoli si rilassano e mi rivolge un piccolo sorriso.

"Lily, cosa è successo?" Ezra si avvicina a me molto preoccupato.

Henry mi poggia sul divano del salotto delicatamente e dopo avermi baciato la fronte, corre in auto.

"Dove sta andando il Signor Cavill?" Ezra si avvicina a me in cerca di risposte.

"Stai tranquillo, Ezra, o almeno puoi stare tranquillo per me; è una semplice distorsione." Poggia velocemente degli occhiali per la vicinanza sul naso e osserva bene la caviglia.

"Vado a prendere una fasciatura e una pomata. Domani il gonfiore sarà sparito." Mi sorride, dirigendosi subito dopo in corridoio.

Mi distendo meglio sul divano, provando un po' di sollievo.

Qualcosa vibra nella mia borsetta. È ovviamente il cellulare. Forse Henry mi ha scritto un sms. Afferro il catorcio tra le mani e compare il nome di Harry. Mi sembrava strano, in effetti. Henry era troppo nervoso per mettersi a scrivere un messaggio.

«Ciao bellissima. Che fai?»

Sorrido al nomignolo che mi ha dato, credo non mi abbia mai chiamata Lily.

«Sono appena tornata a casa. Tu?»

Invio. Probabilmente dovrei presentare Harry ad Henry? In questo modo occhi d'oceano si tranquillizzerebbe definitivamente.

«Sto venendo a prenderti. ;)»

Cosa? Mi viene da ridere guardando la mia caviglia. Ezra torna con un mucchio di roba, manco gli ospedali risultano così forniti potrei dire. Digito la risposta a Harry.

«Diciamo che non posso camminare.»

Invio. Gli verrà tipo un colpo. Sorrido al pensiero.

"Ho letto il foglio illustrativo di questa pomata. È perfetta per il tuo caso. Spalmatene un po'. Poi facciamo la fasciatura." Ezra si siede sul divano porgendomi la crema. Poi sceglie una garza, riponendo le altre in una bustina.

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