Che figa la siga

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Ametista guardò Greg. Sorrise e spense la sigaretta sul finestrino del camper, come faceva ogni giorno da quella mattina.

"Perché l'hai fatto?"

"Non mi piace fumare. Ma non riesco a smettere."

"Ametista, non cambiare discorso. E comunque ti fa male ai polmoni."

"Hai ragione, mi può causare morte precoce... ahahah! Noi gemme non moriamo... apparte Rose. Ma lei non fumava, lei..."

Ametista si interruppe, e fece un tiro.

"Scusa, Greggo. Ma ultimamente tutto mi va storto." disse, soffiandogli fumo in faccia.

"Tu sarai anche immortale, ma io no. Puoi per favore spegnere la sigaretta?"

Ametista la gettò per terra e la calpestò.

"Grazie."

Piombò il silenzio. Il loro sguardo continuava a rifuggirsi. L'una si concentrava sul finestrino, l'altro sulla cenere sul pavimento. I sentimenti l'opprimevano; tutta quella situazione...

"Ametista, c'è una ragione se ti ho chiamato."

Ametista mugugnò qualcosa, senza smettere di guardare fuori dal finestrino.

"Io... ho intenzione di chiedere scusa a Perla. Sai no, di quanto successo al compleanno..."

Ametista si scosse, e lo guardò sconvolta.

"Come, scusa?! Ma sei impazzito?!"

"Ho capito che ho fatto qualcosa di terribile."

"Noi non abbiamo colpa! Dobbiamo smetterla di colpevolizzarci ingiustamente!"

"No, Ametista. E' vero, nella mia vita mi sono colpevolizzato di molte cose che non avevano cagione in me, ma questa volta è perchè effettivamente la colpa ce l'ho."

"Noi non abbiamo colpa!"

"Sì che ho colpa, mi sono comportato veramente male, e ora non posso più vedere Steven."

"Sono loro che ti stanno facendo un torto!"

"Steven in un certo senso è anche figlio loro. E non sono più un soggetto adatto alla sua sicurezza."

"Ma stai scherzando! E allora cosa dici di me?! Non posso neanche tornare a casa mia!"

Greg si mosse, a disagio.

"Ametista... anche se tu certamente avevi delle motivazioni più giuste... anche tu hai sbagliato."

"Non sono affari tuoi. E non so di cosa parli."

"Di molte cose... del mio ricatto, il fatto del compleanno di Steven. Il tuo comportamento in generale. E soprattutto non capisco perchè tu non ti scusi..."

"Non ti importa."

"Ma certo che mi importa! Per me sei un'amica, sei sempre stata al fianco di mio figlio e talvolta anche al mio."

"Visto che vuoi saperlo tanto ti acconterò! Ti ho ricattato sulla tua avventurina con Perla per sentirmi forte, poi ho raccontato tutto in giro e ho fatto la trappola del compleanno di Steven per farle capire come mi sono sentita tutti questi anni, giudicata da tutti! Ma certo, che cosa ne puoi sapere tu, tu sei semplicemente Greg, un padre fantastico, l'unica persona mai amata da Rose. Tu hai avuto tutto nella vita!"

Greg tralasciò il fatto che Rose l'avesse abbandonato e che tutti lo giudicassero colpevole per la sua morte.

"Senti Ametista... dovresti parlarne. Funziona."

Ametista si asciugò una lacrima.

"Vabbè, allora dovremmo parlarci tutti insieme con una psicologa! Tra depresse, una stuprata, insicure, ossessivo-compulsive!"

"Ametista dicevo con Perla e Garnet."

Ametista fece una smorfia, e fece di no con la testa.

"Greg, non mi conosci."

Accese la sigaretta, la seconda della sua vita.

"È impossibile smettere."

Trash universeWhere stories live. Discover now