Una partita di poker per Ame

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Garnet stava semplicemente essendo se stessa sul divano in soggiorno. Sensazione molto rilassante, soprattutto dopo tanto tempo sfusa. Mai più, si diceva, mai più relazioni con altri. Adesso sì che era felice.

Almeno finchè non fu attaccata da un'altra visione. Inizialmente provò ripugnanza di ciò che aveva visto, e poi indifferenza. E infine dispiacere per Peridot.

Tuttavia dopo qualche secondo la sua mente era invasa dalle possibili conseguenze di quell'accadimento, e non ne trovava una positiva neanche a cercarla col microscopio.

Doveva impedire che ciò succedesse, ad ogni costo, se non voleva che si creasse un'altra spaccatura tra le Crystal Gems. Ma non sarebbe riuscita a far niente da sola.

Nel frattempo nel fienile Peridot improvvisamente saltò giù dalla sua amaca, e si rivolse a Jasper e Ametista.

"Secondo voi quanta speranza ho io con Lapis?"

Ametista e Jasper, che giocavano a poker sul pavimento, si guardarono. E poi guardarono Peridot.

"Beh, quanto Jasper con Perla!" sogghignó Ametista, puntando un mucchieto di fiches in maniera molto badass.

"Io non ho più interesse in lei." si schernì l'altra, facendo lo stesso con atteggiamento mafioso.

"Allora con Lapis!" propose Ametista, scoprendo una scala reale di picche.

"Beh, se qualcuno non fosse andato in giro a raccontare che ci avevo provato, magari una possibilità ce l'avrei avuta... adesso tutti andranno a persuaderla a non stare con me!" disse il diaspro, lanciando un'occhiataccia di rimprovero alla sis, e scoprendo quattro assi.

"Troppo tardi!" esclamò Peri.

Le altre due si ammutolirono. I loro occhi sembravano esclamare: "What the hell?! Ametista aveva la bocca così aperta che la mandibola strisciava sul pavimento. Le carte caddero per terra.

Peridot, non rendendosi conto del malcontento in quel fienile, girò il dito nella piaga, come al suo solito. 

"Oh sì sì, me l'ha raccontato Bismuth! Pensate che ha visto Perla uscire dalla casa dell'Idiota -il sindaco- e andarsene via! Però non era molto contenta..." l'aveva detto con una tale schiettezza che Jasper la travisò.

"E tu ne se felice, piccola bastarda, eh?" le domandò, alzandosi minacciosamete.

"Nonononono... cioè sì. Però... non avevo collegato che tu e io ora fossimo... rivali." Jasper l'ascoltò, poi scoppiò a ridere e si sedette. Sì, era proprio tipico di Peridot.

"Va beh, speriamo sia andata male a sto punto... hai detto che Perla era infuriata?" 

"No, ho detto che non era contenta. Che può significare due cose: o che piangeva dalla tristezza, o che piangeva dalla rabbia." 

Tutte e tre scoppiarono a ridere. Era proprio vero.

"Comunque... volevo dire che se Perla, dopo quello che le ha fatto, ha potuto incontrarla, magari anch'io potrei..." suggerì Peridot.

"E anch'io potrei andarla a trovare..." suggerì Jasper. Ed entrambe fantasticarono su come avrebbero potuto dire, mentre Ametista mischiava il mazzo.

In quel momento qualcuno bussò al fienile. Peridot balzò in piedi, sperando che fosse una buona notizia, se non addirittura Lapislazzuli. Ma l'entrata di Granito stupì tutti.

"Garnet?!" esclamò Ametista.

Ma lei le fece segno che non era lì per lei. Allora Peridot capì e uscì da fienile, per parlarle.

"Peridot ho avuto una visione, tu devi andare da Lapis, è urgente."

"E perchè, sta per morire?"

"No, ma presto succederà qualcosa che non ti piacerà affatto."

"Garnet, spiega."

Così Garnet le raccontò una visione che la lasciò più sbalordita che mai. 

"Tu però non devi parlarle della visione, capito?"

Peridot annuì. 

Non sapeva cosa sarebbe stato peggio, se la prospettiva di Lapis e Jasper assieme o questa.  Inoltre se l'aveva previsto Garnet era molto plausibile. 

Cavolo, non aveva più speranze.

Garnet, vedendola riflettere, fece per andare, ma poi aggiunse.

"Peridot, se ti unisci alla partita a poker, avrai: il primo turno le carte migliori, il secondo le carte peggiori e il terzo migliori di nuovo. Punta bene, mi raccomando."

Trash universeWhere stories live. Discover now