Greg rimorchia 2

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Steven sbarrò gli occhi.

"Ma c-"

Connie gli tappò la bocca con la mano, prima che cominciasse a urlare. Quando sentì che un minimo si era calmato, tolse la mano, e gli fece segno di stare in silenzio.

Greg si guardò intorno, sospettoso.

"Ti vuoi muovere!" lo esortó Perla.

"Ma ho sentito qualcosa..." si giustificò lui.

"Certo, come no."

Greg allora fece spallucce, e si avvicinò alla porta di casa. Quando lui stava per uscire, lei lo fermò, e gli indicò qualcosa fuori; probabilmente doveva esserci qualcuno.

In quel momento Ametista saltò, riprese la sua forma originale e atterrò alle loro spalle. I due sussultarono, e si voltarono terrorizzati.

"Ehi Greg, Perla... come va la vita?" domandò Ametista, come se nulla fosse.

Perla, con la bocca spalancata, non disse nulla. Ma perché, tra tutti, proprio Ametista?

"Ehi.... Am-Ametista, b-bbene... e t-tu? Da quanto sei q-qua?" domandò Greg, sperando di sembrare naturale.

Ametista lo guardò sorridendo, e fece lo stesso con Perla.

"Da abbastanza tempo..." disse, ammiccando.

"Ametista..."

Perla cadde in ginocchio.

"Ti prego.... non dirlo a nessuno... ti prego..." la implorò.

Ametista la guardò con superiorità:

"Mmh, e perché dovrei?"

Perla le abbracciò il ginocchio, e cominciò a piangere.

"Ti prego... io.... io volevo solo vendicarmi di Jasper..."

Ametista sorrise, gustandosi quell'attimo di potere.
Aveva Perla ai suoi piedi, e ora era sotto il suo controllo. Poteva farne tutto ciò che voleva. Decise di cominciare con una piccola umiliazione.

"Sì, se voglio potrei anche non raccontarlo a Steven, Garnet e le altre... se..."

"Se?" la incalzò Perla, tralasciando l'errore nell'uso dell'indicativo.

"Se mi racconti tutto ciò che è successo. Dal principio."

Perla si asciugò le lacrime, e sí alzò in piedi, tutta contenta. Alla fine, le era andata bene.

"Allora... iniziò tutto quando Jasper ha conosciuto quel Jamie...." cominciò.

"Jamie il postino?" sussurrò Connie, stupita, a Steven. Lui annuì gravemente.

"Inizialmente non ci ho dato molto peso... poi ho visto che uscivano, senza che lei mi dicesse niente..."

"Dunque le hai parlato e avete litigato." continuò Ametista.

"Esatto... poi ci siamo riappacificate... ma io so che lei mi ha tradito, e continua a farlo." concluse Perla, infuriata al solo ricordo.

Ametista allora si rivolse a Greg.

"Greg, qual è la tua scusa?"

Greg cominciò a giocare con una ciocca di capelli e guardò in basso.

"Beh... sai... cosa si fa... per un'amica in difficoltà..."

Il suo tentativo di raccapezzare un po' di dignità fu interrotto da Perla, che rise.

"In realtà ha una vita triste e deprimente e nessuno lo vuole. Era disperato."

"Grazie tante Perla..." borbottò l'uomo.

Ci fu un attimo di silenzio, dominato dall'imbarazzo.

"Fatemi capire: tu eri in astinenza..."

disse Ametista, puntando il dito contro Greg, che arrossì violentemente.

Steven rimase sconvolto, e sussurrò:

"Non sapevo che mio padre si drogasse..."

Connie si mise una mano in faccia, muovendo leggermente il piumone. Ma nè Greg nè Perla se ne accorsero.

Ametista puntò il dito contro la gemma bianca.

"E tu, invece eri gelosa... perciò avete deciso di iniziare a sbattervi, giustamente..."
commentò sarcastica.

Steven emise un verso strozzato di disgusto. Connie, che invece gongolava in quella soap opera, si arrabbiò.

"Taci, che la cosa si fa interessante!"  gli  intimò, sempre a bassa voce.

Poi ritornò a seguire la scena.

Perla stava ridendo.

"Oddio, Ametista, non essere sciocca! Detto così sembra che l'abbiamo fatto chissà quante volte! In realtà questa è stata la prima volta, e sarà anche l'ultima."

Greg pregó silenziosamente che Ametista si facesse i cazzi suoi, letteralmente.

Ma ovviamente ciò non accadde.

"E perché Perla dici così? L'hai usato una volta, e poi lo getti già via?" la provocò.

Perla rise nuovamente. Greg la imploró con lo sguardo, ma lei gli indirizzò un sorriso sadico.

"Ma l'avessi usato una volta! Ma figurati!"

Allora il suo tono si fece tragico:

"Tu non hai idea di cosa abbia dovuto sopportare... cosa ho dovuto vedere... anche il solo abbraccio... poi quando mi ha infilato la sua linguaccia dentro la mia bocca... bleah !"

Perla fece finta di vomitare, disgustata.

"Dopo un po' non ce l'ho fatta più, e mi sono scansata! Tu non hai idea... mi sembra di averlo ancora addosso... che incubo... mi sa che mi farò una doccia..."

Ametista rotolava per terra dal ridere.

"Hahaha Greg, rimorchi bene!" gridò.

"Grazie Perla, eh..." commentò sarcastico il pover uomo.

"Cosa non si fa per un amico in difficoltà, vero Greg?" ribattè la gemma, sorridendo.

Ametista dopo un po' si calmó, più o meno. Si rimise in piedi e si asciugò una lacrima dall'occhio destro. Dunque, tra un ghigno e l'altro, domandó, ironica:

"Vi è piaciuta l'esperienza, dunque?"

Perla si disgustó infinitamente.

"Oddio, la peggiore in vita mia. Insomma, meglio vedere trenta volte Rosa morire sotto i miei occhi." affermò sinceramente.

Poi le balenó in testa un pensiero, e sbiancò.

"Aspettate... quindi Rosa ha dovuto fare questo... no... e anche peggio... no... per tutti i Diamanti... no... no..."

Si mise le mani nei capelli, orripilata dalla sua immaginazione che le suggeriva immagini che non aveva alcuna voglia di vedere.

"E tutto questo, per uno sciocco desiderio materno! Ahhhh che schifo!"

Il gridò rimbombò in tutto la casa.

Greg allora vide la possibilità di restituirle il favore, e sorrise.

"In realtà quello non era l'unico motivo..." suggerí.

"Ma che orrore! Come faceva Rose a sopportare tutto questa... vicinanza con questo essere!"

Si tirò i ciuffetti di capelli, dal disgusto e disperazione.

In quel momento Ametista sorrise a trentacinque denti, e le mise una mano sulla spalla, per attirare la sua attenzione.

"Perla..."

Poi si allontanò, e con massima soddisfazione salì le scale, andando vicino al letto di Steven.

"Beh, se vuoi... puoi chiderlo direttamente a lei..." ammiccò lanciando via il piumotto.

Trash universeWhere stories live. Discover now