Greg alla riscossa 2

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Greg raggiunse la casa, o, come dicevano Peridot e Lapis, la clinica psichiatrica.

Era fortemente teso.
Salí le scale, fino ad arrivare alla porta.

Alzò il braccio per bussare, ma tentennò. E se avesse aperto Perla, o peggio, Ametista?

Non poteva permettersi un rischio simile.

Appoggiò l'orecchio alla porta. Sentiva qualcuno bisbigliare e ridacchiare, ma le voci erano troppo basse per riconoscerle.

Sentiva che erano tre voci diverse, una calma, una invece più nervosetta, e infine una più divertita.

"Greg, cosa fai?" domandò una voce alle sue spalle.

Greg si voltò, col fiato sospeso.
Un'altra pessima figura, in sole due settimane e mezza.

Per fortuna però era Bismuth.

Greg balbettò qualcosa, tentando di giustificarsi:

"Io... Ehm... io sì... stavo..."

"Spiando, giusto?"

Tagliò corto lei. Greg decise che era meglio cambiare discorso.

"Ehm, sai per caso chi c'è in soggiorno?"

Bismuth ci riflettè un attimo.

"Quando sono uscita, c'erano Zaf- aspetta un attimo tu..."

Rise e gli diede una pacca sulla spalla.

"Stai tranquillo, Greg. Non ci sono né Perla, nè Ametista! Puoi andare"

Greg sospirò: lo sapevano veramente tutti. Vabbè, l'importante è che Ametista avesse tralasciato il dettaglio principale...

"Uomo, che aspetti!" lo incitò la gemma, che gli aprí la porta e lo spinse dentro.

Rubino, Zaffiro e Ametista si voltarono a guardarlo dal divano.

"Ecco il rimorchiatore!" gridò Ametista, ridendo.

Greg imprecò a mente. Ma non le rispose.

"Ehi Greg!" lo corse a salutare Rubino.

"Greg..."

Zaffiro era invece fredda come sempre.

Greg si guardò attorno un attimo, confuso.

"Tutto bene, ragazze?"

Rubino annuì, anche se non era del tutto convinta.

Zaffiro fece lo stesso, tuttavia intorno a sè si formarono dei ghiaccioli.

"Sicuro, loro stanno benissimo..." commentò Ametista, con uno dei suoi sorrisini ammiccanti.

Poi ne regalò uno anche a Greg.

"E tu Greg? Sei qui per farmi un regalo? Per visitare qualcuno? O forse, dovrei dire..."

"Ametista!" la interruppe, sibilando.

"Greg, lo sanno tutti."

Gli rivelò Zaffiro. Anche se Greg l'aveva già notato.

"Eh, sì Greg: purtroppo lo sanno tutti.... la vera domanda infatti non è se lo sanno tutti, ma se tutti sanno tutto."

Ametista lanciò uno sguardo così significativo da far invidia al miglior ricattatore.

Greg deglutì. Poi parló:

"Comunque sono qui perché... volevo organizzare una festa di compleanno per Steven... e volevo sapere che ne pensavate..."

"Prevedo che non sarebbe una buona idea discuterne senza Perla." rispose Zaffiro.

Anche Rubino la pensava così:

"Sí, ora che Garnet non c'è, è lei il capo."

Ametista le guardò, minacciosamente.

"Scusatemi?"

Il divano si ghiacció. Greg cominciava ad avere freddo. Nonostante l'evidente tansione, Zaffiro prese la parola.

"Quello che Rubino voleva dire è che Greg vuole vedere Perla, non é così?"

Rubino annuì, capendo cosa volesse dire la moglie. Poi sussurrò delle scuse a Greg, che era terrorizzato.

Ametista ci pensò su, allettata dall'idea di uno sketch comico.

"Forse hai ragione... vado a chiamarla!"

Disse, correndo nel tempio.

Quando oramai la porta si era chiusa, e Ametista scomparsa, Zaffiro ordinò:

"Ora Greg, vattene."

"Già, è la tua occasione!"

Greg si guardò attorno, pieno di adrenalina. Infine si decise a scappare via.

"Datemi poi la vostra risposta in merito!"

Gridò, sulla porta.

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