Capitolo 35- imprevisto

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Taehyung's pov

Mi voltai verso Jungkook, ci eravamo addormentati dopo aver fatto l'amore, non potevo credere che fosse davvero successo, era stato bellissimo, lui era bellissimo.

Rimasi ad osservarlo a lungo soffermandomi sulle sue labbra ancora arrossate e i suoi capelli scompigliati.

<<cosa ho fatto per meritarti Jungkook>>

Pensai accarezzandogli la guancia con una delicatezza che non credevo di possedere.

Fu il rumore della serratura a riportarmi con i piedi per terra, in tutti i sensi visto che saltai giù dal letto per lo spavento.

Poteva essere solo una persona, solo lei aveva le chiavi di casa oltre a me, mia madre.

<<cazzo cazzo cazzo>>

Imprecai notando in che stato fossi e soprattutto in che stato si trovasse la mia camera, Jungkook compreso.

"Taehyung tesoro sono tornata!"

La sentii dire dal piano di sotto, dovevo fare qualcosa.

"Mamma! Non pensavo che il tuo viaggio di lavoro durasse così poco... di solito ti trattieni di più"

Enunciai scendendo le scale dopo essermi dato una sistemata e aver chiuso la porta di camera mia a chiave.

<<speriamo che Kookie non si svegli>>

"Si, di solito mi trattengo di più ma mi mancavi troppo... allora dimmi, ci sono novità? Hai trovato una fidanzat-"

"No, non ci sono novità, fila tutto liscio come l'olio"

Mentii ripensando a tutto il casino di Callpact e al fatto che ci fosse un ragazzo semi nudo in camera mia.

"Meglio così"

Mia madre non era mai stata una figura particolarmente presente, aveva un lavoro che la teneva piuttosto impegnata, non avevo mai capito cosa facesse di preciso e francamente non mi era mai importato più di tanto.

"Hai fatto colazione?"

Mi domandò controllando se ci fosse qualcosa nel frigo.

"Si si, ho già mangiato tranquilla... senti, io vado di sopra, sai ho davvero tante cose da studiare..."

"Ma non è finita la scuola? Siamo a giugno inoltrato"

<<cazzo Taehyung sei un deficiente>>

"Oh beh certo ma, vedi, mi sto portando avanti con i compiti delle vacanze"

Alle orecchie di chiunque altro quell'affermazione sarebbe apparsa palesemente falsa dato che facevo a malapena i compiti che ci venivano assegnati durante il periodo scolastico ma, ovviamente, questo mia madre non lo sapeva.

"Va bene allora ti lascio studiare"

Enunciò dandomi un bacio sulla fronte per poi rivolgermi un sorriso che ricambiai distrattamente dirigendomi a passo svelto verso la mia camera.

Aprii la porta notando che Jungkook si era svegliato e già rivestito.

"Buongiorno piccolo"

Dissi sottovoce sperando che mia mamma non mi sentisse.

"Ciao Tae"

Mugugnò il minore ancora mezzo addormentato strofinandosi gli occhi.

"Senti, c'è stato un piccolissimo imprevisto"

Jungkook portò lo sguardo su di me con aria preoccupata.

"C'è mia mamma di sotto"

Gli occhi del minore si illuminarono e, senza neanche darmi il tempo di agire, saltò giù dal letto spalancando la porta di camera mia per poi correre al piano di sotto.

<<questo è scemo>>

Pensai rincorrendolo per le scale.

"Salve signora Kim, io sono Jeon Jungkook"

Si presentò davanti agli occhi increduli di mia madre che mi rivolse un occhiataccia alla quale risposi con un sorriso palesemente sforzato.

"Piacere, sei un amico di Taehyung?"

"Beh più che amico sono-"

"Si, è un mio amico"

Lo interruppi piazzandomi tra i due, avrei tanto voluto dire che era il mio ragazzo ma avevo paura della reazione di mia madre.

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Spazio autrice: ok so che non è un gran che come capitolo ma l'ho scritto abbastanza di fretta :( il prossimo sarà meglio I swear

𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐠𝐚𝐦𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora