Capitolo 19- indagini

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Jungkook's pov

Passai la notte in bianco senza smettere di piangere neanche per un istante.
Ero a dir poco disperato.
Era come se mi fossi arreso al fatto che non avrei mai più sentito la sua voce, non avrei mai visto il suo volto e non gli avrei mai potuto dire che ricambiavo i suoi sentimenti.

Mi sentivo a pezzi, svuotato, come se quelle quasi quattro settimane trascorse con lui fossero svanite, come se tutto questo non fosse mai accaduto.

Quella mattina non fui svegliato dal fastidioso tintinnio della sveglia, non ce ne fu bisogno.
Mi alzai con un'ora di anticipo trascinandomi al piano di sotto per poi prepararmi svogliatamente.

Uscii di casa senza neanche salutare i miei e mi avviai verso scuola.
Il tragitto mi parve più lungo del solito, a quell'ora le strade erano deserte e l'unico rumore che si sentiva era il fruscio delle foglie.

<<mi manchi Taehyung>> pensai sentendo le gambe cedermi e una lacrima rigarmi il volto.

Non poteva essere davvero finito tutto, non così, non ora.

Arrivai davanti al cancello della scuola stupendomi di ciò che mi trovai davanti.
Tre macchine della polizia erano parcheggiate proprio difronte all'edificio e degli agenti se ne stavano lì fuori squadrando con attenzione chiunque varcasse la soglia e fermando anche qualche ragazzo.

Stavo per avvicinarmi quando sentii qualcuno tirarmi dal braccio, mi voltai trovandomi davanti al volto di Seokjin.

La prima cosa che mi passò per la testa fu l'irrefrenabile voglia di prenderlo a pugni, era colpa del suo amico se Callpact era stata cancellata ed era sempre colpa sua se Taehyung aveva sofferto così tanto.

Quell'Hoseok, se me lo fossi trovato davanti non avrei risposto delle mie azioni.

"Jungkook prima che tu dica qualsiasi cosa lascia che ti spieghi"

Disse il maggiore mettendo le mani avanti.
Nonostante il mio istinto mi dicesse di agire di testa mia diedi ascolto alla mia coscienza, volevo proprio sentire cosa aveva da dirmi.

"Avanti ti ascolto ma fai in fretta, non ho tempo da perdere"

"Capisco che tu sia arrabbiato con Hoseok... ma si insomma nessuno poteva aspettarsi che avrebbero eliminato l'app, e poi se ci pensi è un bene, voglio dire, anche tu sei d'accordo sul fatto che quel gioco portasse solo a-"

Lo interruppi immediatamente, forse non aveva ben chiaro ciò che fosse successo.

"È un bene? Stai scherzando? Sei consapevole del fatto che io per colpa del tuo amico non potrò mai, e dico mai, incontrare Taehyung? Hai la minima idea i cosa il tuo caro Hoseok abbia fatto a Tae?"

Sbottai sputandogli in faccia tutta la rabbia che stavo provando in quel momento, sia per ciò che aveva detto, sia per la situazione in se, non ce la facevo più.

"Di cosa stai parlando?"

"Taehyung mi ha detto che in passato aveva giocato con un ragazzo che gli faceva del male e indovina chi era? Il tuo amichetto, quello che tu hai magicamente reso una brava persona, beh sai che ti dico? Un essere che si comporta in quel modo non può essere neanche definito una persona"

Avrei continuato ad urlargli contro ma dovetti interrompermi, non perché lo volessi, ma perché mi arrivò uno schiaffo da parte di Seokjin.

Mi misi una mano sul punto che aveva colpito per poi portare il mio sguardo sul suo, stava piangendo.

"I-Io so che in passato ha sbagliato, sono consapevole del fatto che sia difficile per te perdonare colui che ha fatto soffrire una persona a cui tieni, ma ti assicuro che quando ti dico che è cambiato è perché lo ha fatto davvero, tutti meritano una seconda possibilità Jungkook, persino lui e se tu sei così egoista da non capirlo beh, mi dispiace per te, le mie aspettative nei tuoi confronti erano probabilmente troppo alte"

Sentii il mondo crollarmi addosso, ero davvero uno stronzo.
Ero stato io il primo a dire che J-Hope fosse stato ammirevole nel riuscire a ritrovare se stesso e ora dicevo che lo ritenevo un mostro? Mi facevo sinceramente schifo da solo.

Mi avvicinai a Seokjin e, non sapendo cosa dire, mi gettai tra le sue braccia dando inizio ad un lungo e sentito abbraccio.

Era come se in quel momento stessimo comunicando senza l'uso delle parole, come se ci stessimo scusando e perdonando a vicenda assorbendo l'uno un po' del dolore dell'altro.

"Sai perché c'è la polizia?"

Domandai staccandomi dall'abbraccio per poi portare la mia attenzione sugli uomini in divisa.

"Penso che stiano indagando riguardo la faccenda di Callpact, ho sento che hanno intenzione di trovare i giocatori per interrogarli ma tranquillo tu passerai inosservato, d'altronde non hai più il polso fasciato ne un felpone nonostante sia giugno"

Mi spiegò Seokjin con fare autorevole.
Cavolo non pensavo che la faccenda fosse così seria, stavano davvero perlustrando la nostra scuola?

<<Taehyung dove sei...>>

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Spazio autrice: scusate per eventuali errori, sono a scuola e sto pubblicando questo capitolo a lampo dato che dopo andrò a ripetizioni di mate e non avrò tempo di metterlo però non volevo farvi aspettare troppo essendo che ieri mi avete uccisa nei commenti haha

𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐠𝐚𝐦𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora