Capitolo 27- bugie a fin di bene

4.2K 450 125
                                    

Taehyung's pov

"Tae alzati"

Sentii Jungkook chiamarmi ma non gli diedi troppa importanza rigirandomi tra le coperte.

"Taehyung alza il tuo culo da quel letto prima che ti butti giù a calci"

Okay ora ad aver parlato non era stato Kook.
Aprii lentamente le palpebre intravedendo due figure davanti a me, una delle due era piuttosto bassa.

Mi strofinai gli occhi con le maniche della felpa, ancora mezzo addormentato, mi misi a sedere cercando di mettere a fuoco ciò che avevo di fronte.

"C-cosa ci fai qui?"

Sobbalzai ritrovandomi faccia a faccia con Jimin affiancato da un Jungkook piuttosto in imbarazzo.

"Cosa ci faccio io qui? Cosa ci fa lui qui caso mai!"

Sbottò il rosso indicando Kookie.
Sbuffai per poi coprirmi la faccia con le mani, non bastava la giornata assurda di ieri? Doveva succedere qualcosa anche oggi?

"ChimChim-"

Intravidi l'espressione di Kook mutare repentinamente, aveva alzato un sopracciglio ed incrociato le braccia.

<<ci mancavano solo le sue scenate di gelosia>>

"Vedi... io e Jung-"

Stavo per rifilargli una delle mie solite scuse ma fui interrotto.

"Io e Taehyung stiamo insieme"

Sgranai gli occhi, non mi aspettavo quella risposta e a quanto pare neanche Jimin dato che sbiancò.

"Ma voi vi conoscete da poco..."

"Beh in realtà no, non ci conosciamo da poco, vedi io e Tae ci siamo cono-"

Questa volta fui io ad interromperlo, non potevo permettere che gli parlasse di Callpact, non volevo che Jimin iniziasse a preoccuparsi per me, glie lo avevo tenuto nascosto per mesi e di certo non glie ne avrei parlato adesso.

"Ci siamo conosciuti ad una festa, quando... quando te ne sei andato ricordi? Quando abbiamo litigato perché tu eri geloso di Yoongi, ci siamo incontrati li"

Jungkook mi lanciò un'occhiataccia ma decisi di ignorarlo, gli avrei spiegato tutto dopo con più calma.

"E perché non me lo hai detto?"

Domandò il rosso con aria confusa, sembrava essersela bevuta.

"Beh volevo dirtelo ma quando mi hai detto che eri geloso e tutto il resto ho pensato che fosse meglio evitare"

Mi sentii un po' in colpa a digli quelle cose, stavo mentendo al mio migliore amico, nonostante ciò sapevo che lo stavo facendo con delle buone intenzioni, non volevo che soffrisse e per proteggerlo era necessario inventarsi qualche bugia.

Jimin annuì abbassando il capo per poi salire con me sul letto ed abbracciarmi.

Ricambiai la stretta facendo sprofondare la mia testa tra il suo collo e la sua spalla, quanto avrei voluto potergli dire la verità.

Ci staccammo solo quando udimmo due colpi di tosse provenire dall'altra parte della stanza.

"Ora che vi siete chiariti direi che puoi andare Jimin"

"Si, scusami Jungkook, non volevo disturbavi ma insomma non sapevo che steste insieme"

Il minore si limitò a sorridergli per poi accompagnarlo all'uscita.
Non volevo neanche immaginare quante me ne avrebbe dette una volta tornato in camera.

"Ora mi spieghi che cazzo ti è saltato in mente"

Lo sentì sbraitare non appena uscì Jimin.
Sembrava davvero arrabbiato.

"Kookie non fare così, gli ho detto una bugia a fin di bene, non voglio che si preoccupi per me"

Risposi sinceramente andandogli incontro, non volevo litigare, non con lui.

"E a me non pensi? Vedi tu fai sempre ciò che è meglio per te Taehyung, non pensi mai a come potrebbero sentirsi gli altri!"

Rimasi interdetto, era serio? Io pensavo solo a me stesso? Aveva una bella faccia tosta.

"Senti Jungkook non mi va di litigare okay? Già sono stressato per tutta questa faccenda non ho bisogno che ti ci metta pure tu"

Risposi avviandomi verso il mio armadio per cambiarmi, volevo uscire da quella stanza, non ce la facevo più.

"Vedi? Cosa ti ho detto? Pensi solo a te stesso"

"Smettila!"

Urlai volandomi di scatto verso di lui facendo si che indietreggiasse.

Jungkook rimase in silenzio mentre io mi infilai le prime cose che trovai all'interno dell'armadio per poi uscire di casa sbattendo la porta.

Non ebbi neanche il tempo di scendere le scale che il moro mi corse dietro afferrandomi il polso di modo che io mi girassi verso di lui.
Aveva gli occhi lucidi.

"N-non andartene"

Mi si spezzava il cuore a vederlo così ma la cosa più fastidiosa in questa situazione era il fatto che lui avesse ragione, apparivo sempre come quello egoista che pensa solo a ciò che è meglio per lui quando nella mia testa è tutto per far del bene agli altri.

"Scusami Kookie"

Mormorai per poi abbracciarlo sperando che quel gesto potesse bastare.
<<non ne faccio una giusta>>

Se il capitolo vi è piaciuto mettete una stellina <3

Spazio autrice: non ho riletto quindi se ci sono degli errori scusatemi li correggerò dopo

𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐠𝐚𝐦𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora