Capitolo 2- Non è solo un gioco

8.3K 750 420
                                    

Mi sentivo preso in giro, era da più di venti minuti che fissavo quella V nera sullo sfondo bianco ma non stava succedendo niente.

Passarono altri cinque minuti prima che decidessi di cercare aiuto su internet.

Mi alzai dal letto spostandomi sulla scrivania e accendendo il mio pc per poi digitare il nome dell'app sulla barra delle ricerche.
Andai sulle recensioni sperando di trovare qualcuno che mi potesse spiegare come usare Callpact ma, con mio grande stupore, mi accorsi che erano presenti solo due recensioni il che era strano dato che l'app era piuttosto conosciuta.

Andai a leggere i due commenti pentendomene subito dopo.

★☆☆☆☆
"NON SCARICATE QUEST'APP"

★☆☆☆☆
"ATTENZIONE LEGGETE PRIMA DI INSTALLARLA!
Non dovete assolutamente giocare a Callpact, quando cliccate sull'opzione "si", dopo avervi chiesto se siete sicuri di voler continuare, non potete più tornare indietro! Io non riesco più a disinstallarla ed è una tortura! Non avete neanche idea a cosa stiate andando incontro! NON FATELO".

A quel punto andai seriamente nel panico, le mie mani iniziarono a sudare e le mie gambe a tremare in modo compulsivo.

Esattamente in quel momento sentì il mio telefono vibrare e, con non so neanche io quale coraggio, mi alzai dalla sedia per tornare sul letto.

Lo presi tra le mani ed osservai la notifica che mi era appena arrivata.

"V vuole parlare con te"

Sbloccami il telefono e, mentre mi torturavo le labbra, aprii l'app per poi accettare la chiamata.

Con ancora le mani tremolanti portai il dispositivo vicino all'orecchio aspettando che fosse l'alta persona a parlare per prima.

"Pronto?"

Udii una voce bassa e profonda provenire dal mio cellulare, mi sentì immediatamente più rasserenato, non avevo mai sentito una voce così bella.

"C-ciao"

Provai a dire nonostante il mio nodo alla gola, la sua voce era rilassante ma non abbastanza per far sì che mi dimenticassi ciò che avevo letto poco fa.

"Ciao, il mio nome è V... tu sei?"

Domandò il ragazzo dalla voce profonda.

"Jungkook, mi chiamo Jungkook"

Non appena pronunciai quelle parole sentii un urlo provenire dall'altra parte del dispositivo.
Era un urlo straziato, come se si fosse fatto male.

Iniziai a sudare freddo cercando in tutti i modi di capire cosa fosse successo al mio interlocutore.

"Ragazzino non hai letto le regole del gioco? Non puoi divulgare i tuoi dati personali o sarò io a rimetterci, la prossima volta che giochi inventati un nickname"

Cazzo me l'ero completamente dimenticato... quindi gli avevo fatto del male? Cos'era successo a V?

"Perdonami è la mia prima volta su Callpact, cosa ti ho fatto?"

Domandai sinceramente preoccupato ma soprattutto spaventato, non credevo che l'altra persona si potesse davvero ferire.

"Tranquillo ora mai ci sono abituato, mi hai procurato un taglio sul polso, è questo che accade quando non rispetti le regole"

Un taglio sul polso? Com'era possibile?

"Scusa ma non ti seguo, è impossibile che un gioco sul telefono sia capace di farti un taglio"

"Lo pensavo anche io, ma questo non è un gioco qualsiasi Jungkook"

Detto ciò la chiamata si interruppe e al suo posto si presentò un banner con scritto che il tempo a disposizione era scaduto, sotto al banner c'erano due possibilità "rispetta il tempo" o "rischia".

Ovviamente questa volta mi attenni alle regole e pigiai su "rispetta il tempo", non volevo causare altro dolore a V.

𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐠𝐚𝐦𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora