10- Sharon Jones

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Sharon era stata chiara su quello che avrebbe fatto questo pomeriggio: allenarsi a Quidditch in posto che d'altra parte le avevo fatto scoprire io.

Era una semplice piana vicina alla Foresta Proibita che il sole illuminava fino a tardi e che il vento proteggeva, troppo lontana dal castello per essere d'intesse ai ragazzi delle altre casate. Un ottimo luogo di ritiro per un Grifondoro. Non potevo che approvare quella scelta, infondo rimango il Capitano della squadra.

Così ero andato: volevo solo farle una sorpresa, i fidanzati lo fanno di solito, no? Chi mai si sarebbe immaginato un simile risvolto...

La Piana del Grifone (il nome che avevo dato al mio posto segreto) era deserta, silenziosa come sempre. Era ovvio che Sharon non fosse mai stata li neanche per cinque minuti.

La mia ricerca era subito iniziata. Cosa era capitato alla mia ragazza? Le idee mi balenavano in testa a più non posso, ogni tipo di catastrofe io la sapevo e la temevo.

Ogni casata ha una cosa che fa paura a tutti i suoi componenti: Tassorosso ha paura del tradimento, Corvonero dell'ignoranza, Serpeverde dei fallimenti. Grifondoro ha la pura della paura stessa.

Avevo paura e la cosa non mi piaceva affatto; la combattei con tutto il coraggio e la voglia di avventure che avevo a disposizione, ma Sharon Jones comunque non si trovava.

Mi ero ridotto a chiedere aiuto al ragno Sheeren Cobweb, la custode di tutti i segreti di Hogwarts, la misteriosa ragazza di Tassorosso con talento da legilimens innato.

"Lo sai che i segreti hanno un prezzo, vero?" mi aveva risposto, dopo la mia richiesta, "Ma sta tranquillo, non voglio niente: questo segreto ha già il pagamento incluso. Troverai la tua ragazza nell'aula numero 56, al secondo piano"

E ancora, avevo seguito le indicazioni fino ad ora.

La porta dell'aula mi si presenta davanti, così la apro. Sharon era effettivamente li dentro, ma non da sola. Era tutta avvinghiata ad Arick Rind, un ragazzo del sesto anno.

Certo la mia presenza non passò inosservata, dato che appena la porta si aprì in men che non si dica avevo già tirato un pugno a quello stronzo.

Non ho bisogno d'altro, sono furioso.

"Lucien, aspetta! Posso spiegare!" gridò la ragazza, mentre mi rincorreva per i corridoi.

Certo che non aveva proprio vergogna di niente: non solo mi aveva tradito, ma ora voleva anche che tutta la scuola lo sapesse. Gridava e correva, con i capelli in disordine e la camicetta quasi del tutto sbottonata, la cravatta non la aveva neanche.

"E chi ha bisogno di spiegazioni? Io no, no no; so già tutto" borbotto.

"Ma non è come sembra!"

Mi fermo di colpo e la guardo.
"Sharon, mettiti nei miei panni: ho appena trovato la mia ragazza che mi faceva le corna con un ragazzino, mentre mi aveva detto che si stava allenando a Quidditch. Cosa dovrebbe sembrare?"

Cerco di tenere la voce bassa, ma tutti ci guardano lo stesso. Beh, come dare loro torto: penso che quest'anno verrà ricordato per il gossip su me e Sharon.

Tutti avevano di che dire: "Lucien Alley, Merlino, si è messo con quella?", "Sharon gli aveva piantato gli occhi addosso dal quinto anno, era solo questione di tempo", "Adesso tutti i ragazzi lo odieranno, da che lo ammiravano, quel Lucien!", "Quei due si lasceranno in breve: lei non è tipa la relazioni serie e lui non si farà usare come un giocattolino".

Avevano ragione: non mi sarei lasciato usare da Sharon come uno degli altri.

"Io lo so cosa vuoi fare: mi vuoi far sentire in colpa! Ma la verità è che non è colpa mia, ma tua!"

"Ah, giustamente ti ho suggerito io di tradirmi"

"Ecco, tu e questo tuo tono, non lo sopporto! Ti dico che ti amo e tu sorridi, ti tengo la mano e tu ti scansi, cerco di baciarti e tu ti giri, per portarti a letto ti devo fare ubriacare! Non ne posso più, io sono la tua ragazza!"

Come urlava, ancora tutta in disordine e con la voce spezzata.

Era facile per lei urlare: non doveva mica preoccuparsi di quegli studenti che la stavano a sentire e che pensavano "Certo che quel Lucien è stato proprio un gran figlio di puttana"

Figlio di puttana un corno, non sono stati loro ad essere stati traditi a sangue freddo. E poi per cosa?

"Ma cosa vuoi da me?!"

"Che mi ami!" mi rispose.

Ecco, era così facile per lei. Flerti con un ragazzo, lui come un cretino ricambia, ci giochi un po' e poi avanti il prossimo; questo non è un gioco! Come posso amare una ragazza che mi considera solo uno che all'improvviso deve caderle ai piedi?

Però forse sono stato troppo duro con lei, forse voleva davvero un ragazzo che la amasse. Amare, ma che parola strana: posso davvero dire di amare una persona così, come se nulla fosse?

"Non posso farlo" le rispondo con tono composto.

Lo ha capito anche lei che era tutto uno sbaglio, lo leggo nel suo sguardo.
Solo una piccola avventura, lo sapevamo tutti e due che non sarebbe mai diventata una cosa seria.

Annuimmo e abbassano lo sguardo, a disagio. Certo che avevamo proprio un grosso pubblico a guardarci, a questo punto ci sarebbero potuti essere delle quote, magari delle scommesse.

"Mi dispiace per Arick Rind... non te lo meritavi, nonostante tutto"

Fu l'ultima cosa che ci dicemmo, suggellando la nostra rottura.

"Io e Sharon ci siamo lasciati!" annuncio, entrando nella Sala Comune di Grifondoro.

Ilary, Orion e Fabian se ne stavano seduti sulle poltrone rosse, con delle Burrobirre mezze vuote in mano. Mi stavano aspettando, forse, o magari stavano solo progettando uno scherzo.

Chi può dirlo?

"E tu?" mi chiese cautamente Ilary.

"Ed io credo che sia la cosa giusta"

"Non la sopportavo. Non mi ha mai salutata, neanche una volta" confessò lei con uno sbuffo.

"È stata con tutti i ragazzi di Hogwarts, non ti meritava" aggiunse Orion, indicandomi con la sua bottiglia.

"Tra tutte le ragazze che speravano di avere le tue attenzioni, non ho mai capito perché a te piacesse proprio Sharon. Lo so che aveva un davanzale niente male, ma per dire... guarda Ilary e Orion" concluse Fabian, alludendo con un gran cenni delle mani alle ragazze.

Beh, se la vogliamo mettere in questo modo...

"Ci state forse guardando le tette?"

Fabian fece spallucce, prendendo per la vita Ilary.

Di loro due sapevo poco, solo che sarebbero andati al ballo insieme.
Inizio a pensare che, però, questo ha comportato molto di più che una semplice uscita tra amici.

Eh già, avete capito bene: sono fidanzati ora.

Non credevo sarebbe mai successo: ho passato tutte le estati a tifare per loro ed adesso sono solo molto confuso.

Vederli fidanzati mi traumatizzata: devo abituare il mio cervello al fatto che se i due si baciano non devo distruggere la serpe, come avrei fatto con un qualsiasi ragazzo. Lui è il mio migliore amico, non farà mai del male alla mia sorellina!

"Beh, sono la. Qualcuno doveva farlo" disse con una risata.

Orion gli diede un colpo di giornale in testa, Ilary prima gli diede un bacio e poi imitò il tasso. Ci apostrofò con l'appellativo di 'maiali'.

"Tenendo da parte le tette, siamo tutti molto contenti del fatto che Sharon Jones sia fuori dalla nostra vita! Urrà!" disse Orion, alzando in alto la sua Burrobirra.

"Dalla mia vita" correggo.

"La tua vita è anche la nostra, caro fratellone. Fino alla morte" disse il corvo con sguardo inquietante, prima che scoppiammo tutto a ridere.

"Brindiamo: a noi e al fatto che Sharon Jones non diventerà mai la futura signora Alley!"

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