9- Il Bigliettino

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Mi sveglio e so che oggi sarà un gran giorno, uno di quelli che semplicemente non possono essere dimenticati.

Beh, almeno se quello che ho in mente va bene.

Grace si sta già facendo le trecce, ha in bocca i nastri blu, e Shannon ripassa Storia della Magia. Celia non c'è, ma per come è lei sono sicura che si trova già nella Sala Grande, intenta nel suo hobby preferito: ricordare a tutti i quattro tavoli di Hogwarts che non devono mangiare con la bocca aperta, che devono infilarsi la camicia nei pantaloni e che devono domare le chiome, cose così.

In pratica, a rompere le scatole a tutti.

"Bungurnu, Ilury" provò a dire Grace, ancora con i nastri in bocca.

"La dodicesima Rivoluzione dei Goblin ebbe atto in , buongiorno Ilary, Irlanda nel..." disse Shannon, girando in cerchio nel piccolo dormitorio con il libro che le svolazzava davanti agli occhi e che la seguiva ovunque andava.

Mi infilo in fretta e furia la divisa e scendo nella Sala Grande, con al seguito le mie amiche corvo.

Orion non perse tempo a venire da me, con delle penne d'oca tra i capelli.

"Tu hai studiato Trasfigurazione?! Io no: non so niente, un troll di montagna saprebbe più di me e non posso, ripeto, non posso far perdere altri punti a Tassorosso! Se la McGrannit mi chiede qualcosa mi toglie punti, eccome se lo fa, e Theo non mi ha parlato per un mese quando ho fatto perdere 25 punti per quella storia dei gabinetti nei sotterranei, hai presente, no? Ilary, aiuta un povero tasso in difficoltà! Ti porterò biscotti, biscotti enormi, giuro che non li farò io, saranno montagne e montagne di biscotti!" gesticolò lei, scuotendomi per le spalle.

Ecco a voi la mia migliore amica: una pazza psicopatica. Carino, eh?

"Lo farò, lo farò!"dico, mettendola finalmente a tacere; lei se ne tornò finalmente al suo tavolo (sono certa che non avesse ancora preso il suo caffè) ed io mi metto a sorseggiare la mia cioccolata calda. Non vedo l'ora che arrivino quei biscotti! Nel frattempo, mi accontento di un muffin ai mirtilli (facciamo due... okay, tre muffin ai mirtilli).

Prendo lo zaino e mi dirigo con allegria verso la tanto discussa lezione di Trasfiguarzione.

La McGrannit ci spiegò come trasfigurare un cagnolino in una grossa e grassa teiera a fiorellini bianchi e rosa.

Orion andò letteralmente in panico ed il suo povero cucciolo dal pelo a chiazze diventò un appendi-abiti.

La professoressa rimase basita, ma assegnò comunque 5 punti a Tassorosso, dato che lei era stata la prima e riuscirci e perché, parole sue, "Almeno l'ha trasfigurato in qualcosa che può essere considerata tale".

Orion stava per abbracciare la McGrannit per la felicità e Theo Paule sembrava soddisfatto (magari perché, per una volta, il mio tasso non aveva fatto perdere nessun punto per esplosioni, o simili).

La gioia della casata in giallo fu brevissima, dato che la professoressa li tolse poco dopo perché l'appendi-abiti abbaiava quando si provava ad appoggiarci sopra cappelli, borse o mantelli.

Io ci sono riuscita a trasfigurare la teiera a dirla tutta, però non ho detto a nessuno che, quando l'acqua bolliva, la suddetta non fischiava ma guaiva.

Ma che ci posso fare se sono un po' distratta, non posso mica impedire a Shannon di guardare con fare sognante Raymond Fiz.

Fortunatamente non c'è una lezione in cui ci sono tutte le casate insieme, perché sarei davvero nei guai: non solo Shannon è cotta marcia di Raymond, ma Grace è super innamorata di Travis Fiz e Celia sbava dietro a Lucien (cosa orribilmente disgustosa, ma triste allo stesso tempo dato che il grifone non sa neanche che tra le ragazze di Corvonero del settimo anno ci sia una Celia Smith).

Ma ad ogni modo, le lezioni passano ad una velocità molto piacevole.

Magari tutte le giornate fossero così; forse le apprezzerei di più, ma allo stesso tempo non voglio che vada tutto così veloce: è il mio ultimo anno, cavolo! Voglio godermelo al massimo!

Ora Fabian è qui con me, perché di Giovedì, serpi e corvi studiano Pozioni insieme.

Sono felice che ci sia, gli devo dire una cosa estremamente importante.

Beh... non credo che gli parlerò parlerò, ma mi sono inventata qualcosa, ecco.

"Ragazzi, oggi faremo la pozione della Mortevivente, in gruppi di due. Starete con chi vi è affianco" dichiarò il professor Barners, con fare allegro nonostante il tipo di pozione che stavamo per preparare.

Fabian mi guardò con la faccia di chi ha già vinto un bel voto e so benissimo perché: come Orion va matta per creature magiche che possono ucciderti solo con lo sguardo e Lucien per le acrobazie sulla scopa che ti potrebbero benissimo disarcionare a metri e metri d'altezza, rompendoti l'osso del collo; anche Fabian non può fare a meno di venerare ogni tipo di intruglio che ti avvelena o ti tortura in modi dolorosi e atroci.

Ma dovevano capitare tutti a me, gli psicopatici? Non possono leggersi un bel libro? Lì l'unico rischio è quello di graffiarsi con le pagine (anche se ho pianto tante lacrime amare per colpa dei libri; o meglio, degli autori: fanno morire sempre il mio personaggio preferito, maledizione).

Fabian iniziò a mescolare gli ingredienti con aria paziente, seguendo alla lettera le istruzioni sulla lavagna nera e sul suo libro di pozioni pieno di scarabocchi fatti con la sua calligrafia degna di una stampa.

Ci sono tanti appunti là sopra, molti dei quali ti fanno uscire pazzo, fidatevi.

Mentre giro tre volte in senso antiorario la mia brodaglia, spingo verso la serpe un pezzettino di pergamena ripiegato su se stesso.

Quando lo prende sono rossa fino alle orecchie, ma il bello di avere i capelli lunghi è che ti ci puoi nascondere dietro. Ma questo non significa che non vedo, io vedo tutto.

Fabian prese il bigliettino, curioso.
Mimò con le labbra le sue frasi.

"Che cos'è? È successo qualcosa?"

Io gli rispondo a mia volta.

"Leggilo"

Allora lui lo aprì, lo lesse e arrossì di colpo.

Forse avrebbe dovuto posare i crini di coda d'unicorno e le foglie di rosmarino acquatico, perché per la sorpresa lasciò cadere tutto quello che aveva in mano nel calderone; causando una pioggia di scintille scarlatte.

Il famoso bigliettino andò distrutto.

"Cosa succede là dietro?!"disse il professore, correndo da noi.
Fabian era rosso come lo stemma dei Grifondoro, coperto da uno strato sottile di fuliggine colorata.

"Mi scusi professore, io... mi sono scivolati degli ingredienti da mano" balbettò.

Barners avvicinò il viso roseo alla pozione, ormai di un colore indefinibile, che sprizzò ancora qualche scintilla.

"Che peccato: è da buttare. Non devono più succedere cose del genere, signor Valentine. Una penalità di 5 punti a Serpeverde dovrebbe farti ricordare di stare attento la prossima volta"

Grazie a quell'incidente, la lezione finì un po' in anticipo.

Mentre uscivo con tutti gli altri studenti dall'aula, Fabian mi venne dietro, meno rosso di prima.

"Ilary, aspetta! Il biglietto-"

"Non volevo farti perdere punti" dico.

Questa sarà una giornata indimenticabile, certo, ma non in senso positivo. Merlino, ma perché capitano tutte a me?

Lui agitò la mano in aria, con menefreghismo suo tipico.

"Alle serpi non importa nulla di questa farsa, la Coppa delle Case è una perdita di tempo per noi. Io dicevo solo che la mia risposta è... beh, sì"

Arrossimmo entrambi, io e lui.

È mai possibile che sembriamo dei ragazzini del terzo anno? Noi abbiamo 17 anni, per l'amor del cielo, siamo praticamente adulti; ma davanti a queste faccende finiamo sempre per diventare impacciati.

"Oh, beh, allora... ci vediamo"

Mi sorrise ed io mi allontano mordicchiandomi il labbro, pensando ad una sola cosa meravigliosa: Fabian Valentine verrà al ballo con me.

These DaysWhere stories live. Discover now