"Questo è il contratto: io scriverò solo quando ne avrò voglia e solo di ciò che mi sembrerà importante, starà a voi unire i puntini per capire cosa ne viene fuori."
Così scriveva Ginevra nel suo diario, qualche anno fa, il resto è storia.
Arrivata a questo punto mi sento di dover pagare un debito.
Grazie J.D.S., povero misantropo, non è passato molto tempo da quando sei schiattato. Umilmente mi aggiungo alla schiera dei tuoi ammiratori e rendo omaggio al tuo genio. Se tu non fossi mai esistito o se non avessi scritto il libroprobabilmente ora non sarei qui davanti allo schermo in attesa dell'ispirazione. Incredibile a dirsi, e sia chiaro che mi secca un casino doverlo ammettere, è stata quella stordita della Malinverni a consigliarci di leggerlo anzi, per essere sinceri fino in fondo, si è occupata persino di procurarci le copie in lingua originale. È così che l'anno scorso ho conosciuto Holden e ho perso la testa per lui. Molto tempo fa, tipo negli anni cinquanta del secolo scorso, mi vengono le vertigini solo a pensarci, il buon J.D.S. ha scritto la storia di questo sedicenne che dopo essere stato clamorosamente segato a scuola se ne torna a New York e trascorre qualche giornata a zonzo per la città. Okay, non credo di dover aggiungere altro, Holden Caulfield è uno dei personaggi letterari più noti di ogni tempo. Se non lo conoscete avete perso un milione di punti ma quasi vi invidio perché avete la possibilità di vivere un'esperienza fantastica. Procuratevi al più presto una copia del libro, appena ne siete entrati in possesso rimandate ogni altro impegno, sedetevi comodi, aprite alla prima pagina e lasciate che Holden in persona vi racconti la sua storia.
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