3 - Il nome

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Quando ero piccola, molto piccola, il mio nome mi piaceva, anche se qualcosa, già allora, mi diceva che non era adatto a me. Poi, studiando geografia alle elementari, ho avuto una rivelazione che mi ha un po' confusa e sono corsa da mia madre in cerca di spiegazioni. «Perché, mamma» ho chiesto con l'innocenza che allora riuscivo a esprimere senza bisogno di fingere «mi avete dato il nome di una città della Svizzera?». Che tenera, non trovate anche voi? E la mamma, sorridendo, si è premurata di dirmi che non era a quella Ginevra che si riferiva il mio nome ma a una persona. Un personaggio letterario, in realtà, come ho purtroppo scoperto più tardi. Una zoccola, diciamocelo, che alla fin fine è ricordata soprattutto per una tragica storia di corna.

Se poi vi prendete la briga di consultare Wikipedia scoprirete il significato meraviglioso di questo nome, del quale, ne sono sicura, i miei genitori non sapevano un bel niente.

Va bene, vi risparmio la fatica, ci sono andata io su internet per scoprire che Gwenhwyfar era una divinità celtica e l'entusiasmante traduzione letterale di questa parola pare sia Risplendente tra gli elfi. Da svenarsi, non vi pare? Quando l'ho scoperto non stavo nella pelle. Più sotto, nello stesso paragrafo, si legge che al mio nome si attribuiscono un paio di altri significati, tipo tessitrice e onda bianca. Capirai. Beh, dai, pensandoci bene, onda bianca non è così male, se fossi una che si accontenta potrei quasi farmelo andare bene questo Ginevra che mi hanno appiccicato addosso senza chiedermi nulla. Ma, siccome le sfighe viaggiano sempre in comitiva, salta fuori che non esiste nessuna santa Ginevra e quindi nemmeno uno straccio di giorno in cui festeggiare l'onomastico; per metterci una pezza è stato necessario bussare alla porta di Santa Genoveffa e chiederle ospitalità. Insomma, mi ritrovo un nome da morta in culo a cui tocca mendicare il giorno dell'onomastico nientedimeno che alle Genoveffe di questo mondo. Non lo trovate umiliante? Io sì, potete scommetterci. Per la cronaca, il giorno della vergogna è il 2 di Aprile.

A parte questo, Ginevra evoca una persona fragile e dolce, una tipa pallida che sviene per niente. Dopo queste poche pagine che avete letto vi sembra che quella roba lì corrisponda al mio carattere? Ridete, ridete pure, l'ho scritto apposta per farvi ridere, almeno quello.

 Dopo queste poche pagine che avete letto vi sembra che quella roba lì corrisponda al mio carattere? Ridete, ridete pure, l'ho scritto apposta per farvi ridere, almeno quello

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UNA RAGAZZAWhere stories live. Discover now