Capitolo 44 - In cerca di adrenalina

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La luce si accende di colpo e io mi sveglio di soprassalto, sbattendo gli occhi per abituarli all'improvvisa illuminazione.
«Che cavolo succede?» mormoro, girandomi tra le coperte in cerca di Eric.
«Volevi divertirti, ecco qua. Su, in piedi!».
Lo cerco con lo sguardo, trovandolo ai piedi del letto, vestito di tutto punto e con un espressione compiaciuta sul viso.

«Sei pazzo, torna a dormire» biascico richiudendo gli occhi.
«Eh no, adesso non ti tiri indietro. Su, fuori dal mio letto!» ordina prendendo le coperte e strattonandole fino a scoprire la mia pelle nuda.
«ERIIIC!» esclamo raggomitolandomi su me stessa.
«Niente che io non abbia già visto, ragazzina» scandisce divertito.
Gli lancio un'occhiata furibonda mentre i suoi occhi fissi su di me mi fanno arrossire.

«Ti odio» sibilo, alzandomi e recuperando la felpa che stava sul pavimento per coprirmi.
«Non mi pare che qualche ora fa mi odiassi» replica sornione.
Alzo gli occhi al cielo e recupero un paio di pantaloni, una felpa pulita e l'intimo, rigorosamente neri.
Ignoro Eric, mi chiudo in bagno e mi vesto. Evito di guardarmi troppo allo specchio, la mia faccia pallida fa risaltare le occhiaie dovute agli incubi ricorrenti.
Sistemo giusto un attimo i capelli in una treccia e mi sciacquo il viso per svegliarmi.
Come faccia quello di là ad essere così pimpante dopo sole due ore di sonno non lo so.

«Finalmente» mormora quando torno nella camera.
«Come fai ad essere così sveglio a quest'ora?» chiedo avvicinandomi a lui, che scuote le spalle.
Afferro la giacca dall'attaccapanni e me la infilo, alzando la cerniera.
Lo guardo, notando la sua espressione corrucciata.
«Che c'è?» chiedo sbadigliando.
«Che avrei voglia di risbatterti su quel letto» ammette sospirando.

Faccio qualche passo verso di lui e mi appoggio al suo petto con le mani «Mamma mia, quanto sei romantico!».
La sua bocca ha un leggero guizzo.
«Anche io comunque, se non mi avessi svegliato così nel mezzo della notte» confesso, mordendomi il labbro.

Le sue mani scattano sui miei fianchi e prima che possa reagire mi trovo la sua bocca sulla mia.
Se l'acqua non era bastata a svegliarmi, questo sicuramente lo sta facendo.

«Mi hai svegliato per baciarmi?» chiedo appena riprendo fiato.
Lui mi guarda storto, afferra la mia mano e mi conduce fuori dall'appartamento, chiudendosi la porta alle spalle.

«La sveglia a sorpresa era proprio necessaria?» chiedo sottovoce, lasciandomi guidare dalla sua mano.
«No, ma volevo ripetere l'esperienza».
«Che stronzo» sbuffo «Sei fortunato che io non abbia abbastanza energia per metterti al tappeto».
«Non riusciresti a farlo. E risparmia il fiato».

Obbedisco e cammino insieme a lui, in silenzio. Percorriamo i corridoi bui, fino a sbucare al Pozzo, dove ci sono già alcune persone che aspettano.
Mentre ci avviciniamo riconosco Lauren, Lynn, Shauna e Uriah. Più in lá ci sono Adam e i gemelli.

Sto per salutare Leah e Luke quando Quattro sbuca al mio fianco
«Cos'è tutto questo casino qua fuori?».
Mi volto e fulmino Eric, il quale mi risponde con uno sguardo indifferente.

«Facciamo una partita a strappabandiera. Vuoi venire anche tu?» chiedo.
«Avresti dovuto avvisarmi, Eric». Quattro incrocia le braccia sul petto e fissa il ragazzo al mio fianco.

«Nessuno doveva avvisare nessuno» risponde laconico Eric.
«Magari sì» replica Quattro abbassando la voce «Di questi tempi vedere tutto questo movimento di notte è allarmante».

«Smettetela, dai. Quattro, tu vieni con noi». Li guardo a turno.
Eric sembra fare di tutto per contrariare il suo collega.

Sospiro e mi allontano da loro, Eric non lo sopporto quando si comporta così. Cioè, quasi sempre. Eppure mi sono innamorata di lui...

Una scelta per sempreWhere stories live. Discover now