12. Festa o cinema?

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Terminai la telefonata con Chloe, profondamente turbata dalle sue affermazioni. Forse aveva ragione.
Forse era stata troppo imprudente da parte me prendere l'iniziativa con lui, ma infondo, io volevo  solamente istaurare un rapporto pacifico.

Non mi piaceva essere una di quelle persone che giudicano la gente in base alle apparenze. Io volevo sapere qualcosa in più su di lui, prima di commentare.

Per prima cosa, iniziai a chiedermi il perché di tutto quell'odio verso il mondo che provava, della rabbia celata nei suoi occhi.

Non si sceglie come essere, lo si diventa e basta.

Così aveva detto, incrementando il mio incessabile desiderio di scoprire qual era la causa del suo atteggiamento, perennemente freddo e distaccato.

Decisi di chiamare Dylan, sarebbe stato irrispettoso da parte mia ignorarlo per l'intera giornata.
Dopo un paio di squilli, ripose.

"Kylie, principessa!" Mi sentii sciogliere. Lui così dolce con me, eppure io non riuscivo a dargli ciò che meritava.
"Hey, come stai?"
Chiesi, con un tono più affettuoso possibile.
"Oh bene, il progetto è andato alla grande" Mi informò.
"Mi fa piacere. E poi almeno hai avuto l'occasione per uscire dalle mura scolastiche"

Già, era passata solo la prima settimana di scuola ed a me era già sembrato di aver vissuto un inferno. Ero esausta.

"Domani niente scuola, quindi non ci rivedremo prima di lunedì" Notai.
"A dire il vero, pensavo che potremmo vederci prima, per esempio domani" Propose lui.
Fui tentata di rifiutare l'invito, ma poi ripensai a ciò che Chloe mi aveva detto: dovevo far luce sui miei sentimenti per lui.

"Ok, d'accordo. Cosa pensi di fare?"
"È sabato, qualsiasi cosa. Che ne dici di un film al cinema?" Accettai, era andata meglio di quanto mi aspettassi.
Il cinema era un luogo tranquillo, sicuramente non mi sarei imbattuta in uno scenario simile a quello della sera prima.

"Perfetto, allora ti faccio sapere domani l'orario ed il resto" Disse entusiasta.
"Va bene, e grazie..." Lo sentii ridacchiare. "E di cosa? Devi smetterla di ringraziarmi per qualsiasi cosa!"
Mi rimproverò scherzosamente.

"Si insomma, per la tua pazienza. So di essere un tipo difficile"
Risposi timidamente.
"Non è niente, davvero. Tutto quello che faccio, lo faccio perché lo desidero, e se quello che voglio adesso sei tu, farò di tutto pur di ottenerlo, anche rispettando i tuoi tempi" Mi sentii improvvisamente in colpa. Lui era così dolce, gentile, ed io un'ingrata.

Ci salutammo e scesi al piano inferiore, per procurarmi qualcosa da mangiare. Trovai di nuovo e sorprendentemente, mio padre accomodato sulla poltrona. "Non sapevo fossi qui"
Alzò lo sguardo dal suo pc. Era tornato da meno di un'ora dal lavoro e già aveva la testa immersa nello schermo.

"Oh Kylie. Che ci fai qui? Pensavo avessi il corso di fotografia" mi accigliai.
"È finito due ore fa" Risposi, con un pizzico di amarezza. Se solo mi avesse ascoltato il giorno prima, mentre lo informavo due o tre volte degli orari previsti per la giornata seguente, probabilmente non si sarebbe meravigliato più di tanto.

"Senti, mi dispiace per l'altra sera, quella cosa sul ragazzo, Dylan" Fui colta alla sprovvista, non mi aspettavo delle sue scuse. "N-non fa niente"
Farfugliai. Sapevo che non era così, ma non volevo litigare.

Non avevo molta stima di lui come persona. Forse non era la figura paterna che sognavo di avere, ma sì, era lui mio padre, così aveva scelto il destino, e per quanto potesse sembrare giusto o sbagliato, non volevo che ci scontrassimo, preferivo piuttosto mantenere le distanze.

Tornai in camera mia, sotto il suo sguardo cupo. Mi stesi sul letto ed afferrai il cellulare. Un messaggio non letto da Chloe. Lo aprii e lo lessi:

Domani super festa a casa di un certo Alex. Io, Maddie ed Emily gradiremmo la tua presenza ;)

Digitai rapida una risposta:

Mi dispiace, ma pur volendo, tuo fratello mi ha invitato al cinema.

Il telefono squillò immediatamente.
"Che cos'è questa storia?" urlò, facendomi ridacchiare.
"Non chiederlo a me, sto solo seguendo il tuo consiglio" La sentii sbuffare.
"Beh, gli dirò di cambiare programmi, voi due verrete e basta."
Alzai gli occhi al cielo.

"Dopo l'ultima volta? No grazie" Borbottai.
"Uffa, sei noiosa! Dai ti prego, ci saranno anche le altre! Se proprio non ti piace, torniamo a casa, ma devi divertirti ogni tanto!" Mi presi qualche istante per riflettere.

"Facciamo così, domani ne parlo con Dylan e ti faccio sapere" Sospirò, per poi accettare il compromesso.
Ci salutammo ed entrambe ci augurammo la buonanotte.
Poco dopo, i miei occhi si chiusero e mi abbandonai al sonno più totale.

La tempesta che mi ha travolto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora