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Canzone del capitolo: 
Battle Cry- Imagine Dragons

Mi appiattii vicino la parete mentre Cameron sporgeva quel tanto la testa per poter vedere se ci fosse qualcuno.

"Andiamo" mi prese per mano e il più silenziosamente possibile percorremmo il corridoio, lo tirai per il braccio ricordando che ci sarebbe dovuto essere uno degli uomini di Christian in quel corridoio.

"Cam, qui dovrebbe esserci qualcuno" non ebbi il tempo di continuare che velocemente mi tirò in un angolo buio.

Come previsto uno di Broke Street stava camminando proprio verso la nostra direzione, trattenni quasi il respiro per l'ansia mentre Cameron si avvicinava sempre di più per non farsi vedere.

"Hey Jack, che ne dici di una birretta?" chiese un altro avvicinandosi all'amico.

"Perché no?" Sorrise per poi seguire l'altro.

Mandai fuori il respiro trattenuto per tutto il tempo e con un cenno di testa Cameron mi fece segno di scendere le scale, ci ritrovammo nella cucina e mentre trovavamo un nascondiglio Sofia ci vide e sbarrò gli occhi.

"Cosa state facendo?" chiese guardando me e Cameron accigliata.

"Sofia, dobbiamo andare via di qui, non posso restare con Christian"

"Ma signorina..."

"Senta, se lei rimarrà qui non avrà più un futuro, sarà costretta a continuare a vivere qui con qualcuno che non ama contro la sua volontà" disse Cameron facendola entrare in uno stato traballante.

"Sofia, ricordi le serate in cui ho pianto e mi sei venuta a consolare? Non voglio vivere per sempre così, ti prego facci andare senza dirlo a Christian" con un sorriso malinconico annuì e la ringraziammo.

"Ragazzi, nascondetevi nella dispensa, sta arrivando qualcuno!" ci avvisò spingendoci nella piccola stanza, ci chiuse dentro e Cameron mi strinse a sé in modo che potessimo entrare mentre al di fuori si sentivano delle voci.

"Hey vecchietta, non è che hai delle birre?" chiese una voce familiare, doveva essere il ragazzo di prima.

"No, devo andarle a comprare" sbuffò Sofia.

"Come? È impossibile non ci siano" si lamentò come un bambino.

"Questo posto è strettissimo" mugugnò Cameron che per la sua sproporzionata altezza doveva chinarsi.

"Credo se ne andrà presto" annuì e si mosse di poco sul posto facendo scricchiolare le assi di legno.

"Cos'era quel rumore?" spalancai gli occhi e Cameron strinse i pugni mentre sentivo i passi dell'uomo avvicinarsi.

"Io non ho sentito nulla, piuttosto credo che ci siano delle birre di sopra" disse Sofia agitata.

"Grande, ci vediamo vecchia" finì l'uomo per poi andarsene, quando la porta si aprì e spuntò il viso gentile di Sofia tirai un sospiro di sollievo uscendo cautamente dalla dispensa.

"Uscite per il retro, a quest'ora non c'è nessuno a fare da guardia. Sono tutti alla porta principale che aspettano il ritorno di Christian, sarà qui tra poco" Cameron annuì invece io l'abbracciai.

Mano per mano uscimmo dalla grande villa e per la prima volta fui felice di essere sotto la pioggia.

"Tra poco si accorgeranno della mia assenza" gli dissi mentre incominciavamo a camminare.

"So dove possiamo andare" cominciò a correre spingendomi a fare lo stesso.

La strada era alquanto familiare e quando vidi l'entrata del parco capii tutto, Cameron mi aiutò a entrare e ancora sotto la pioggia continuammo a correre finché non arrivammo alla fine del parco cioè alla strettoia del campo.

"Devo chiamare i ragazzi" disse prendendo il cellulare.

"Cosa? Così ci rintraccerà"

"Devo seguire il piano"

"Che piano?" mi accigliai guardandolo mentre aveva già posto il cellulare all'orecchio.

"Aaron siamo al campo, sì, fai ciò che avevamo previsto" annuì rispondendo alle domande di Aaron mentre guardavo come anche di profilo fosse particolarmente perfetto.

Passammo per la piccola strettoia e arrivammo al campo fiorito, sotto la pioggia era completamente diverso.

L'erba scura, i fiori bagnati e quasi grigi resero il luogo quasi deprimente ma il ricordo di tutti i bei momenti non mi faceva di certo diminuire il piacere che provavo per esso.

"Sono sicuro che ci beccheremo l'influenza" disse Cameron baciandomi la testa.

"Già, lo credo anch'io"

"Magari potrai assaggiare la mia famosa zuppa di pollo" sbarrai gli occhi sorpresa ammirandolo mentre sorrideva dolcemente.

"Davvero? Tu sai cucinare e non me lo hai detto?"

"Già" rise debolmente ma il nostro piccolo momento scomparve al rumore di alcune macchine, il sorriso di Cameron s'indebolì fino a sparire.

"È qui" mi aggrappai alla sua maglia ormai fradicia e lui mi strinse a sé.

Christian intanto fece la sua entrata in scena, la figura divenne sempre più grande mentre si avvicinava furioso e accigliato.

"Credevate davvero di poter scappare? Credevate davvero che non vi avrei trovati localizzando il suo stupido cellulare?" sbottò indicando Cameron che sembrava fin troppo calmo.

"Smettila, non lascerò che stia con te"

"Ah, davvero?" cacciò una pistola puntandola verso di lui ma rimase comunque neutro.

"Sto lavorando a un piano per stare con lei da un anno e credi davvero che lasci che tu me la porti via? Io la amo e la voglio con me" ringhiò Christian spostando il dito sul grilletto.

"Christian, non fare stupidaggini" cercai di mettermi davanti alla sua mira ma Cameron strinse la presa in modo da farmi stare dove mi trovavo.

"No" rispose semplicemente lui.

"Io ti volevo bene Cameron, quando eri nel gruppo eri uno dei migliori e mi ero legato a te. Volevo aiutarti con tua sorella e tua madre ma hai voluto fare la tua scelta e hai sbagliato. Non sbagliare di nuovo" disse Christian guardando Cameron negli occhi ma il verde dell'ultimo venne coperto quando le sue palpebre si chiusero e scosse la testa facendo così sospirare colui che era armato.

"Hai perso Christian"

"Cosa?" chiese dubbioso corrugando le sopracciglia.

"Ormai ho tutte le prove per incastrarti" disse con un mezzo sorriso fiero.

"Aaron è riuscito a recuperare un video delle telecamere dell'ospedale e sarai sotto causa per l'omicidio di mia sorella, oltre per il rapimento di Joi e quando finalmente indagheranno, troveranno delle belle foto del tuo magazzino pieno della refurtiva di questi anni" spiegò sotto lo sguardo sorpreso di me e Christian.

"Potrai cercare di nuovo di corrompere la polizia ma sotto prove così nitide non servirà a nulla.
Alla fine, nella semplicità, ti sei fatto battere senza che tu lo sappia" vidi i ragazzi dietro di Christian, lo presero per le braccia facendogli cadere la pistola e bloccandolo.

"Stavolta hai perso tu" concluse infine Cameron guardandolo mentre si dimenava nella presa dei suoi vecchi aiutanti.

#spazio all'autrice
Salve a tutte voi mie care!
Siamo vicinissime alla fine, infatti il prossimo sarà l'ultimo capitolo.
Come sempre vi ringrazio per tutto e spero non mi abbandonerete proprio alla fine.
Scusate il ritardo! Vi adoro.

Xx-shoot-

Come To MeWhere stories live. Discover now