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Canzone del capitolo:
Mercy- Muse

La voce di Aaron risuonava nella mia testa ma non riuscivo a comprenderne le parole mentre ,alcune, si ripetevano sempre e fin troppo chiaramente, quelle di Cameron.

Lui sapeva che nascondevo qualcosa ed era deciso a scoprire cosa fosse.

"Joi, ci sei?" mi voltai verso il povero bruno che continuava a parlare senza che lo ascoltassi.

"Scusa, stavo pensando"

"L'ho notato, ti ho chiesto se stasera vorresti venire anche tu all'incontro"

"Non lo so"

"Fammi sapere" annuii e andai a vedere la tv sul divano di fianco a Cameron.

"Per che ora vai Cam?" chiese Aaron ad alta voce.

"Credo per le otto"

"Ok"

Cominciai a guardarlo sottecchi mentre era attento sul programma che trasmettevano, si morse il labbro inferiore rendendolo più rosso del normale, scossi la testa e mi concentrai sulla tv.

Si alzò e si chiuse in bagno, guardai l'orologio notando che erano già le sette, molto probabilmente si stava preparando.

"Aaron"

"Si?" alzò la testa dal libro che teneva tra le mani sistemandosi gli occhiali.

"Stasera vengo anch'io"

"Va bene"

Corsi in camera, presi dei vestiti e quando sentii il rumore del getto d'acqua finire mi appostai davanti alla porta del bagno aspettando che il signorino uscisse.

Lo fece dopo un po' vestito completamente di nero, come suo solito, mentre si portava all'indietro i capelli ancora umidi con il braccio tatuato.

"Dove devi andare?" chiese guardando i vestiti che stringevo al petto.

"Vengo anch'io all'incontro"

"Oh, bene" rispose aggrottando le sopracciglia e accennando un piccolo sorriso.

Rimase difronte a me nonostante avessimo terminato il discorso, non feci altro che ricambiare il suo sguardo mentre attentamente cercavo di distanziarmi.

Inclinò la testa a destra scostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, trattenni il respiro finché la sua mano fredda rimase a contatto con la mia pelle.

Quando si rese conto cosa stesse facendo si schiarì la voce e tirò indietro la mano facendomi tornare a respirare.

"Devo andare" disse sorpassandomi.

Sospirai non comprendendo il suo comportamento e mi chiusi in bagno per prepararmi all'incontro.

"Sei pronta?"

"Sì" risposi prendendo il giubbotto di pelle e raggiungendo Aaron.

"Viene anche Nate?"

"No, aveva da fare"

"A quest'ora?" annuì e quando finimmo di scendere le scale chiuse l'enorme portone.

Quando entrammo nella Nissan sentii la differenza tra la sua auto e quella di Cameron, quella del riccio era intinta dal suo profumo.

Mi sentii stupida del fatto che i miei pensieri fossero rivolti sempre a lui così per smettere di pensare cambiai la canzone allo stereo e mi beai della voce calda e dolce di Dan Reynolds.

Non mi resi conto che eravamo arrivati fin quando Aaron non mi scosse la spalla, quando fummo fuori la macchina entrammo nel locale, di certo il proprietario in quei giorni guadagnava molto per tutte le persone che si presentavano.

Come To MeHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin